A 6 anni riesumo questa discussione che ho appena letto e trovo davvero interessante.
Cosa è cambiato in tutto questo tempo?
Il settore è peggiorato/migliorato/rimasto uguale?
Da consumatrice e intenzionata a prendere una cucina, la mia sola preoccupazione è quella di trovarmi nella situazione descritta da un utente in questo topic:
due preventivi alla mano, stessa cucina, stessa soluzione da un arredatore 11k da un altro 5k e rotti.
Credo proprio che per il cliente sia questa una delle principali preoccupazioni, ciò che spaventa/fa riflettere.
Poi possiamo metterci dentro il fatto che non c'è più la disponibilità economica di una volta, che la maggior parte delle persone non "ci tiene più" o non "s'innamora più" della cucina, ma la vuole solo solida e funzionale, e dalla parte opposta c'è chi la vuole meramente estetica e pianta casini se la ghisa ha degli aloni e poi c'è ancora quella nicchia di persone che vuole la cucina bella/funzionale/robusta al giusto prezzo (vedi preoccupazione sopra) vs tutte le difficoltà, già descritte nel topic, del mobiliere.
Quando cercavo casa a Milano, al 99% gli appartamenti avevano cucine indecentemente minuscole, fatte per chi, palesemente, non cucina e mangia sempre fuori, ma ha bisogno ogni tanto di farsi una pasta. Francamente non so se è una necessità tutta milanese o anche di altre grandi città, ma il fatto che
a partire dal costruttore, la cucina venga così sacrificata contribuisce a "sminuirne" l'importanza, secondo me. Aggiungendo a ciò tutto il discorso sociopolitcoeconomico (si tutto attaccato

) e tutto quello che voi avete scritto sui produttori/rivenditori, è palese che la cucina non sia praticamente più il punto focale della casa, con le dovute eccezioni, come una volta. Parallelamente mi sembra assurdo il continuo proliferare di corsi/libri/trasmissioni di cucina.
Personalmente ho un budget ridotto, ma sono anche una persona che da valore al lavoro degli altri, quindi preferirei di gran lunga pagare 1000€/1500€ di più ed avere davanti un mobiliere di cui ho stima e fiducia, che mi faccia un progetto tale da far sembrare la mia cucina dal budget modesto più di quel che è (nei limiti e con le dovute possibilità da parte di entrambi), che mi guidi nella scelta dei materiali, proponendomi la qualità massima che io possa permettermi, piuttosto che andare da Ikea/Leroy M./Mondo Convenienza e pagare tutto 3.000€ scarsi.
Se mi conoscete/avete letto, sapete perfettamente che sono una cliente Aiazzone anno 2010, che ho preso una cucina Iezzi a meno di 4000€, compresi endom Ariston, che dopo non aver ricevuto la camera da letto (persi 1.200€) mi sono rivolta ad Arredissima per essa e il soggiorno (trovandomi benissimo

). Si trattava di una situazione completamente diversa da quella che sto vivendo ora. Dovevo arredare un appartamento, in affitto, in 2 mesi, con un budget all'osso, sapendo che non sarebbe stata una situazione definitiva (si voleva comprare casa).
Dopo 6 anni di affitto, ci hanno fatto la grazia di concederci un mutuo (abbiamo provato fin da subito, ma non lo concedevano non ostante il lavoro a tempo indeterminato di mio marito, poi nel 2016 di colpo la cosa si è sbloccata e in letteralmente 4 mesi abbiamo cercato/trovato/rogitato casa) e abbiamo acquistato casa e fatto il trasloco.
Per la nostra casa definitiva abbiamo adottato la politica del "nessun tapullo" se lo facciamo, lo facciamo bene, altrimenti rimandiamo.
Per questo i nostri sforzi economici si sono focalizzati sul rifare i pavimenti, l'impianto elettrico e uno dei bagni.
Tutto l'arredamento dell'appartamento era riutilizzabile nella casa nuova, cucina compresa!
L'abbiamo riadattata e comprato solo un nuovo piano lavoro.
La nuova cucina è però più grande della vecchia e sentiamo la necessità di spazio in più, per questo ho iniziato a muovermi per capire qual'è il massimo che possa permettermi (non avrò mai un budget oltre i 15.000€), quali sono i brand da tenere d'occhio e quali da scartare.
Ad oggi, leggendo quasi tutto il forum, non ho ancora capito veramente su chi orientarmi.
Ho intuito che Stosa potrebbe essere un brand con il giusto rapporto qualità/prezzo
per me, ma nulla di più. (parlo di Stosa perché mi piace moltissimo un loro modello)
Quindi, secondo me, c'è un intoppo di comunicazione da qualche parte.
Da un lato a leggervi sembra che, se non si abbia a disposizione un budget di almeno 20.000€, allora si può lasciare pure perdere.
Dall'altro "tutte le cucine sono uguali, conta solo l'arredatore" (n.b. cucine di stessa fascia).
Però le cucine "di stessa fascia" non si capisce ...di quale fascia siano!
Cioè è palese per i super brand che non ci sia storia, ma Scavolini (la versione economica)- Stosa etc etc da che prezzo partono?!?!?!??!
Solo questo mi piacerebbe capire! una cosa del tipo "Stosa con tutto basico da 3mt costa a partire da 4.000€", c'è poi da capire se con o senza endom.
Questo non avere un prezzo di partenza e un chiaro rapporto qualità/prezzo, su cui poter scremare i vari brand è per me molto frustrante.
Perché non voglio far perdere tempo a nessuno, facendomi fare preventivi da marche che non sono nel mio budget o viceversa, troppa scarsa qualità a fronte di una spesa molto bassa.
Vorrei poter andare mirata con al massimo 3 brand da valutare, da tre mobilieri differenti e fare il confronto, capendo qual'è la marca che massimizza il mio budget e valorizza al massimo il mio spazio e allo stesso tempo trovare un venditore capace e preparato che mi aiuti ad arrivare a questo obbiettivo. Se poi un mobiliere mi fa un prezzo più alto rispetto ad un altro, MA c'è più sintonia, è più preparato ed in generale sembra più in gamba, sceglierò sempre quest'ultimo.
Scusate il papiro, ho davvero scritto troppo, ma volevo dare un parere da consumatrice, che sta cercando d'informarsi il più possibile e che vorrebbe che ci fosse il massimo risultato per tutti.
Ritornando alla mia domanda iniziale: Cosa è cambiato in tutto questo tempo? Se è cambiato qualcosa?
C'è qualcosa che pensate dovrebbe cambiare o a come dovrebbe cambiare, ma non sta accadendo? Anche da un punto di vista del pensiero delle persone, che sempre di più svalorizzano il lavoro altrui cercando solo l'affare. Ci manca poco che qualcuno vada a comprare una cucina pagando in visibilità su Instagram...
Personalmente, da fuori e da non addetta ai lavori, totalmente ignorante rispetto al vostro lavoro, penso che potrebbe essere un punto di forza nuovo essere concorrenziali nel settore endom, adeguandosi al mercato on line, oppure con una maggiorazione minima che faccia desistere l'acquisto sul web. Come farlo? Di primo impatto mi verrebbe da dire, gemellatevi con uno shop online e trovate un accordo vantaggioso per entrambi. Posso aver detto la ca**ata dell'anno, scusatemi se è così.
Voi coraggiosi arrivati fin qui, se passate per Crema fate un fischio che vi offro un caffè
