Con un po' di ritardo rispondo a N!co e ad Ospite.
1: la finestre poste in mezzadria, lo erano già di principio vero? So bene che al nord è una pratica molto usata perchè a livello termico so che surclassa di gran lunga l'abitudine di posizionarle internamente... Qui ancora si sta a pensare al fatto che se non apri a 180° muori fulminato, ma a che serve aprirle a 180 'ste finestre, spiegatemelo!
Le finestre sono sempre poste nella mezzeria dello spessore del muro e solamente adesso, con l'adozione di cappotti aut similia, risultano posizionate un po' più verso l'interno.
La stratigrafia del pavimento è corretta.
Circa le differenze di costo tra riscaldamento "tradizionale" e a pavimento è necessario fare un distinguo: in un appartamento "normale" le differenze sono molto più elevate ma, con committenti "senza problemi", è chiaro che non si sarebbero usati radiatori da 300 euro ciascuno....
P. es. quello del bagno costava 4.500 euro..........; uno dei due del soggiorno era sui 3.800 euro.....
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Capitolo contributi.
Siamo in una provincia ricca?
Sì, lo siamo.
Qualcuno ci da qualcosa che non ci spetta?
No, assolutamente no!
E allora qual è la differenza?
La differenza è semplicemente nel voler bene a questo territorio, è nell'investire aul patrimonio edilizio che è sì privato, ma è sotto gli occhi di tutti e quindi DEVE essere mantenuto bene, senza sciali, ma anche senza remore.
Se pensi che il procedimento per l'assegnazione dei contributi non è semplicissimo e devi produrre una quantità di documentazione precisa.
Ma qui viene il bello: i contributi non vengono concessi sulle fatture, ma semplicemente sul preventivo che dev'essere redatto da un tecnico abilitato.
A fine lavori è necessario predisporre un'altra relazione nella quale si illustrano tutte le modifiche qualitative/quantitative rispetto al progetto iniziale e si riportano le differenze di costi.
Ma tutto è certificato dal progettista! Nessuno chiede le fatture: ci sono controlli a campione e se ti beccano... hai finito di lavorare, senza tener conto delle false dichiarazioni e quindi falso in atto pubblico ecc. ecc.
Insomma: non è semplice e mi piacerebbe che i medesimi criteri venissero adottati in tutt'Italia, facendo salva la buonafede dei progettisti tutti e dei committenti.
Con controlli stringenti e documentazione fotografica, credo che ben pochi si azzarderebbero ad imbrogliare!
per quanto riguarda gli scostamenti dei preventivi, bisogna aggiungere che essi sono redatti solo dopo sopralluogo con le imprese e che quel 5% di imprevisti è solamente un'indicazione di massima.
Infatti, chi avrebbe interesse a dire una cifra per un'altra?
L'imprenditore? No di certo, perchè sa che il committente ha un range entro il quale deve muoversi, dal momento che nessuno regala qualcosa e quindi se alla fine si sforasse troppo, il committente potrebbe non aver liquidità sufficiente a garantire il pagamento dei lavori.
Il progettista? No di certo, perchè egli non è minimamente coinvolto nel "guadagno" dell'impresa e bisogna tener conto che la sua figura è volta a tutelare il committente, non certo l'impresa!
Inoltre, che interesse potrebbe avere il progettista nell'affidare i lavori ad imprese di propria conoscenza ben sapendo che il committente non è in grado di assolvere le proprie obbligazioni?
Insomma: è una catena nella quale ciascun operatore è chiamato a dare il meglio di sè singolarmente e in accordo con gli altri stake holder (accidenti!!!!! beh, portatori d'interesse, va meglio così?).
Se queste considerazioni sono valide nel caso di interventi di ristrtturazione tutto sommato, semplici, cosa accade quando si interviene per un restauro su edifici sotto tutela? Quali margini di errore vi psosono essere insiti nel preventivo?
Sapete benissimo che demolire un intonaco su un edificio del 1960 è differente che rimuovere con accuratezza un intonaco del 1400 per scoprire, magari, che sotto c'è un affresco che è stato coperto da interventi successivi. O che per inserire una rete di riscaldamento si debbano effettuare tagli nei solai in legno o nelle murature.
Insomma, proprio perchè non vi è nulla di semplice, anche fare un "banale" preventivo è cosa molto più complicata di quel che possa, a prima vista, sembrare!