Re: Discussioni politiche
Inviato: 20/01/11 9:36
Paga per tutto, il tapino. Paga per le affettuosità delle sue giovani (e molto disinibite) ospiti come per l'amicizia d'Emilio Fede e Lele Mora, che gli spillano milionate di euro. Silvio Cesare, il leader del centrodestra italiano, l'uomo che ha impedito ai postcomunisti di papparsi il paese dopo essere passati sul cadavere della prima repubblica, è diventato un Bancomat (come ha scritto Pierluigi Battista sul Corriere) per gli amici di bisboccia e per le escort, chiamiamole così, che fingono d'essere ammaliate da lui e che, dietro le spalle, gli danno dello spilorcio quando la bustarella non è abbastanza gonfia o il «gioiellino» (una colannina, una spilluccia, un ciondoletto) non vale granché. C'è il reato (oltretutto una recente invenzione berlusconiana) di commercio sessuale a pagamento con minorenni d'ambo i sessi. Non si potrebbe dichiarare reato anche lo sfruttamento sessuale di vecchi babbioni danarosi e platealmente incapaci di badare a se stessi (figurarsi, allora, se possono badare agli affari della nazione)?
D'altra parte, se il Cavaliere è sfruttato e disprezzato, se dopo avere intascato soldi e «braccialettini» le giovinastre (vuoi marocchine e poverissime, vuoi di buona famiglia e con una o persino due lauree, ma sempre avidissime e spietate) gli danno pure dello «schifo d'uomo», come si può leggere nelle intercettazioni diffuse dalla mano invisibile del mercato mediatico-giudiziario, bisogna dire che anche le ragazze, per non parlare degli amici, hanno le loro croci da portare su per il Golgota delle feste e dei festini berlusconiani. Devono fingere di divertirsi (per le ragazze, naturalmente, è più difficile che per gli amici, ma anche per gli amici non dev'essere una passeggiata). Devono ridere delle barzellette del presidente del consiglio (tutte un po' vecchiotte, tutte osé, tutte raccontate ogni volta daccapo, allungate, stiracchiate, un po' noiosette) senza lasciar capire che cosa pensano davvero, cioè che la vera barzelletta è lui, anzi sono tutti loro. Devono dissimulare in continuazione, come politici: sorridenti, profumati, sempre in spolvero, mai dire quel che pensi, mai pensare quel che dici. Dev'essere per questo che una sgarruppata può trasformarsi, dalla sera al mattino, in una deputatessa, in una consigliera regionale e persino (c'è chi lo dice, io non lo so) in una ministra della repubblica.http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... iTestate=1
D'altra parte, se il Cavaliere è sfruttato e disprezzato, se dopo avere intascato soldi e «braccialettini» le giovinastre (vuoi marocchine e poverissime, vuoi di buona famiglia e con una o persino due lauree, ma sempre avidissime e spietate) gli danno pure dello «schifo d'uomo», come si può leggere nelle intercettazioni diffuse dalla mano invisibile del mercato mediatico-giudiziario, bisogna dire che anche le ragazze, per non parlare degli amici, hanno le loro croci da portare su per il Golgota delle feste e dei festini berlusconiani. Devono fingere di divertirsi (per le ragazze, naturalmente, è più difficile che per gli amici, ma anche per gli amici non dev'essere una passeggiata). Devono ridere delle barzellette del presidente del consiglio (tutte un po' vecchiotte, tutte osé, tutte raccontate ogni volta daccapo, allungate, stiracchiate, un po' noiosette) senza lasciar capire che cosa pensano davvero, cioè che la vera barzelletta è lui, anzi sono tutti loro. Devono dissimulare in continuazione, come politici: sorridenti, profumati, sempre in spolvero, mai dire quel che pensi, mai pensare quel che dici. Dev'essere per questo che una sgarruppata può trasformarsi, dalla sera al mattino, in una deputatessa, in una consigliera regionale e persino (c'è chi lo dice, io non lo so) in una ministra della repubblica.http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... iTestate=1