Vorrei riuscire a capire il senso della
nuova sensazionale iniziativa delle Ferrovie dello Stato, annunciata con festosa conferenza stampa. Si tratta di questo: per il mese di ottobre le donne non pagheranno il biglietto del treno, Frecciarossa e Frecciargento comprese.
Molto bello, in questi tempi di magra, il pensiero di far viaggiare gli italiani gratis.
Però mi chiedo: perché le donne? Cos'hanno fatto gli uomini di male? Leggo il comunicato: biglietto gratis per "mamme mogli e fidanzate" ma "solo se accompagnate" per un minimo di tre persone, bambini fino a 12 anni. Il quadro si precisa: se viaggia la famiglia, anche se famiglia di fatto (valgono le fidanzate, wow),
purché si sia riprodotta in almeno un figlio (se no come si fa ad essere in tre? Certo, forse si può portare il nipotino, o chiedere un bimbo in prestito) allora la "madre e moglie" non paga. La ragazza madre dovrà fingere di avere un accompagnatore, può forse accordarsi con uno sconosciuto.
La donna che non si sia riprodotta paga.
Quella che viagga sola pure. Io non capisco, e quel poco che capisco mi innervosisce parecchio. Sono i "soggetti deboli"? Le minoranze? A ottobre le donne, a novembre gli anziani, a Natale i musulmani, l'anno venturo i gay? È un premio alla famiglia, un incentivo ad avere figli per non pagare (ma solo fino al 31 ottobre) il biglietto del treno? C'è dietro - e sotto, e di fianco, e dappertutto intorno - a questa iniziativa un'idea che non fa bene alle donne nè agli uomini, non fa bene a nessuno. Certo, non pagare è meglio: ma il prezzo del non detto, il
prezzo del messaggio che così si diffonde nel sentimento comune, alla fine, qual è?
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