Inviato: 15/11/04 16:28
devo andare dal pittore a spiegargli un controsoffitto... ma questo discorso mi piace.... lo riprendo domani... se a te va!
ciaoooooo
Laura.
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Laura.
A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
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E meno male che oggi non ci sono più (dico io). Ma dove sta (aggiungo) un uomo che merita tanto ?cyberjack ha scritto:mariantonietta ha scritto: La Geisha è la "donna perfetta" con la quale si può parlare di qualsiasi argomento a qualsiasi livello, in grado di intrattenere l'uomo ed i suoi ospiti, che rende la casa perfetta con la sua sola presenza e di una raffinatezza e ricercatezza tali da lasciare a bocca aperta.
Purtroppo è impossibile, oggigirno, riuscire a trovare una donna così "perfetta" che non abbia desiderio di utilizzare questa sua perfezione per il proprio tornaconto, ma anzi che la dedica completamente ad un altro.
Se invece intendevi una comune "donna che ci sta".... il tasto è ancora molto più più dolente....
Un giorno vedevo un servizio su TG2 dossier sul Giappone in cui si parlava delle nuove generazioni assolutamente riluttanti alle tradizioni orientali ed effettivamente emerge molto in loro il desiderio di "adeguarsi" ad una cultura più cosmopolita come quella occidentale. I ragazzi si fanno biondi, le ragazze pure, quasi a voler allontanare l'origine orientale...Franco ha scritto:Noi siamo cresciuti in una cultura occidentale in cui le donne sono + portate per certe cose rispetto alla cultura orientale o, ad esempio quella araba. tutte queste cose che per noi sono assurde, per loro rientrano nella normalità. Ai loro occhi anche noi siamo assurdi nel nostro voler essere, apparire, voler far carriera e riuscire in tutto primeggiando in ogni cosa. Le nostre aspirazioni non sono le loro, che ci vedono come marziani come noi ci vediamo loro.
Quoto Silver, ma cerco di rispondere anche ad altri.silver ha scritto: per il discorso sulle geisha, nella mia ignoranza mi permetto di fare una considerazione: è vero che siamo condizionati dalla cultura in cui siamo cresciuti, pero' non posso fare a meno di pensare che al di la' di questo sia naturale un minimo di individualita'
La completa dedizione agli altri e il sacrificio e la fatica per poter essere all'altezza di un ideale che gratifica soprattutto loro e schiaccia noi stessi, lo vedo troppo estremo per poter essere davvero appagante.
Presente!!Jk ha scritto: E meno male che oggi non ci sono più (dico io). Ma dove sta (aggiungo) un uomo che merita tanto ?
Jk
Condivido molto il tuo discorso, ma ti chiedo: è forse mai esistita una cultura dove non era "dovere" della donna stare in casa a sgobbare? Se escludiamo le mitiche amazzoni, qualsiasi persona "comune" nella storia, ha svolto un dovere senza mai lottare per avere di meglio.... altrimenti, oltre a non avere nulla di meglio ti beccavi pure le frustate (o, in tempi più vicini, le cinghiate). Uomini e donne.domovoy ha scritto: Per questo dico che una Geisha è piu' simile ad un robot piuttosto che ad una persona. Non prova piu' piacere nell'accudire il "focolare", è un dovere, soltanto i robot non si stancano di svolgere il proprio dovere, soltanto i robot non lottano per avere qualcosa che almeno apparentemente e temporaneamente viene considerato migliore.
Sicuramente tutte le persone che fanno parte di una societa', o nel piccolo di una famiglia, hanno il dovere di partecipare con il proprio lavoro al bene della collettivita'. Ma a tutto c'è un limite! L'alienazione è un discorso del tutto diverso.cyberjack ha scritto: Condivido molto il tuo discorso, ma ti chiedo: è forse mai esistita una cultura dove non era "dovere" della donna stare in casa a sgobbare? Se escludiamo le mitiche amazzoni, qualsiasi persona "comune" nella storia, ha svolto un dovere senza mai lottare per avere di meglio.... altrimenti, oltre a non avere nulla di meglio ti beccavi pure le frustate (o, in tempi più vicini, le cinghiate). Uomini e donne.
Il concetto di "qualità della vita" e quello di "qualcos'altro oltre al lavoro" sono menate della civiltà moderna, che fino a pochissimi anni fa non si potevano nemmeno sognare.