freejack74 ha scritto:
OT...
Vedi Diana questa frase non ha un senso assoluto (l'umanita intera) ma va analizzata nelle mille sfaccettature che può assumere da caso a caso...
non è riferita di sicuro ad'anziani soli e abbandonati... bambini denutriti e via discorrendo...
più che altro si riferisce a l'uomo dotato di coscenza propria e che è spesso se non sempre causa dei suoi mali...
un breve anetodo...
due anni fa vicino il negozio di Ottica di mio zio a casal bertone dove la paperella si stava facendo gli occhiali c'era un vecchio barbone sdraiato in terra piuttosto malmesso che dava l'idea di essere svenuto...
cercai di svegliarlo con un altra coppia di passanti (ubriaco perso) per vedere come stava... e chiamai un ambulanza per farlo portare in ospedale (che di sicuro male non gli avrebbe fatto)...
dal negozio vicino una tabaccheria uscì un signore su i 70 anni che mi raccontò al volo la storia di quel povero vecchio...
Fra gli anni 60 e gli anni 80 il povero vecchio era il terrore del quartiere con continui scippi e rapine a negozi e passanti...
il negoziante ammise di non riuscire a provare compassione per quel tizio...
per assurdo con un paragone molto forzato... trovami 1 cane (animale) abandonato solo e vecchio causa di questa sua situazione...
tutto qui... non voglio nemmeno credere che esistano persone sorde al pianto dei loro simili...
Free, capisco che provare compassione per certe persone è molto difficile, ma la mia filosofia è quella di non giudicare le persone, nemmeno quando fanno cose molto brutte, perché io non posso sapere che cosa li ha portati a fare quel che hanno fatto. Il che, voglio essere molto chiara,
non significa che siano giustificabili, ma soltanto che sospendo il giudizio. Perlomeno è quello che tento di fare, perché poi è ovvio che giudichiamo un po’ tutti. Ma lo ritengo sbagliato.
Ho visto delle realtà simili al mendicante di cui hai parlato, con persone nullatenenti che avevano un passato quantomeno oscuro. Le storie che c’erano dietro non erano delle più edificanti, si parlava di alcolismo o droga, ma poi, se si andava a scavare di più, si scopriva che uno era stato licenziato ed era caduto in depressione; l’altro aveva divorziato e aveva cominciato a bere etc. etc. Non siamo tutti uguali e non reagiamo tutti nello stesso modo a certi traumi, c’è chi si tira su, e chi non ci riesce. E di fronte a queste situazioni, il mio pensiero era sempre lo stesso: ma se io fossi al posto suo, se avessi passato tutto quello che ha passato lui, sarei la persona onesta che penso di essere, o non sarei forse caduta anch’io in qualche brutto giro?
Impossibile dirlo. Certo è che solo il dubbio mi porta a pensare di non essere migliore di nessuno, per cui non sopporto chi si mette su un piedistallo condannando il genere umano.
Non ho mai visto un cane ridursi a mendicante per un passato di alcolismo. Non ho però mai nemmeno visto un cane fare come Gandhi o come tanti simili a lui. L’animale non ha picchi di bassezza, ma nemmeno vette di altezza. Perché è
diverso dall’essere umano.
Riguardo agli animalisti con cui me la prendo, si tratta di storie quotidiane anche banali se vogliamo.
Ad esempio, una donna che ha la madre che si ammala di cancro e vive fra ufficio e ospedale. Ha anche un gatto che non può più accudire, per questioni di tempo e anche per mancanza di risorse psicologiche.
Cerca qualcuno che prenda il gatto con sé (
attenzione: non lo abbandona), e subito gli animalisti a linciarla su quanto è egoista, sul povero gatto che soffre uno shock, su quanto sia orrendo il suo gesto. Non un pensiero per la situazione che sta vivendo.
No. Per loro, prima di tutto viene il gatto, deve stare bene lui. Poi gli esseri umani possono anche schiattare. Perché, appunto, gli essesi umani non meritano nulla.
E sono gli stessi animalisti che fanno circolare video come quelli sulla macellazione brutale, che sbandierano il loro amore universale per la natura e tutto il creato, non accorgendosi che calpestano i propri simili.
Mi riferisco a questi episodi di ordinaria insensibilità che mi hanno fatto inorridire (e che purtroppo vedo sempre più spesso). E ne avrei tanti da raccontare.
Ma è tutto mostruosamente OT, lo so.