annsca ha scritto:mmmmhhhh , a guardarsi in giro mi verrebbe da dire che
"prodotti poco riusciti" , anche in termini di matrimoni celebrati sotto i migliori auspici , sono sotto gli occhi di tutti, al contrario ci sono unioni nate forse zoppicanti o con presupposti non ottimali che poi hanno avuto il benestare del tempo.
Anche qui forse la generalizzazione risulta troppo forzata

quoto annsca ma vorrei rispondere anche a sil, visto che seppur virtualmente sto imparando a conoscerne e ad apprezzare la loro personalità. probabilmente mi sono espressa in maniera poco felice e antipatica, sull'onda di un malumore personale che ovviamente nulla c'entra con l'argomento del topic. insomma, a lavoro mi han fatto sclerare!
quello che intendevo dire è che non capisco come il matrimonio possa limitare la libertà di una donna o di un uomo.
quando in un altro tread ho scritto che spesso noto una sorta di "vezzo avanguardista" (si capisce cosa intendo dire?) nel rifiutare l'istituzione matrimoniale ebbene, lo ammetto: lì esprimevo un giudizio. e lo ammetto senza timore di urtare la suscettibilità di nessuno per la semplice ragione che anche io fino a qualche mese fa, parlando con tre mie amiche tutte sposate (per inciso una fa il magistrato, un'altra è fotoreporter, un'altra ancora è una manager con due contro*****oni che manco ve lo dico... sono abbastanza emancipate?) sostenevo che il matrimonio non mi si addiceva e confesso che mi sentivo assai figa e superca.zzuta. poi ho maturato una consapevolezza diversa perché non saprei francamente cosa farmene del mio sentirmi figa il giorno che dovessi trovarmi alle prese con quelle questioni meno nobili dei miei "ideali anticonformisti", questioni cmq ineludibili e che mantengono una loro dignità di essere. e qui torno a pronunciare la parola "pragmatismo".
chiarisco infine anche cosa volevo dire con quel "prodotto malriuscito"; per legarsi per la vita a qualcuno ci vuole una certa forma di maturità (non maturità in senso asoluto, intendiamoci!). per sposarsi credo che si debba avere la capacità di essere più lungimiranti di quanto non si riesca ad essere se manteniamo una visione della vita egoriferita, egotistica, egocentrica (in senso letterale). e per me dire che nel matrimonio la propria libertà è sacrificata significa non avere
quel particolare tipo di maturità. da qui la mia conclusione che infine arriva quasi paradossalmente a coincidere con quella della stessa lalli: se la si pensa così è assolutamente preferibile non sposarsi.
bene, ho fatto una faticaccia a elaborare in maniera chiara il mio modo di pensare, spero che nessuno se ne senta offeso!
