myfriend ha scritto:Però è più facile per un privato acquisire informazioni su un rivenditore che non il contrario .... parlo del rivenditore tradizionale: il negozio è fisicamente sempre lì, magari da anni, da decenni, una volta passi a guardare le vetrine, un'altra volta entri e fai un giretto...
Premesso che penso che ciò che dici è perfettamente sensato e ha una sua logica, mi permetto solo di aggiungere che anche se sono 10 anni che un rivenditore sta li non è automatico che sia onesto.
myfriend ha scritto: esiste il passaparola, internet, la Camera di Commercio (sto esagerando!

) tutte info che puoi comodamente acquisire con un margine di tempo anche ampio e senza prendere nessun impegno.
Anche questo è sensato . il problema è che tu entri e poni la tua fiducia, senza troppi patemi , e ti aspetti analoga e corrispondente fiducia.
myfriend ha scritto:Il rivenditore si vede "piombare" un tizio in negozio, l'esperienza con il pubblico lo aiuta a formarsi una prima impressione, ma certo non è che può andare a casa sua, girellare e intervistare i suoi parenti, i vicini, il datore di lavoro, il prete, il medico

tutto questo PRIMA di trattare con lui.
Tutto ovvio ma se uno ti chiede di lasciare una piccola somma a deposito da corrispondere dopo il montaggio, puoi sempre informarti sulle banche dati su protesti e sulla sua situazione finanziaria.
Certo se uno ti dice che ti farà un bonifico da 15.000 euro su una somma da 16.000 , e te lo fa davvero, puoi solo pensare che , malauguratamente, il cliente vuole auto-scontarsi di 1.000 euro.
Ma hai tutto il margine necessario per incassare l'eventuale colpo gobbo del cliente.
A meno che qualcuno non mi viene a dire che su una cucina di 16.000 euro il rivenditore guadagna meno di 1.000 euro !!!
Certo che se dalle banche dati il cliente risulta come "cattivo pagatore" ...beh allora ci starei attento un milione di volte.
Vedi una volta dalle mie parti era molto frequente la pratica degli "effetti" ( cambiali ) : ogni tanto, a detta di alcuni, capitava il tipo che non era solvibile, ma non per questo smettevano di far firmare cambiali.
Poi sono arrivate le finanziarie : comode per il rivenditore che incassa subito i soldi ( e magari becca anche una percentuale sulla somma finanziata ! ) , che fanno "il lavoro sporco" informativo al posto del rivenditore ecc.
Ma qui non si sta dicendo che si vuole comprare a rate, ma semplicemente che si vuole corrispondere una piccola somma , a titolo di garanzia, al termine e successivamente al montaggio.
Ma non è per caso che molti rivenditori non accettano questa formula...della serie dopo l'acquisto "chi s'è visto s'è visto " ?
myfriend ha scritto:Per cui si tutela normalmente con un buon acconto.
Ed è giusto .
Stasera un rivenditore mi ha detto che non voleva nessun acconto : solo 10 giorni prima dell'arrivo mi ha detto che dovevo saldare ...tutto ( solo perchè Scavolini , pare , 10 giorni prima di inviare la merce chiede il suo corrispettivo ).
Forse i famosi "a 90 giorni" non si usano più, non so, ma di certo è che anche in questo caso l'operatore non deve far altro che rinviare una sua parte di guadagno . Tutto qui.
myfriend ha scritto:Sul saldo totale prima del montaggio nemmeno io sono d'accordo.
Intanto , dalle mie parti è prassi vissuta e consolidata.