Re: Saldo pre-montaggio 3Gima
Inviato: 29/02/12 18:54
ECCO DOVE FINISCONO I SOLDI DEGLI ACCONTI
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... _giudizio/
Milioni di euro sottratti al Fisco: Molon a giudizio»
GRUMOLO DELLE ABBADESSE. La richiesta del pm Dal Martello
Ma la difesa contesta la tesi di procura e tributaria. Il tribunale del Riesame aveva ordinato il sequestro di 2,4 milioni di euro
20/01/2012
Lo Stato vuole processare Marino Molon per una presunta massiccia evasione fiscale quantificata in svariati milioni di euro. All'inizio di giungo è fissato l'inizio della fase processuale a carico dell'imprenditore di 62 anni, originario di Arzignano e abitante a Grumolo delle Abbadesse, già presidente del Vicenza Calcio, per una ipotetica frode all'erario mediante complesse operazioni estere. Il pm Claudia Dal Martello ha chiesto il rinvio a giudizio perché dalle rogatorie all'estero ha tratto il convincimento che Molon ha trasferito in Svizzera almeno di 10 milioni di euro fino al 2008. Con Molon erano finiti sotto inchiesta la moglie Daniela Franchetti, 62 anni, e i collaboratori Sabrina Vigni, 42 anni, di Camisano e Luciano Fabris, 63 anni, di Marano. Dall'inchiesta della polizia tributaria di Vicenza sarebbe emerso che Molon vendendo mobili attraverso alcune società che a lui fanno riferimento, non avrebbe pagato le imposte dirette. L'11 marzo di tre anni il tribunale convalidava l'ipotesi degli investigatori del tenente colonnello Paolo Borrelli. Da un conto corrente al Credito Emiliano in tre occasioni c'era stato il trasferimento di quasi 10 milioni di euro all'istituto svizzero “Euromobiliare”. I giudici poi ordinarono il dissequestro della villa di Grumolo intestata alla signora Franchetti e di altri beni immobili del valore di alcuni milioni perché la donna, sebbene dichiari redditi modesti, sia intestataria di un rilevante patrimonio, si era avvalsa del condono del 2002. Invece, i magistrati confermarono il sequestro di 2,4 milioni di euro in contanti su una serie di conti riconducibili ai Molon. Per il pm Dal Martello è la riprova che è la pista giusta per dimostrare che Molon, che aveva già patteggiato per un'altra maxievasione, avrebbe di nuovo frodato il Fisco. La Finanza ha ricostruito la vicenda analizzando la contabilità di “Tre Gima Deutsch srl”, amministrata da Sabrina Vigni, ma il cui 99% del capitale è controllato dalla “4 Magi Editrice srl” di cui erano proprietari i Molon. La presunta evasione milionaria sarebbe avvenuta depositando il tesoro su conti correnti e depositi intestati a “Tre Gima Deutsch”, ma non indicati nella contabilità ufficiale della ditta. «Si tratta della contabilità parallela», scrivono negli atti gli investigatori, grazie alla quale i coniugi di Grumolo avrebbero realizzato una ingente frode in danno delle casse statali. Gli inquirenti hanno parlato di “arricchimento”. Gli avvocati della coppia Cesare Placanica, Palo Gemelli, Emanuele Molinari e Paolo Vicentini, hanno sempre contestato il ragionamento della procura, sostenendo che è fuorviante e che i rispettivi clienti non hanno evaso il fisco. Il Riesame, però, ha spiegato che i soldi sui conti e i depositi titoli non indicati nei documenti di “Tre Gima Deutsch srl” sono «il profitto dell'attività di evasione fiscale negli anni 2003, 2004 e 2005». Di qui la richiesta di processo.
Ivano Tolettini
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Milioni di euro sottratti al Fisco: Molon a giudizio»
GRUMOLO DELLE ABBADESSE. La richiesta del pm Dal Martello
Ma la difesa contesta la tesi di procura e tributaria. Il tribunale del Riesame aveva ordinato il sequestro di 2,4 milioni di euro
20/01/2012
Lo Stato vuole processare Marino Molon per una presunta massiccia evasione fiscale quantificata in svariati milioni di euro. All'inizio di giungo è fissato l'inizio della fase processuale a carico dell'imprenditore di 62 anni, originario di Arzignano e abitante a Grumolo delle Abbadesse, già presidente del Vicenza Calcio, per una ipotetica frode all'erario mediante complesse operazioni estere. Il pm Claudia Dal Martello ha chiesto il rinvio a giudizio perché dalle rogatorie all'estero ha tratto il convincimento che Molon ha trasferito in Svizzera almeno di 10 milioni di euro fino al 2008. Con Molon erano finiti sotto inchiesta la moglie Daniela Franchetti, 62 anni, e i collaboratori Sabrina Vigni, 42 anni, di Camisano e Luciano Fabris, 63 anni, di Marano. Dall'inchiesta della polizia tributaria di Vicenza sarebbe emerso che Molon vendendo mobili attraverso alcune società che a lui fanno riferimento, non avrebbe pagato le imposte dirette. L'11 marzo di tre anni il tribunale convalidava l'ipotesi degli investigatori del tenente colonnello Paolo Borrelli. Da un conto corrente al Credito Emiliano in tre occasioni c'era stato il trasferimento di quasi 10 milioni di euro all'istituto svizzero “Euromobiliare”. I giudici poi ordinarono il dissequestro della villa di Grumolo intestata alla signora Franchetti e di altri beni immobili del valore di alcuni milioni perché la donna, sebbene dichiari redditi modesti, sia intestataria di un rilevante patrimonio, si era avvalsa del condono del 2002. Invece, i magistrati confermarono il sequestro di 2,4 milioni di euro in contanti su una serie di conti riconducibili ai Molon. Per il pm Dal Martello è la riprova che è la pista giusta per dimostrare che Molon, che aveva già patteggiato per un'altra maxievasione, avrebbe di nuovo frodato il Fisco. La Finanza ha ricostruito la vicenda analizzando la contabilità di “Tre Gima Deutsch srl”, amministrata da Sabrina Vigni, ma il cui 99% del capitale è controllato dalla “4 Magi Editrice srl” di cui erano proprietari i Molon. La presunta evasione milionaria sarebbe avvenuta depositando il tesoro su conti correnti e depositi intestati a “Tre Gima Deutsch”, ma non indicati nella contabilità ufficiale della ditta. «Si tratta della contabilità parallela», scrivono negli atti gli investigatori, grazie alla quale i coniugi di Grumolo avrebbero realizzato una ingente frode in danno delle casse statali. Gli inquirenti hanno parlato di “arricchimento”. Gli avvocati della coppia Cesare Placanica, Palo Gemelli, Emanuele Molinari e Paolo Vicentini, hanno sempre contestato il ragionamento della procura, sostenendo che è fuorviante e che i rispettivi clienti non hanno evaso il fisco. Il Riesame, però, ha spiegato che i soldi sui conti e i depositi titoli non indicati nei documenti di “Tre Gima Deutsch srl” sono «il profitto dell'attività di evasione fiscale negli anni 2003, 2004 e 2005». Di qui la richiesta di processo.
Ivano Tolettini