articolo che avrei dovuto leggere qualche anno fa, mi avrebbe aiutata nello sconforto che mi prendeva quando mi sentivo madre degenere...
sin dai tempi del nido mi affliggevo perchè non sapevo un sacco di cose sulle quali le altre mamme spettegolavano per ore; alla materna ho scoperto che le altre mamme conoscevano i nomi e di tutti i bambini e di tutti i genitori (alcune - GIURO - erano in grado di citare le esantematiche fatte dai bambini della classe); alle elementari la convinzione di essere degenere si è arricchita a seguito della mia sconfortante incapacità a ricordare i compleanni dei compagni o il regalo che aveva ricevuto un mio figlio alla festa da parte di tizio o di caio. Ovviamente mai fatto compiti con loro, mai saputo nulla delle strazianti e complesse tragedie che avvenivano in classe quando x rubava il panino a y e se ne parlave nei capannelli fuori scuola. Alle medie mi sono rassegnata al mio ruolo di madre degenere; ora - al liceo - ne ho fatto uno stile di vita.
Avendo cambiato compagni qualche mamma mi ha chiamata ad inizio anno per le solite faccenduole del tipo:
matirendicontochelaprofdimatehamessosoloseiaTUAfiglia? ma hanno smesso in fretta. Ora mi beo della mia ignoranza, continuo a confondere nomi e materie dei professori ai colloqui, e mi preoccupo solo se ci sono insufficienze serie. I miei figli non sembrano soffrire di turbe, mi sembrano sereni, e tutti i giorni il rituale è: "Tutto Ok a scuola? "Si" "E cosa avete fatto?" "NIENTE" (i miei figli vanno a scuola giusto per impiegare quelle 4/5 ore quotidiane, temo).
Ovviamente mia madre - come è noto - mi ritiene del tutto inadeguata ed ogni tanto mi rintuzza che dovrei seguire di più i ragazzi, che il bradipino non studia (inutile rispondere che è meglio così, visto che porta ottimi voti), ecc.ecc..
Son degenere e per fortuna posso esserne felice
