jnicola ha scritto:GIURISTA ha scritto:jnicola ha scritto:quindi se un cliente riscontra un difetto su una cucina dopo quasi 2 anni (metti per esempio che gli si sgrosta la vernice) e la ditta costruttrice non risponde per chissà quale ragione (magari non c'è più, diquesti tempi...), il rivenditore è obbligato a sistemare la cosa a sue esclusive spese?
e nella legge è scritto se la garanzia di 2 anni del rivenditore comprende anche la manodopera + trasporto o solo il materiale?
Se la ditta non c'è più io però non pretenderei che il venditore ci rimetta di tasca sua se la cucina, che non ha fatto lui, si scrosta
Dopo 2 anni oltretutto la vedo poi anche dura per un cliente dimostrare che si scrosta per un difetto e non magari per mal utilizzo o normale (si fa per dire) usura

Se l'azienda è seria risponde e non lascia il venditore da solo

nella normalità è così, ma giuridicamente è proprio come ho scritto?
Giuridicamente può essere un casotto... Ringrazio Nicolett.. e Allegri perchè hanno spiegato benissimo dei casi pratici che rendono bene l'idea, per cui non ho altro da aggiungere. Cerco allora di specificare meglio le cose in punto di norme, leggi e leggine (che non risolvono tutte le situazioni ma anzi.. nel nostro caso creano anche pasticci).
Io nei post precedenti ho specificato il discorso/differenza garanzia legale/garanzia convenzionale per ricordare a chi compra (magari con leggerezza in ogni dove convinto di fare l'affare perchè ha speso meno) che poi, magari, nel caso di dover avere assistenza possono anche nascere problemi se non si sta bene attenti dove si acquista. Dunque okkio anche ad altre cose e non solo al prezzo.
Hai chiesto che succede se si rompe il pezzo e la ditta non c'è più. Sono grane, perchè la legge prevede l'intervento del venditore, il quale avrà poi azione di regresso verso il produttore (ossia dice: io intervengo, ma poi il mio tempo me lo paghi tu produttore a causa dei difetti nel tuo prodotto. E saranno dolori farsi rimborsare..

).
Sì questo senza spese da parte tua. E'compresa manodopera, ricambi ecc.. poi c'è diritto di rivalsa verso il produttore, ma ahimè, non è facile ottenere rimborso del tempo perso.
Se il produttore non c'è più è un casotto.. ( un pò come quando un'azienda fallisce, che si fa? Ti insinui al passivo e se va bene dopo anni prendi le briciole) ma potrebbe anche non esserci più il mobiliere o entrambi

oppure potrebbe non esserci quell'anta disponibile, o la cerniera. E che si fa? Capisci che sono un pò casi limiti relativi a situazioni sui generis che si spera non si verifichino
Poi continuo, ma torniamo piuttosto a casi frequenti così si capisce subito quanto illusorie possono essere le garanzie, anche di legge: se si compra on line il frigo e si rompe si pensa forse che interverrà mai qualcuno del sito di vendite? Io faccio proprio fatica ad immaginarlo..

ecco che allora la legge e tutti i suoi diritti del consumatore vanno a farsi benedire, ci si affida al centro assistenza e si paga l'obolo della chiamata.
Ritorno ora sul piano normativo visto che volevi capire come funziona giuridicamente parlando.
Si sa che normalmente chi vuol far valere un diritto deve anche provarne i fatti che ne costituiscono il fondamento, dunque ha quello che si chiama "onere della prova", ossia dimostrare quello che dice. Nel caso del codice del consumo questa regola è stata invertita a favore del consumatore (che per 6 mesi in un certo senso se ne potrebbe stare tranquillo in poltrona), perchè se il difetto si manifesta entro 6 mesi ecco che si presumeva già presente al momento della consegna (bene viziato in origine), per cui a lui basta dire: il frigo non va, e sta al venditore dimostrare il contrario, ossia dimostrare che non era viziato dall'origine ma si è rotto per sua colpa nell'uso. (Questo per il diritto, ma poi, nei fatti, il nostro consumatore non se ne starà seduto in poltrona, perchè il famoso sito on line gli dirà subito di chiamare il numero verde dell'assistenza... e ciao..).
Dopo 6 mesi le regole tornano come secondo la regola normale: il cliente ha a suo carico l'onere della prova: c'è sì la garanzia di 2 anni, ma spetta a lui dimostrare che il vizio non è stato causato da sua colpa (uso maldestro tanto per capirci) ma a difetto del prodotto. Per cui, se il venditore è poco professionale e ha dei dubbi o non vuol riconoscere il difetto, sono casini... il cliente dovrà darsi da fare per dimostrare le sue ragioni.
Ecco che allora sono cose da valutare bene prima di comprare in qualsiasi posto pensando solo al prezzo: tizio prende un cellulare, il display si rompe dopo 6 mesi e va dal rivenditore. Se quest'ultimo è un menefreghista, può anche dire: "sì c'è la garanzia ma dimostrami che s'è rotto per cause sue e non per uso maldestro". E così si entra in un ginepraio, col cliente che magari lascerà perdere oppure andrà per vie legali ecc ecc ecc.
Dulcis in fundo, come diceva Cuccia, "l'affare si fa nel momento dell'acquisto": se si compra da persone corrette e professionali è sempre meglio, perchè non si sa che può succedere
