canarino ha scritto:manuciao ha scritto:
Il viaggio in sè non mi dispiace è l'ansia che mi mettono gli orari dei mezzi pubblici che detesto

è difficile ma bisognerebbe cercare di evitare di vivere con l'ansia del ritardo, del guardare l'orologio, del controllare se l'orologio è in pari con quello della stazione, evitare di schizzare fuori dal bus di corsa o sempre di corsa cercare di prendere il treno che forse ce la faccio...
l'ansia del pendolare è tremenda
lo so che ci sono mille cose da fare, ma tieni un libro dentro alla borsa, o una rivista...
(sembra facile ma ho impiegato anni e anni per "tranquillizzarmi"

)
E lo so, infatti adesso rispetto ai primi anni sono molto più tranquilla e non corro più per prendere il treno al ritorno. Se lo prendo bene altrimenti pazienza... il mio fidato libro ce l'ho sempre con me
Ma in questo mi aiuta il fatto che a casa siamo in due e anche rientrare mezz'ora dopo (perchè la frequenza dei treni sulla mia linea è questa

) non mi cambia la vita (anche se vedere il treno partire e io che resto giù mi lascia sempre quel senso di frustrazione per qualche minuto).
Però se ho qualche appuntamento o degli impegni a casa (e regolarmente è la volta che in ufficio ti chiedono le cose all'ultimo minuto ed esci in ritardo

) la corsa, l'ansia e la maledizione dei mezzi pubblici ci sta.
E fra un pò che a casa avrò un bimbo che dovrò per forza lasciare a nonni o baby sitter e credo che quella mezz'ora di ritardo perchè ho perso il treno mi farà salire non poco il nervoso.
Su queste cose rimpiango il non potermi muovere con l'auto e non avere un lavoro a massimo mezz'ora da casa.