cyberjack ha scritto:[. è ovviamente vero che la felicità abbia le sue radici in una sensazione interiore, ma credo che essa dipenda da fattori esterni...
Mi sembra, quindi, che la felicità sia un'esternazione di di qualcosa di molto più profondo, questo sì intimo e introspettivo: la Serenità.
La serenità non è un sentimento o una sensazione, secondo me, ma un vero e proprio modus vivendi, una condizione dell’animo.
La Serenità è conditio sine qua non per l’ottenimento della felicità.
La serenità è assimilabile all’equilibrio interiore, quello che permette di mantenere la propria stabilità, il proprio baricentro fisso indipendentemente dalle forze che agiscono su di noi. La serenità è uno “stato”, in quanto non dipende da alcun fattore esterno: è l’abbandono della nevrosi, dell’ansia, della preoccupazione, è il consolidamento della fiducia nelle proprie potenzialità e dell’accettazione dei propri limiti ed è frutto di una profonda introspezione e conoscenza di se.
Quando la persona è Serena, allora i fattori esterni possono indurre in essa la felicità, momentanea e legata ad un avvenimento specifico, proprio perchè essendo ricettacoli “sereni”, non si è sottoposti a tutte quelle piccole cose che impediscono di essere felici (ansie, invidie, gelosie, noia, abbandono, ecc.)
D'accordo al 1000%!!! Bellissime e sensate parole. Il MIO pensiero in assoluto.
La felicità sono attimi, momenti, la serenità è una condizione, uno stato.