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Ho visto ora, ma sono lunga a scrivere ed anche a correggere tute le mie sgrammicherie, per cui ne frattempo la conversazione e' andata avanti e hai dtao altri dettagli, per capire meglio la situazione.

Mi spiace averti risponderti cosi', ma il tuo post era impostato su principi un po' superficiali. La vita che tu descrivi e'; tutt'altro che la favola di Barbie e Ken, ma un sacrificio onerevole e duro di donna, che rinuncia a se stessa per il bene dei suoi figli e della sua famiglia.

Descritto come lo hai descritto tu, era alquanto...vuoto.
non stupirti se sei stata fraintesa.

Riguardo a cio' che hai scritto in seguito, premetto che posso ritrovarmi in molti aspetti della tua vita, prima e dopo il matrimonio.
Non pensare che non ti capisca, ma se accetti un consiglio esiste anche la reazione.

Non illuderti che ricostruire quello che hai perso, che costruire quello che avresti desiderato per te ti aiutera' a sentire meno dolore.
Ci dovrai convivere tutta la vita, mare , montagna e capitali europeee ed internazionali comprese...

la vita che descrivi incanta, ma a me fa anche terribilemnte paura. ]
forse perche', a bilancio, dopo pochi anni intorno a me vedo piu' psicopatiche alla Brie (desperate housewife) ben rintanate in smaglianti sorrisi d'apparenza, che le realmente soddisfatte.

un abbraccio e occhio

il primo post era un pò provocazione......
quello che dici è verissimo......adesso forse mi stò anche un pò 'godendo' quello che non ho avuto da adolescente
infatti però concludevo dicendo che non escludo di tornare a lavorare.....i bimbi crescono....ho solo 33 anni....e una vita davanti che sicuramente deve essere anche un pò mia
non rimpiangerò mai però questi anni di 'pausa'.....ho potuto stare vicina ai miei figli e a mio marito nei momenti di maggior 'crescita'....e non mi è mai pesato...anzi

linda.b ha scritto:guarda che io sono perfettamente d'accordo sul fatto che il lavoro possa dare soddisfazioni e stimoli......ma ti dico con assoluta certezza che ne puoi trovare altrettanti al di fuori

Guarda, stai parlando con una che proprio non vive per il lavoro e che sa bene che esiste molto altro.
Penso solo che, senza lavoro, mi sentirei tagliata fuori. E da questo non si può scappare perché, ad un certo punto, non si può vivere solo delle esperienze fatte da altri e, non c'è niente da fare, ciò che muove la nostra economia, storia etc, è proprio il lavoro.
Come tu stessa sottolinei, scegliere quando si ha una famiglia è molto difficile, ma possibile che in Italia non si riesca ad arrivare a decisioni intermedie? Vedere tutte queste donne italiane che si allontanano dal lavoro mi fa, egoisticamente, pensare che la vita sarà più dura anche per me.

sapete......oramai come io la penso su questa cosa....
ma non riesco a capire il perchè mia mamma ogni tanto se ne esce con frasi simili "beata lei (riferendosi alla figlia di amici di famiglia) che ha la possibilità di starsene a casa a prendersi cura dei figli entre il marito lavora" oppure "speriamo che kafkoo ingrani abbastanza con il lavoro cosi da poter non andare piu a lavorare" o ancora "con tutte le cose che ci sono da seguire a casa (riferendosi ad un paio di appartamenti che affittiamo) dovrai lasciare il lavoro"!
La cosa strana è che lei ha SEMPRE lavorato come insegnante. Non si è MAI preoccupata di lasciare me e mio fratello all'asilo nido a tre mesi di vita! Spesso seguiva cosi tanti corsi di aggiornamento che io da piccolina pensavo volesse piu bene agli alunni che a me! Lei che sottolinea spesso come l'aver portato mio fratello all'asilo nido e ritornare al suo lavoro dopo la maternità sia stato un ancora di salvezza dagli estenuanti pianti del pargolo!!! E di tutto cio io ne sono sempre andata fiera. Perchè nonostante amasse il suo lavoro è sempre stata una mamma iperpresente.
Eppure...ora se ne esce con queste frasi! Spesso lo fa con tono ironico........ma so che ogni cosa da lei detta è ciò che pensa realmente!
E non capisco perche, nonostante lei abbia sempre difeso il suo lavoro e la sua indipendenza, ora mi dice ste cose!

kafka...sul perchè ti dica 'ste cose non so..
ma...'spetta un attimo...non mi puoi paragonare il lavoro come insegnante ad un qualsiasi altro lavoro normale a tempo pieno.
gli insegnanti praticamente fanno un part time!

si rananera lo so...per non contare i 3 mesi d'estate di totale vacanza...che ai suoi tempi erano proprio 3 mesi.
Però negli ultimi anni delle elementari mi ricordo che mi madre era spesso via anche la sera......almeno 4 volte a settimana era a corsi di aggiornamento o a scuola attaccata ai primi commodore 64! E' stata una delle pioniere che hanno portato l'informatica in classe.....e spesso la vedevo tornare a casa solo alle 20 di sera!

rananera ha scritto:kafka...sul perchè ti dica 'ste cose non so..
ma...'spetta un attimo...non mi puoi paragonare il lavoro come insegnante ad un qualsiasi altro lavoro normale a tempo pieno.
gli insegnanti praticamente fanno un part time!

è una provocazione, vero?

no no ago...son serissima...proprio perchè sono un'insegnante e so che lavoro 18 ore a scuola, un pomeriggio a settimana, sabato libero e, una volta ogni 4 mesi, ho un paio di pomeriggi in più per prescrutini e scrutini
kafka...tua madre sicuramente all'epoca s'è impegnata moltissimo...ma per scelta

rananera ha scritto:no no ago...son serissima...proprio perchè sono un'insegnante e so che lavoro 18 ore a scuola, un pomeriggio a settimana, sabato libero e, una volta ogni 4 mesi, ho un paio di pomeriggi in più per prescrutini e scrutini
kafka...tua madre sicuramente all'epoca s'è impegnata moltissimo...ma per scelta

sei un caso eccezzzzzionale..
non hai turni in mensa, consigli di classe, udienze, progetti da portare avanti, compilazione di pagelle, compiti da correggere, giornate di scuola aperta, orientamento, e presto corsi di recupero per esami di riparazione..
riunioni varie utili ed inutili...

scuola media, nessun corso di recupero...e no, non sono un caso eccezionale...(quando ho avuto la mensa era comunque dentro le 18 ore di laovro di classe)
ho 9 classi ecco perchè ho un poemriggio a settimana impegnato nei consigli....ma molte colleghe di altre materie, con meno classi, hanno anche solo un martedì al mese occupato.
scuola aperta? bhe ok, l'anno scorso ho fatto un sabato mattina, 3 ore (orrrrore orrore), quest'anno no, in questa scuola non si fa la gironata di scuola aperta...
non sarò certo tra i più zelanti che si infilano in qualsiasi commissione e non sarò quindi nemmeno tra quelli con stipendi più alti grazie ad incarichi extra...ma ribadisco: fare, bene, il proprio lavoro, correzione compiti (a casa) compresi...e basta...non è mica sbagliato...è semplicemente una scelta di vita.

rananera ha scritto:no no ago...son serissima...proprio perchè sono un'insegnante e so che lavoro 18 ore a scuola, un pomeriggio a settimana, sabato libero e, una volta ogni 4 mesi, ho un paio di pomeriggi in più per prescrutini e scrutini
kafka...tua madre sicuramente all'epoca s'è impegnata moltissimo...ma per scelta

Mi permetto, forse perché sei un'insegnante di educazione artistica?

rananera ha scritto:scuola media, nessun corso di recupero...e no, non sono un caso eccezionale...(quando ho avuto la mensa era comunque dentro le 18 ore di laovro di classe)
ho 9 classi ecco perchè ho un poemriggio a settimana impegnato nei consigli....ma molte colleghe di altre materie, con meno classi, hanno anche solo un martedì al mese occupato.
scuola aperta? bhe ok, l'anno scorso ho fatto un sabato mattina, 3 ore (orrrrore orrore), quest'anno no, in questa scuola non si fa la gironata di scuola aperta...
non sarò certo tra i più zelanti che si infilano in qualsiasi commissione e non sarò quindi nemmeno tra quelli con stipendi più alti grazie ad incarichi extra...ma ribadisco: fare, bene, il proprio lavoro, correzione compiti (a casa) compresi...e basta...non è mica sbagliato...è semplicemente una scelta di vita.

quale stipendio extra?
intendi le sostituzioni?

fede probabile...ma non solo...forse perchè, appunto, non faccio di tutto per infilarmi in commissioni aggiuntive dove, diciamocelo, il più delle volte si parla di aria fritta (mi ci han costretto un anno...e m'è bastato).
ma nella mia stessa situazione sono anche altre materie: ed tecnica, musica, fisica, inglese-francese...e, a tratti, anche matematica.
insomma...la materia rognata per eccellenza è italiano
agostina..intendo le commissioni, le sottocommissioni, le funzioni strumentalioquelcaxxochesono...le sostituzioni, alla fine, sono il meno, qualche ora qua e là pagata a parte...le faccio anche io

ma tornando in tema...
ricordo benissimo i discorsi con un paio di colleghe neo mamme...si paragonavano ad amiche impiegate, commesse, insomma lavori diversi...o chiamiamoli "normali", i loro problemi di gestione dei piccini erano sicuramente moooooolti dippppiù

rananera ha scritto: ricordo benissimo i discorsi con un paio di colleghe neo mamme...si paragonavano ad amiche impiegate, commesse, insomma lavori diversi...o chiamiamoli "normali", i loro problemi di gestione dei piccini erano sicuramente moooooolti dippppiù

Perfettamente d'accordo su quest'ultima frase, anche perché a casa un(') insegnante lavora, ma il lavoro se lo può gestire, uscito/a da scuola non ha orari fissi da rispettare.
Assolutamente d'accordo anche con l'aria fritta della commissioni da cui cerco sempre di tenermi alla larga (per l'aria fritta mi bastano i Collegi docenti ).

Sul fatto che un(') insegnante lavori solo un pomeriggio a settimana sono un po' meno d'accordo: come dicevo lavora da casa in autonomia, ma ci sono lezioni e verifiche da preparare, verifiche e compiti da correggere, io poi - quando insegnavo inglese - mi portavo a casa anche tutti i quaderni e i libri dei miei 100 e passa alunni e li correggevo, molto utile ma un lavoro pesante come il piombo (in tutti i sensi, uscivo da scuola portando pile di libri e quaderni! )

Insomma, a casa non è che non si fa niente, anche se sono d'accordo che è un lavoro che ti lascia più tempo libero di molti altri (e infatti io non ho figli, ma faccio un secondo lavoro al pomeriggio )

e le insegnanti con figli quando sono a casa a corregger compiti...non han mica bisogno di pagare una babysitter per curare i loro pupetti