Solaria ha scritto:Ciao
Vorrei però dire che alcuni negozianti sono molto sbrigativi nel progettare la cucina, altri invece ci perdono molto tempo. Alcuni hanno gusto, altri , a mio avviso, non ce l'hanno per niente. Alcuni ti fanno uno o più rendering , altri quasi non sanno cos'è. Personalmente pagherei di più la mia cucina se il venditore ha saputo interpretare le mie idee,se ha saputo valorizzare i miei spazi, e se conosce benissimo le potenzialità di ogni modello di cucina. Personalmente preferirei spendere di più ed essere molto contenta della mia cucina che non risparmiare per avere un progetto deludente ed una cucina che dopo la realizzazione non mi soddisfa.
Quoto, quoto e straquoto. Brava, giustissimo. Se il progetto ti soddisfa a pieno il prezzo passa davvero in secondo piano.
Solaria ha scritto:
Anzi quello che trovo sbagliato è che ogni azienda produttrice non ti consente di farti fare un progetto dai suoi architetti anche a pagamento,invece che dai rivenditori, che in genere non hanno la bravura degli architetti di un'azienda che allestiscono gli stand.
Qui sono un po' meno d'accordo. Ci sono degli architetti che lavorano dai produttori che non ci capiscono una mazza, mentre ce ne sono degli altri bravissimi, lo stesso dicasi per chi lavora presso i rivenditori.
Pero' torno a darti ragione quando dici (tra le righe, ma neanche troppo)che la professionalità all'interno del punto vendita MEDIAMENTE non è molto alta.
Secondo me è perche' ci vorrebbe piu' specializzazione. Tu immagina un punto vendita che tratta arredamento in generale, avra' non meno di 20 cataloghi con cui lavora abitualmente (poi in realta' ne ha molti di piu'), ciascun catalogo ha dentro almeno 15 collezioni (che siano cucine, camere, letti ecc.). Poi aggiungi che ogni 3-4 mesi ci sono i ci cosiddetti aggiornamenti (aggiunte e tagli dalla produzione) e che una volta ogni 2 anni viene fatto un nuovo listino. Moltiplica il tutto.
Fa circa 300 argomenti da sapere a menadito e da "ristudiare" praticamente ogni settimana (per via degli aggiornamenti che alle volte vengono messi on-line dalle aziende prima ancora di aver avvertito il punto vendita....)
Non basta. Considera che cataloghi in primis e poi anche gli aggiornamenti non vengono spiegati ai rivenditori direttamente dall'azienda produttrice, ma dai propri agenti rappresentati i quali, sono la categoria peggiore, perche' non sanno assolutamente niente di cio che' vendono (anche perche' a loro volta hanno tipo 15-20 aziende con altrettante collezioni da andare a spiegare ed aggiornare ai clienti e soprattutto perche' non hanno mai visto produrre un mobile o una cucina).
Al che regna sovrana la disinformazione.
E' inutile che i produttori si sforzano di migliorare e innovare se poi non riescono a trasferire ai punti vendita le loro idee.
Alla fine il cerchio si chiude, il "povero" cliente, non avendo informazioni chiare, cerca almeno di "spuntare" il prezzo migliore, e comunque alla fine torna a casa pensando sempre di aver speso di piu' di quanto doveva.