nicolettaalematte ha scritto:anabellita se si usasse il tono che usi allora si che si potrebbe discutere.
Posso capire la poca trasparenza nei preventivi, ma secondo me non è da parte di tutti.
Sulle assicurazioni, ag immobiliare, è diverso perchè con le assicurazioni, tu sei obbligato a pagare sui soliti parametri: città, classe di merito, ecc. quindi non hai molta scelta, l' agenzia immobiliare se ti piace una casa e la devi acquistare non puoi cambiare l' agente, così come i notai o avvocati, che hanno prezzi fissati dall' ordine.
Nel nostro settore tutto si può dire ma non che non ci sia conocrrenza.
Poi tutto e tutti è migliorabile per carità
mi riferivo al fatto che con l'agenzia imm neanche si sa, perchè non riesce mai a capire il vero prezzo e valore dell'immobile. così come con le assicurazioni: qualcuno ti fa mai vedere quali sono i reali calcoli di probabilità degli infortuni, sui quali basano i loro calcolo?
come con le cucine... non capisci mai veramente quanto costa, quali siano veramente gli elementi validi... poi, certo, puoi non comprarla, ma cavolo, l'intenzione è propio di comprarla! e quella del mobiliere di venderla, immagino...
Non dico che non ci sia libera concorrenza, anzi, ce n'è è come! ...dalla parte dell'offerta, però, non della domanda! dalla lato della domanda ti trovi soltanto dei consumatori che non sanno realmente cos'è che vanno ad acquistare. In effetti, io ho parlato di mancanza di mercato libero, no di mancanza di concorrenza
Secondo la teoria economica, nel libero mercato tutti sono consapevoli di tutte le caratteristiche del prodotto in questione, che viene offerto e comprato a prezzi diversi. Suppone che i prodotti offerti dai diversi venditori si differenzino soltanto nel prezzo, e che a qualità diversa, si parla di prodotto diverso (e che quindi i consumatori questo lo sappiano). Insomma.. adam smith poverino è vissuto nel xviii secolo, una mela, rimaneva pur sempre una mela! come poteva lui immaginare dei prodotti così diversi e sofisticato?
nel caso delle cucine, non è così. il consumatore non sa mai cosa, apparte il prezzo, differenzi i prodotti. E poi, a volte neanche il prezzo conosce! e l'angoscia di fronte all'incertitudine crea senzione di volnerabilità e, quindi, produce diffidenza. Bastarebbe che tutti fossero sinceri a parlare della qualità del quarzo degli agglomerati di quarzo, che fossero trasparenti per quanto riguarda il prezzo, che permettano di studiare i preventivi con tranquillità... e che i clienti abbiano la pazienzia di girare e studiare un po' la situazione invece di aspettare che tutto venga servito su vassoio d'argento (wow! leggete ancora?)
così invece, da una parte si sentono fregati o soggetti a fregature, dall'altra sempre sotta accusa, dalla prima diffidenti, dalla seconda scomodi... insomma... sarebbe così facile!
Quello con cui Stiglitz ha vinto il premi e propio con l'analisi di questa situazione di mercato non libero, in quanto soggetto ad assimetria d'informazione. E dei modi in cui si potrebbe regolamentare per governare questa situazione, visto che comunque non è pensabili che tutti sappiano tutto su tutti i temi.
uff! scusate il sermone...
