Giusto Cla!
Bastava
leggerle.. e
comprenderle.
E aggiungerei anche: "Prima di salire in cattedra a difendere la correttezza nei confronti del povero lettore sprovveduto". Perché chiaramente insinuare con modi fintamente educati che un rivenditore che "occulta" i listini non è trasparente e semplicemente tenta di vendere un presunto valore aggiunto che
chissà se poi davvero c'è sempre non è maleducazione.. calpestare la professionalità e l'esperienza di chi svolge una professione da decenni non è maleducazione se lo si fa con toni garbati.. mentre tentare di far comprendere ad un poveretto (con modi un po' forti - lo ammetto- ma schietti) che ha scambiato un salotto per una toilette senza rendersene conto e con tracotanza continua ad apostrofare tutti "
perché non riesce a capire come si tira l'acqua.. e questi rivenditori che devono farla tanto difficile, in fondo è solo un wc.. quello invece è modo inurbano, inutilmente cafone, aggressivo e via discorrendo.
Com'è possibile non comprendere la differenza tra un progetto di arredamento, "oggetto" complesso con numerose variabili da considerare, ed un cellulare, un'automobile, un forno, oggetti anch'essi complessi dal punto di vista dell'elettronica e/o della meccanica, ma
finiti? Nel senso di "prodotti" in serie e non su commissione, omologati, venduti finiti al consumatore?
Com'è possibile non comprendere queste differenze basiche e sentenziare che "sono gli altri che non capiscono"?
E non c'è nessun tono offensivo nelle mie parole, c'è solo una scoraggiata presa d'atto di un dato di fatto: l'oggettiva difficoltà di comprensione di argomenti appena "complessi" che tante (troppe per me) persone dimostrano, indipendentemente dal titolo di studio. Ma mi rendo conto che pure questa considerazione è di difficile comprensione in chi ritiene di non avere domande da porsi ma solo richieste da porre.
Tornando a noi..
Insomma, Paolab, esattamente cos'è che vuoi?
Perché ci stai girando intorno da 5 pagine, getti il sasso e nascondi la mano, mandi in avanscoperta lo sprovveduto alimentando le sue fantasie complottiste sulla lobby dei mobilieri, ammicchi qua e là alle difficoltà del povero consumatore comune che (abituato ormai al listino Ikea e alle composizioni tipo di Mondo Convenienza) di fronte alla novità del listino "segreto" non riesce a difendersi dai frodatori in agguato e poi prendi le distanze da chi parla di configuratori che calcolano i prezzi in automatico e di autoprogettazione delle cucine..
Vogliamo dire che la trasparenza del prezzo ci mette al riparo dalle frodi? Vogliamo dirlo? Bene, allora ti riassumo in due parole la mia esperienza che è emblematica del contrario: ho acquistato una cucina in esposizione presso uno show room, prezzo in bella vista, trasporto e montaggio conteggiati a parte come voce separata, modifiche e aggiunte conteggiate a parte, ogni singolo elemento aggiunto pagato a prezzo esatto di listino (anzi un po' di più). Più chiaro di così? Eppure le cose non sono andate affatto come dovevano essere, la cucina non è quella che doveva essere sulla carta, il montaggio approssimativo, la questione non ancora risolta dopo 3 mesi. E soprattutto ho commesso l'errore peggiore che si possa commettere: mi sono accontentata per rientrare nel budget. Ergo?
Ho capito male e il punto non è "listino in chiaro"? Allora per cortesia scrivi un elenco chiaro, esplicito, anche per punti se vuoi, di quelli che per te dovrebbero essere i dieci o i cinque o i tre comandamenti che il cliente dovrebbe seguire per trovare il miglior rivenditore per lui.
Almeno diamo un senso a queste ultime 5 pagine di sottintesi, di "detto e smentito", di misunderstandings rimbalzati reciprocamente e di "
chi si permette di non essere d'accordo e magari criticare pure non capisce quello che scrivo/è un maleducato".
E poi il nome del tuo rivenditore Valcucine di Roma, se possibile, così almeno una volta comparirà in un forum.
