Inviato: 23/09/10 8:34
Viene quindi da pensare che sempre il Giornale avesse ragione quando il 17 settembre scriveva che i nostri servizi segreti (che dipendono come noto da Palazzo Chigi) seguivano “una pista che porta ai Caraibi”. Un’operazione degli 007 che, se davvero avvenuta, è assai più grave dell’episodio di nepotismo di cui è accusato il presidente della Camera. Utilizzare gli apparati di sicurezza per raccogliere prove per screditare gli avversari politici è infatti roba da repubblica delle Banane. Favorire i parenti, invece, è semplicemente la (brutta) regola in tutta la partitocrazia italiana.Anche per questo Fini, seppur acciaccato, appare deciso a continuare ad andare avanti per la sua strada. L’immobile di Montecarlo è stato venduto decisamente sotto costo. Trecentomila euro per un appartamento che vale almeno quattro volte tanto sono pochissimi, è vero. E questo può legittimamente far ritenere che abbia voluto favorire il cognato, rendendosi protagonista di un episodio di nepotismo (in ballo infatti non ci sono soldi pubblici, ma i beni di un’associazione privata: An).
Ma è altrettanto vero che il documento di Saint Lucia non basta a provarlo. E non prova nemmeno che Fini non abbia detto la verità, come sostiene nel suo titolo di prima pagina, Il Giornale. Nelle sue otto risposte al Corriere della Sera Fini infatti afferma che fu proprio Giancarlo Tulliani a dirgli di aver trovato un acquirente. Che poi l’acquirente sia proprio Tulliani, allo stato, può dimostrare il raggiro. Ma solo ai danni di Fini che, proprio come Gaucci, si è fidato del fratello della sua fidanzata. La guerra all’interno del centro-destra insomma non si è chiusa oggi. E prima del 28 settembre, giorno del voto di fiducia all’esecutivo, riserverà altri colpi di scena. Tutti politicamente sanguinosi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... cia/63458/
Ma è altrettanto vero che il documento di Saint Lucia non basta a provarlo. E non prova nemmeno che Fini non abbia detto la verità, come sostiene nel suo titolo di prima pagina, Il Giornale. Nelle sue otto risposte al Corriere della Sera Fini infatti afferma che fu proprio Giancarlo Tulliani a dirgli di aver trovato un acquirente. Che poi l’acquirente sia proprio Tulliani, allo stato, può dimostrare il raggiro. Ma solo ai danni di Fini che, proprio come Gaucci, si è fidato del fratello della sua fidanzata. La guerra all’interno del centro-destra insomma non si è chiusa oggi. E prima del 28 settembre, giorno del voto di fiducia all’esecutivo, riserverà altri colpi di scena. Tutti politicamente sanguinosi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... cia/63458/