Piri, sentito il responsabile dell'ufficio tecnico Flos, non buonissime nuove, quello che avevamo pensato, più o meno. Te le riporto.
2097, led, Flos: la casa di Bovezzo allo stato dell'attuale produzione led, sconsiglia l'uso delle fonti led, secondo cui sia esteticamente sia per un'emissione ancora poco efficiente, allontanano il prodotto da quello originario, pensato da Gino Sarfatti con le lampadine ad incandescenza da elettrodomestico (forno, frigo) a basso wattaggio (15W), caratterizzato tutto sommato da un consumo d'esercizio limitato considerando il loro costo economico e la lunga durata.
Il problema dei consumi si può risolvere, sempre secondo il responsabile, per l'uso domestico, installando 2 interruttori con due accensioni alternate, come previsto nelle attuali
2097. Nella versione piccola da 30 luci con la prima accensione se ne accendono solo 15 - con un effetto gradevole in cui non si notano i vuoti - nella seconda si illuminano tutte e 30.
Non c'è bisogno nemmeno del variatore di luce per l'interruttore, in quanto questo, tra l'altro, comprometterebbe la durata di questo tipo di lampadine, lunghissima - per un risparmio tutto sommato limitato.
E' anche un discorso di convenienza: il
2097 è venduto senza lampadine e con le piccole lampadine ad incandescenza (che costano circa 1 euro e 50 l'una) i costi si mantengono 'bassi'; se si adottassero lampadine led - che fino ad ora non hanno soddisfatto per resa ed impatto estetico i vertici Flos - il costo del lampadario lieviterebbe.
Sulle fonti c'è infine da sentire il parere degli eredi Sarfatti, il cui giudizio non è l'ultimo.
E' però solo un fattore di tempo: in un immediato futuro la Flos dovrà individuare delle alternative a led, specie per un uso del
2097 in ambito commerciale, dove le sue numerose lampadine resterebbero sempre accese.
Per la
Taraxacum 88, per esempio, la Flos è già riuscita a reperire un prodotto led soddisfacente, con un risultato molto vicino ai globi ad incandescenza. Non è escluso quindi che si reperiscano anche per il
2097.