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Tamy (((())))... la strada è lunga, ma occorre fare un passo alla volta...gli imprevisti ci saranno ma Daniel si sta dimostrando un gran lottatore...
Forza forza forza!!!!!!!!!!!!!

Tamy ... E invece quanti ce l'hanno fatta?!

Non sarà facile e se incoscienza ti aiuta nei momenti difficili avanti cosi, è un modo come un altro per guardare avanti con un po' di serenità anche quando si vede tutto nero!

Forza ragazza che andiamo alla grande...forza!

Tamy, ho letto ora il tuo ultimo post.

Trent'anni fa purtoppo era così ma ora l'oncoematologia pedriatica ha fatto passi da gigante e la percentuale di guarigione DEFINITIVA nei bambini è altissima, si parla del 85 % che in medicina è un valore elevatissimo

Guarda i dati di fatto, con Daniel sono intervenuti subito e lui risponde benissimo alle cure!

(((((( )))))))

Tamy è dura, durissima, ci sta andare in crisi ogni tanto e noi siamo qui anche per quello. Ma devi crederci, Daniel è un osso duro, vedrai!
Un abbia fortissimo, notte a tutti e tre.

betty_boop ha scritto:Tamy è dura, durissima, ci sta andare in crisi ogni tanto e noi siamo qui anche per quello. Ma devi crederci, Daniel è un osso duro, vedrai!
Un abbia fortissimo, notte a tutti e tre.

quoto!!! sfogati, piangi, urla, e poi torna dal tuo piccolo eroe... andrà bene, non può essere diversamente

Siamo forti noi donne, lo sei pure tu...
Anche quando la vita ci mette alle strette...noi ci rimbocchiamo le maniche e giorno dopo giorno superiamo e combattiamo il dolore!
Tu lo stai facendo alla grande!
I momenti di sconforto sono dietro l angolo ma passano...
Cerca di essere sempre positiva, tuo figlio è un dono e insieme la vostra vita sarà stupenda!

((((((()))))))

Tamy…. io ho letto tante storie a lieto fine invece… non farti del male su internet incontri di tutto dipende che direzione prendi…

c'e' un sito bellissimo con tante storie e foto di bambini guariti, cresciuti, non te l ho mai proposto ma se ti va cerco il link….

credici, le percentuali sono a vostro favore e Daniel e' un piccolo pieno di risorse

Tamy ci sono tante persone che come ti ha detto anche Dammi ce l hanno fatta alla grande.
Devi crederci . ((((((()))))

forse oggi ti sei resa conto , più di quanto non sapessi già, che si tratta di un percorso lungo , difficoltoso, con speranze che rincorrono paure, un giorno dopo l'altro. Ed è umano urlare, disperarsi e chiedere "perchè proprio alla mia famiglia?" , "perchè ad un bimbo così piccolo ed innocente?".
E' una cosa seria e grave e non si risolverà in una settimana o in un mese ma dopo che hai preso atto di tutto questo non c'è altro modo che rialzare la testa e continuare a lottare accanto e per il tuo bambino. Lui ce la sta mettendo tutta, ci sono tanti segnali positivi che stanno a dimostrare che la terapia sta funzionando e che Daniel sta reagendo meglio della volta precedente , non puoi ignorarli .
Internet, le statistiche mediche contano fino ad un certo punto : ogni caso è un caso a sè e gli stessi medici ti hanno detto come siano rimasti sorpresi dal recupero di Daniel.

Sei stata incosciente ? e cosa importa ? tutto questo ti ha permesso di affrontare questo lungo periodo con un minimo di serenità e positività che, ne sono sicura, hai trasmesso a Daniel aiutandolo a reagire . Tamy non perdere questa incoscienza che a me assomiglia tanto di più al coraggio .

Daniel supererà anche questo momento ,vedrai e, quando succederà un suo sorriso scioglierà tutti i dubbi e le paure .

Che la notte porti un po' di riposo e serenità... Un grande abbraccio a domani mattina!
Forza ragazzi forza piccolo grande eroe...

Grazie..quando vi leggo mi tranquillizzate...riuscite a calmarmi...mi fate riflettere...voglio essere incosciente...se mi fermo a pensare è un casino...guardate oggi che pessimismo ho creato...devo riuscire a cancellare questi pensieri..
La testa mi sta esplodendo...adesso provo a dormire...grazie

Tamy ti lascio una delle tantissime testimonianze di ragazzi guariti


Sono Luana, ho 22 anni, all’età di 8 anni mi hanno diagnosticato la leucemia linfoblastica acuta; il dolore ha invaso la mia famiglia, essendo siciliana, io mamma e papà ci siamo dovuti trasferire a Monza. Era il 3 marzo 1998, non riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo, la partenza improvvisa, gli zii che mi salutavano con le lacrima agli occhi, mia madre che con il nodo in gola mi dice: “dobbiamo andare a Monza”, sentivo il vuoto dentro, mi chiedevo dove si trovasse questa città… e mi chiedevo perché dopo essere stata ricoverata in 2 ospedali, ed essere stata visitata da tanti medici dovevamo continuare e cambiarne altri. Eppure nonostante tutto ciò non avevo paura di affrontare questa situazione, arrivata lì ho incontrato persone eccezionali che hanno dato la forza ai miei genitori, e loro a me, di lottare, di non arrenderci mai, anche quando mi mancava la forza di camminare, di stare in piedi, quando gli effetti della chemioterapia iniziavano ad essere evidenti, il mio corpo cambiava, perdevo i capelli, vomitavo, stavo male, ma dentro ero forte, tutto questo non mi faceva paura. Io che avevo paura degli aghi, del sangue, dei medici, degli infermieri, a quel punto non avevo più paura, affrontavo il dolore con coraggio, e da allora non ho più pianto per nessuna puntura neanche per quelle più invasive. Ancora oggi mi chiedo “come ho fatto?” Dove un bambino/a  di quell’età può trovare la forza per affrontare tutto questo? C’è una risposta a queste domande! Nell’amore, nel sorriso che ti donano le persone che in quel momento ti sono vicine, primi fra tutti i genitori, poi medici, infermieri, volontari, assistenti sociali, maestre, ecc. Noi ce l’abbiamo fatta,  abbiamo vinto, e penso che abbiamo vinto 2 volte perchè il ricordo di quella malattia, di quel dolore non ci fa male, siamo felici di aver vissuto quello che abbiamo vissuto in quei mesi perché ci ha reso delle persone migliori, perché io non sarei la persona che sono adesso! Ho sempre portato e porto quel ricordo nel cuore con amore… e quel ricordo ha fatto crescere in me la voglia di fare qualcosa di aiutare le persone che vivono nella malattia, allora 3 anni fa la scelta di iscrivermi alla facoltà di infermieristica, ho affrontato il corso di studio e i vari tirocini con la passione, la determinazione e l’amore che può dare chi è stato anche dall’altra parte. Il 17 aprile 2012 ho raggiunto il traguardo, la laurea, anche lì non mi sono dimenticata  di quei momenti e ho fatto di tutto per affrontare nella mia tesi  un argomento legato alla mia esperienza: “Importanza dell’approccio relazionale fra infermiere, piccolo paziente e figura parentale in oncoematologia pediatrica”. Non bisogna abbattersi alle prime difficoltà altrimenti la battaglia è già persa, non bisogna arrendersi mai, lottare, essere forti, credere che possiamo farcela questo devono fare  genitori e bambini  sostenuti da medici, infermieri, volontari, assistenti sociali, tutti uniti per vincere. Dopo la tempesta spunta sempre il sole, anzi il sole c’è sempre dietro i nuvoloni, un sole bello più che mai!"              
Anna Luana Intorcia

Ti prego non azzerare mai la speranza che il tuo bimbo ce la possa fare.
Buonanotte e mille abbracci.

Tamy ... Dobbiamo crederci eh!
Un bacio...

BIZET ha scritto:..Trent'anni fa purtoppo era così ma ora l'oncoematologia pedriatica ha fatto passi da gigante e la percentuale di guarigione DEFINITIVA nei bambini è altissima, si parla del 85 % che in medicina è un valore elevatissimo

Guarda i dati di fatto, con Daniel sono intervenuti subito e lui risponde benissimo alle cure!..

Quoto assolutamente.

Tamy, è perfettamente normale, questi tuoi scoramenti, è proprio questo il posto per esprimerli. Noi ci siamo e ti ascoltiamo.
Prova a riposare e a mettere da parte questi pensieri perché domani potresti ricevere una bella sorpresa da Daniel.
E preparati a sorridere e a ricambiare sorrisi.
Un abbraccio fortissimo.