Jnicola, grazie per il messaggio.
Comprendo il tuo punto di vista. Restano le riserve che conosci, ma è inutile che perdiamo tempo a spiegare e rispiegare quello che già sappiamo entrambi l'uno del pensiero dell'altro

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Se avrai la bontà di seguire quello che ho scritto, vedrai che ho sempre parlato della stessa cosa: differenza intorno a 1:2 con il prezzo del rivenditore al lordo dello sconto.
E certo che parlo di lordo, JNicola! Come sarebbe, "che logica è"?
E' ovvio che se poi mi sconti la cucina del 50%, come mi è già capitato, anche la differenza sull'attrezzatura tecnica diventa risibile quando non nulla.
Ma se la cucina non me la sconti, o me la sconti del normale 10-20%, la differenza di costo resta
più che sensibile (a meno che - come ho sempre scritto - non si parli di apparecchi di basso prezzo). E' quello che ho sempre scritto.
Mi chiedi: vale la pena di pagare il costo del servizio del rivenditore?
Dipende.
Il mio punto di vista personale sulla questione (quello che faccio o farei io quando debbo comprare una cucina commerciale, o in qualsiasi altro momento) non conta granchè: io non sono minimamente rappresentativo del mio pubblico di riferimento.
In generale e in termini grossolani, dipende ovviamente da "quale" costo: una cosa è pagare una differenza di 400 euro, una cosa diversa è pagare una differenza di 1.500 o 2.000 euro.
E dall'altra parte dipende da quanto vale, in termini economici, il tempo di ciascuna persona. Per fare questo calcolo bisogna ovviamente tenere in considerazione anche il rischio e trasformarlo in costo attribuendo un peso probabilistico adeguato. Non ci vuole una laurea in statistica economica, è una cosa che quasi tutti fanno, sia pure "a occhio". Se un'ora del mio tempo ha un rendimento potenziale di 100 e io dedico un'ora del mio tempo a un'attività (per esempio comprare eldom online) che, fatto il bilancio, mi rende 80, non mi conviene. Se mi rende 120, invece, mi conviene. Se il costo del rischio che l'attività mi presenta è maggiore del guadagno economico, fare quell'attività rende meno di zero - ovvero genera una perdita - e quindi non converrebbe in nessun caso, neppure se il mio tempo valesse zero.
In realtà le sfumature e le variabili sono più di quelle che ho grossolanamento messo giù qui sopra, ma per grandi linee penso che questo sia un buon modo per capire se valga la pena o no, dal punto di vista economico, fare una scelta oppure l'altra.
Questa però è la valutazione di una persona che ragiona con la MIA testa. Interessante per me è capire come ragionano le altre persone; e in particolare, per quel che mi riguarda, quelle che fanno parte del mio target di riferimento.
Ciao
E