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bradipa66 ha scritto:

Mouse44 ha scritto: io penso che un'esperienza di un anno fuori casa la dovrebbero fare obbligatoriamente tutti i ragazzi, finite le superiori.
Una volta c'era la naja, ed era già una bella spinta verso il mondo dell'indipendenza, perché diciamocelo, sti ragazzi hanno sempre la mammina o il papino attaccati al cul0...
Un anno, di servizi sociali, obiettore di coscienza, volontariato, quello che vi pare, lontano da casa, obbligatorio per tutti. Ragazzi e ragazze.
Serve a loro e serve anche ai genitori. Non li sottovalutate, non è che non fanno le cose o se le dimenticano, perché non sono maturi o non sono in grado. Non le fanno perché sanno che hanno i genitori dietro che ci mettono una pezza. Se devono arrangiarsi faranno un casino la prima volta, magari anche la seconda, ma se poi devono risolverselo da soli vedrete che imparano e alla terza non lo combinano più

totalmente d'accordo
del resto io dico sempre ai miei che qualche decennio fa a 16 anni (ed anche prima) si andava in miniera e magari si crescevano figli propri, e mica quei 16nni erano più intelligenti o in gamba di loro
indi, tenersi pulita la camera, studiare e rigar dritti non dovrebbe essere così complicato
il bradipino, ad esempio, martedì parte per Cork ed al momento la principale attività è studiarsi su fb i profili delle ragazze che partiranno con lui, invece di preoccuparsi delle misure del bagaglio, di verificare i documenti, ecc.ecc.. mi stanno girando le p@lle, voglio vedere quando ci penserà

tale madre tale figlio... vedi che avatar che hai tu! hhahaah
quoto mouse...

un parere spassionato da chi non ha figli e non ne vuole avere, mi sa che l'ho detto ancora.
apprezzo chi, come Brady, si pone il problema del giusto limite e cerca di non far ricadere i propri dubbi sulla prole.
ma non li rovinate con le vostre ansie, non cercate di trattenerli, lasciateli sbagliare quando è il momento, se sbagliano (e chi l'ha detto poi) non rinfacciateglielo per sempre. uno dei motivi (non l'unico) per cui non mi voglio riprodurre è che non voglio diventare come mia madre, capace di funestare un'infanzia con una serie di divieti e prescrizioni ridicoli.
e mio padre, che non mi ha mai perdonato una cosa al punto di farmela pagare non venendo alla mia laurea.
si laurea la tua figlia unigenita, e tu non vieni.
da un errore, o è talmente grave che crepi, o sennò impari. eppure mi volevano bene sopra ogni altra cosa, anche troppo, io li ho delusi, ma anche loro. beh, non ero un santo, certo.

brady, per tornare al discorso di tuo figlio che parte, mettiglieli in valigia i preservativi, non è pensabile che con l'ormone a mille un ragazzino sia così saggio al momento da rimandare e uscire a cercarli. magari questo è un errore che è meglio evitare, a meno che tu non voglia aprire il topic: "le nonne loro malgrado"!
poi fate voi, ma io a questo ci penserei....... mal che vada li userà per fare dei gavettoni!

Argomento affrontato e felicemente risolto, il secondo. Sul primo... Non so che tipo di errore ti imputassero, e mi dispiace fosse ritenuto così grave: mio padre mi amava in modo così assoluto che mi ha perdonato delle minchi@te colossali. Mi didpiace non ci sia più per vedere che non aveva torto nel farlo. Mia madre in compenso . continua a reputarmi inadeguata x molte cose, pur riconoscendomi una adeguata dose di palle. Io son sempre stata la figlia forte e che non aveva bisogno di lei, o comunque certamente meno di mia sorella, sua cocca.
Tutto questo x dire che se ci volgiamo indietro quasi tutti i ms genitori hanno compiuto errori, ma non per questo dobbiamo privarci della possibilità di riprodurci, non fosse altro che per essere genitori migliori di loro!
E poi, come ricordo sempre nei momenti bui, una volta mio figlio mi ha giurato amore eterno nonostante i miei sbagli, e mi piace credere che sarà cosi

ghghgh
un quattordicino ci vorrebbe dai... non so se oltre a predicare bene razzoleresti <altrettanto ma..............

13 febbraio ha scritto:un parere spassionato da chi non ha figli e non ne vuole avere, mi sa che l'ho detto ancora.
apprezzo chi, come Brady, si pone il problema del giusto limite e cerca di non far ricadere i propri dubbi sulla prole.
ma non li rovinate con le vostre ansie, non cercate di trattenerli, lasciateli sbagliare quando è il momento, se sbagliano (e chi l'ha detto poi) non rinfacciateglielo per sempre. uno dei motivi (non l'unico) per cui non mi voglio riprodurre è che non voglio diventare come mia madre, capace di funestare un'infanzia con una serie di divieti e prescrizioni ridicoli.
e mio padre, che non mi ha mai perdonato una cosa al punto di farmela pagare non venendo alla mia laurea.
si laurea la tua figlia unigenita, e tu non vieni.
da un errore, o è talmente grave che crepi, o sennò impari. eppure mi volevano bene sopra ogni altra cosa, anche troppo, io li ho delusi, ma anche loro. beh, non ero un santo, certo.

brady, per tornare al discorso di tuo figlio che parte, mettiglieli in valigia i preservativi, non è pensabile che con l'ormone a mille un ragazzino sia così saggio al momento da rimandare e uscire a cercarli. magari questo è un errore che è meglio evitare, a meno che tu non voglia aprire il topic: "le nonne loro malgrado"!
poi fate voi, ma io a questo ci penserei....... mal che vada li userà per fare dei gavettoni!

straquoto!

e per il fatto di non volersi riprodurre per i suddetti motivi...beh, io mi ripordurrei solo per dimostrargli come si fa il genitore!

dimenticavo...io son arrivata a Roma a 19 anni, passando da un comune dove la mentalità da paesotto impera ad un metropoli!
certo, eh stata dura i primi tempi, con i genitori a 600 km di distanza!
ma non finirò mai di ringraziarli pere avermi dato questa opportunità...
se mi capitasse, farei anche ai Sillini lo stesso regalo!

....ecco su questa cosa dei preservativi (affrontata in teoria) stavo rimuginando pure io...

Buongiorno!
Ho letto velocemente gli arretrati.
Come ho più volte detto,sono la classica mamma chioccia.Mio figlio poi è figlio unico,è viziato e coccolato*.Sono tuttavia convinta che le scelte le debba fare lui e se mi chiedesse un anno sabbatico a fare lavoretti saltuari dall'altra parte del mondo,gli farei presente le mie perplessità ma la decisione sarebbe comunque sua,per quanto mi riguarda (il marito non so ).
Sinceramente però non credo che mi si presenterà mai questa evenienza: F. è ambizioso e determinato, un anno a fare lavoretti saltuari non immediatamente finalizzati ai suoi obiettivi, non credo possa essere nei suoi piani.Diverso il discorso studi all'estero.
Tengo anche a precisare che da brava bacucca quando andrà via,tra poco più di un anno, già so che starò malissimo ma sarò felice per il fatto che mio figlio stia prendendo la sua strada.Mai potrei perdonarmi di limitarlo nelle sue scelte a causa del mio egoismo.

Precisazione: viziato e coccolato nel senso che mi occupo ancora io di molte cose che lo riguardano ma non ne faccio un dramma,al momento opportuno per ragioni di necessità, imparerà. (E'stato così anche per me).

Per quanto rigurda l'argomento sollevato da 13, è stato affrontato fin dalle medie.Mi sentirei abbastanza tranquilla.

... riflettendo sul discorso di 13...
forse l'essere madre/padre ti porta a comprendere meglio anche i tuoi genitori...quantomeno a capire che alle volte certe decisioni giuste o sbagliate sono comunque difficili da prendere...

sul fatto di portare rancore invece, soprattutto ad un figlio, ecco quello proprio credo faccia parte della natura di una persona

simo19691 ha scritto:....ecco su questa cosa dei preservativi (affrontata in teoria) stavo rimuginando pure io...

pensa al "nonne loro malgrado"

io e loremiro eravamo nella stessa scuola.. ci siamo conosciuti lì! ci incontravamo alla pausa della mattina!
quando ci siamo diplomati siamo andati in vacanza insieme.. anche se tutto era stato fatto molto prima..
mia mamma è scesa un po' dal pero quando le ho chiesto delle lenzuola matrimoniali per la camera in appartamento.

loremir77 ha scritto:

simo19691 ha scritto:....ecco su questa cosa dei preservativi (affrontata in teoria) stavo rimuginando pure io...

pensa al "nonne loro malgrado"

io e loremiro eravamo nella stessa scuola.. ci siamo conosciuti lì! ci incontravamo alla pausa della mattina!
quando ci siamo diplomati siamo andati in vacanza insieme.. anche se tutto era stato fatto molto prima..
mia mamma è scesa un po' dal pero quando le ho chiesto delle lenzuola matrimoniali per la camera in appartamento.

lore!!!!

noi ne abbiamo parlato fin da quando erano piccoli, visto che G. è stato concepito nel peccato prima di sposarci
se ne è parlato anche perchè in classe di L. una sua compagna è rimasta incinta in 2° a 16 anni e un paio di amici/conoscenti di entrambi i ragazzi a 18...
la teoria è stata affrontata, ma la pratica poi...boh


io più che altro mi preoccuperei che non riportino a casa qualche malattia

vabbè, gli ho fatto la lista delle cose che deve prepararsi ...vorrà dire che lo aggiungo in fondo

anche da noi il discorso in teoria è stato più volte affrontato, e siccome anche da noi c'è stato il caso di ragazzi diventati genitori a 18 anni, agito sempre lo spauracchio "Non vorrai fare la fine di A., vero?".
Ma - come dice Simo - tutt'altra questione è la pratica....

sicure che nn c'abbiano pensato da soli?
capisco la "vergogna" di comprarli in farmacia o al super.. ma adesso è pieno di distributori automatici..
lo so per esperienza personale.

il figlio non ha provveduto, me lo ha detto
oh, del resto ha 16 anni e sino ad oggi non credo abbia avuto grandi opportunità

simo19691 ha scritto:....ecco su questa cosa dei preservativi (affrontata in teoria) stavo rimuginando pure io...

i miei genitori comprano regolarmente i preservativi a mio fratello (ora che ha la ragazza)....e fanno bene, è un aiuto fondamentale, costano un sacco di soldi e per non spendere a volte non viene usato.....
devo dire che mi stupiscono sempre più, mentre a me non era concesso neanche di far sorpassare la soglia di casa in loro presenza o in loro assenza al ragazzetto del momento, a mio fratello viene concesso di chiudersi in camera, portare la ragazza a dormire da noi etc. etc.
ma voglio pensare che essendo io la prima e lui il terzo, l'esperienza e la maturità abbiano insegnato qualcosa