BIZET ha scritto:
Andare dall'altra parte del mondo per fare esperienze tirando a campare? Non ne capisco il senso, volendo c'è molto da fare anche qua! Diverso è il discorso di andare all'estero per studiare anche se, come dice Lalli, spesso viene considerata paradossalmente una perdita di tempo.
sono d'accordo. O fai un periodo per perfezionare la lingua o delle tue competenze, in linea con il tuo percorso di studi o con la tua professione, oppure mi sembra un sacrificio eccessivo ed inutile....molto meglio rimanere a casa e magari fare, ad esempio, del volontariato...ad imparare a stirare e pagare le bollette non ci vuole poi così tanto e non sono 20000 Km di separazione dai tuoi genitori che ti fortificano e ti responsabilizzano, ma un qualcosa che ti scatta nel cervello, ovvero una maturità consapevole
BIZET ha scritto:
Accompagnando mio figlio ai vari open day, il consiglio ai ragazzi che andava per la maggiore (Bocconi in primis) è stato quello di laurearsi il più presto possibile, pare che non conti più molto il voto ma in quanto meno tempo sei riuscito a laurearti . Le aziende vogliono gente giovane

quello che invece penso io in merito è che alla giovane età va comunque abbinato un percorso di studi più o meno brillante, non è tanto il discorso del voto alto in sé quanto quello che quel voto alto significa in termini di competenze e capacità...in una parola, quello che sai fare o sapresti fare in autonomia e spigliatezza