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Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 21/05/14 8:52
da simo19691
rosdev ha scritto:

Chissà se sarà meglio.... :roll:

F. oggi ha saputo di essere stato assegnato alla sua prima scelta. Si è già immatricolato (in realtà si tratta di una preimmatricolazione che dovrà perfezionare in seguito)
:D
:wink:

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 21/05/14 9:07
da rosdev
grazie ragazze! :D

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 21/05/14 11:29
da bradipa66
dammispazio ha scritto:
bradipa66 ha scritto:... na tristezza
la piccola mi ha detto che la sua prof di italiano (emerita imbecille ignorante) ha candidamento confessato di correggere i compiti su internet: mci stiamo ancora chiedendo cosa significhi

qui e' normale, devono farlo, per vedere se gli studenti hanno copiato interi paragrafi da internet
non e' che voleva dire quello?

lo fanno regolarmente tutti anche qui (riportando a volte accanto al due il link di wiki dal quale è stato copiato il testo), ma su un tema di italiano (non di letteratura, cioè) che caspito vuoi che controlli?? mah....

@ros, in bocca al lupooooooooooo per la nuova avventura

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 16:37
da bradipa66
l'altra sera in Gomorra c'era una ex compagna del figlio in I liceo, poi bocciata
commento dei figli

Bradipina (a testa bassa mentre cenava): forse sarebbe meglio farsi bocciare e darsi alla recitazione

Bradipino: recitava meglio in classe con i professori

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 16:57
da rosdev
bradipa66 ha scritto:l'altra sera in Gomorra c'era una ex compagna del figlio in I liceo, poi bocciata
commento dei figli

Bradipina (a testa bassa mentre cenava): forse sarebbe meglio farsi bocciare e darsi alla recitazione

Bradipino: recitava meglio in classe con i professori
neanche tanto bene se è stata bocciata :mrgreen:

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 17:00
da myfriend
rosdev ha scritto:
bradipa66 ha scritto:l'altra sera in Gomorra c'era una ex compagna del figlio in I liceo, poi bocciata
commento dei figli

Bradipina (a testa bassa mentre cenava): forse sarebbe meglio farsi bocciare e darsi alla recitazione

Bradipino: recitava meglio in classe con i professori
neanche tanto bene se è stata bocciata :mrgreen:
Pensato pure io :mrgreen:
Ma voi genitori come avete commentato? So' curiosa :D

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 17:16
da bradipa66
appunto, figuratevi in Gomorra....

myf, io PRIMA di figliare sostenevo (e le mie amiche me lo rinfacciano spesso) che avrei fatto dei miei figli cubiste e idraulici quindi astrattamente avrei dovuto tacere... ed è ciò che ho fatto
in ogni caso spesso ricordo loro che l'obbligo scolastcio termina con i 16 anni, e dopo possono anche andare a zappare se proprio ci tengono 8)

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 17:21
da myfriend
bradipa66 ha scritto: tacere... ed è ciò che ho fatto
Brava, fatto bene, tanto han capito da soli :wink:

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 05/06/14 17:27
da bradipa66
myfriend ha scritto:
bradipa66 ha scritto: tacere... ed è ciò che ho fatto
Brava, fatto bene, tanto han capito da soli :wink:

certo
domani mi annunceranno di aver deciso di darsi al mondo dello spettacolo :mrgreen:

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 13:23
da bradipa66
a Napoli c'è stata l'edizione 2014 della Repubblica delle idee
fra le cose interessantissima da fare, e che non ho potuto seguire, un incontro incluso nei "Dialoghi"sul tema: "Cosa significa amare un figlio” con Massimo Recalcati e Valeria Parrella, con la guida di Laura Pertici.


http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... -88412557/

Il nostro tempo é il tempo di Telemaco. I figli si devono mettere in moto per riportare la legge a Itaca. Il vero viaggio non è quello dei padri. Il ruolo dei genitori è solo dare fiducia”. Un mondo di figli che non devono essere “viti storte da raddrizzare”, ma uomini e donne fatti di “debolezze e stramberie in cui credere”.

Incanta Napoli lo psicanalista Massimo Recalcati, che parla di “genitorialità”, di “presenza”, di “dono della parola” e di “coraggio dell’abbandono”.

Nell’ultimo dei Dialoghi di Repubblica delle Idee si discute su "Cosa significa amare un figlio” con Massimo Recalcati e Valeria Parrella, con la guida di Laura Pertici.

Apre l’incontro la scrittrice napoletana, Valeria Parella: “Un figlio si ama senza accorgersene”. Per la Parrella si ama un figlio nell’ “assenza” e nella “distrazione” e legge alcuni brani di “Spazio bianco” e “Tempo di imparare”.

Poi la parola passa a Recalcati. Nel cortile di Palazzo Reale, nonostante l’ora pomeridiana e il caldo, è tutto esaurito. In tanti seguono l’incontro in piedi, poggiati al colonnato.

“Coloro che pensano di amare un figlio non sono nella migliore posizione. I peggiori genitori sono quelli che ritengono di essere bravi genitori. La psicanalisi, non a caso, nutre molti dubbi sugli educatori di professione. Insomma, diciamola in un altro modo, più diretto: i migliori sono quelli che hanno percezione dell’impossibilità di essere genitori». Recalcati conquista subito l’attenzione e la fiducia del pubblico.

“La vita di un genitore si può scandire in due tempi — continua lo psicanalista — C’è il tempo della presenza e dell’assenza. Quando un bambino nasce c’è il grido, un grido a cui il genitore deve rispondere con l’offerta della presenza illimitata. Quando si assiste alla nascita di un figlio non si assiste solo a una vita che viene al mondo, ma al mondo che nasce una seconda volta. Quel grido é una domanda d’amore. Il bambino vuole sapere che è venuto al mondo è perché è stato voluto».

A questo grido Recalcati risponde con l’assunzione di responsabilità illimitata dei genitori. (“Attenzione i bambini reali sono sempre diversi dai bambini ideali che una mamma si attende”), con l’offerta della presenza, che non è solo “offerta di sé, di un dono, del nutrimento e dell’accudimento, ma che deve essere dono della parola che diventa lievito. Ai bambini bisogna parlare”. E Recalcati racconta l’aneddoto della nipotina di Sigmund Freud che quando va a letto dice alla mamma: “Mamma spegni pure la luce, ma rimani qui e parlami”.

Se l’infanzia è marcata dalla presenza dei genitori che diventano parafulmini delle angosce dei bambini, l’adolescenza è il tempo dell’assenza e Recalcati cita il libro di Michele Serra “Gli sdraiati”.

“I figli possono trovare il loro cammino quando la nostra mano ha la fede sufficiente per perderli”. La platea non trattiene l’applauso. E Recalcati conclude: “Attenzione nessuno ha verità. Non ci sono esperti, ma amare significa donare a lui il nostro ritrarsi è il sacrificio della proprietà. Il dono più grande che possiamo fare ai nostri figli non è dargli tutte le risposte, non è spiegargli il senso della vita, ma dimostrargli, con il nostro esempio quotidiano - e non attraverso la retorica - che la vita ha senso... e mostrare loro tutta la nostra fragilità ».

Recalcati, che non vuole dare insegnamenti chiude però con un consiglio e la citazione di una canzone: “Il dono più grande della genitorialità è non ricondurre vita del figlio a uno standard di normalità. Il dono più grande della genitorialita è amare le storture, le bizzarrie. Non raddrizziamo le viti storte, scommettiamo tutto invece sulle diversità. Io genitorevoglio che tu sia quello che desideri. E chi lo ha spiegato meglio forse è giovanotti con la sua canzone ‘Io mi fido di te’”.

http://www.youtube.com/watch?v=LvG12qnnY_g

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 13:34
da 13 febbraio
bradipa66 ha scritto:a Napoli c'è stata l'edizione 2014 della Repubblica delle idee
fra le cose interessantissima da fare, e che non ho potuto seguire, un incontro incluso nei "Dialoghi"sul tema: "Cosa significa amare un figlio” con Massimo Recalcati e Valeria Parrella, con la guida di Laura Pertici.


http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... -88412557/

Il nostro tempo é il tempo di Telemaco. I figli si devono mettere in moto per riportare la legge a Itaca. Il vero viaggio non è quello dei padri. Il ruolo dei genitori è solo dare fiducia”. Un mondo di figli che non devono essere “viti storte da raddrizzare”, ma uomini e donne fatti di “debolezze e stramberie in cui credere”.

Incanta Napoli lo psicanalista Massimo Recalcati, che parla di “genitorialità”, di “presenza”, di “dono della parola” e di “coraggio dell’abbandono”.

Nell’ultimo dei Dialoghi di Repubblica delle Idee si discute su "Cosa significa amare un figlio” con Massimo Recalcati e Valeria Parrella, con la guida di Laura Pertici.

Apre l’incontro la scrittrice napoletana, Valeria Parella: “Un figlio si ama senza accorgersene”. Per la Parrella si ama un figlio nell’ “assenza” e nella “distrazione” e legge alcuni brani di “Spazio bianco” e “Tempo di imparare”.

Poi la parola passa a Recalcati. Nel cortile di Palazzo Reale, nonostante l’ora pomeridiana e il caldo, è tutto esaurito. In tanti seguono l’incontro in piedi, poggiati al colonnato.

“Coloro che pensano di amare un figlio non sono nella migliore posizione. I peggiori genitori sono quelli che ritengono di essere bravi genitori. La psicanalisi, non a caso, nutre molti dubbi sugli educatori di professione. Insomma, diciamola in un altro modo, più diretto: i migliori sono quelli che hanno percezione dell’impossibilità di essere genitori». Recalcati conquista subito l’attenzione e la fiducia del pubblico.

“La vita di un genitore si può scandire in due tempi — continua lo psicanalista — C’è il tempo della presenza e dell’assenza. Quando un bambino nasce c’è il grido, un grido a cui il genitore deve rispondere con l’offerta della presenza illimitata. Quando si assiste alla nascita di un figlio non si assiste solo a una vita che viene al mondo, ma al mondo che nasce una seconda volta. Quel grido é una domanda d’amore. Il bambino vuole sapere che è venuto al mondo è perché è stato voluto».

A questo grido Recalcati risponde con l’assunzione di responsabilità illimitata dei genitori. (“Attenzione i bambini reali sono sempre diversi dai bambini ideali che una mamma si attende”), con l’offerta della presenza, che non è solo “offerta di sé, di un dono, del nutrimento e dell’accudimento, ma che deve essere dono della parola che diventa lievito. Ai bambini bisogna parlare”. E Recalcati racconta l’aneddoto della nipotina di Sigmund Freud che quando va a letto dice alla mamma: “Mamma spegni pure la luce, ma rimani qui e parlami”.

Se l’infanzia è marcata dalla presenza dei genitori che diventano parafulmini delle angosce dei bambini, l’adolescenza è il tempo dell’assenza e Recalcati cita il libro di Michele Serra “Gli sdraiati”.

“I figli possono trovare il loro cammino quando la nostra mano ha la fede sufficiente per perderli”. La platea non trattiene l’applauso. E Recalcati conclude: “Attenzione nessuno ha verità. Non ci sono esperti, ma amare significa donare a lui il nostro ritrarsi è il sacrificio della proprietà. Il dono più grande che possiamo fare ai nostri figli non è dargli tutte le risposte, non è spiegargli il senso della vita, ma dimostrargli, con il nostro esempio quotidiano - e non attraverso la retorica - che la vita ha senso... e mostrare loro tutta la nostra fragilità ».

Recalcati, che non vuole dare insegnamenti chiude però con un consiglio e la citazione di una canzone: “Il dono più grande della genitorialità è non ricondurre vita del figlio a uno standard di normalità. Il dono più grande della genitorialita è amare le storture, le bizzarrie. Non raddrizziamo le viti storte, scommettiamo tutto invece sulle diversità. Io genitorevoglio che tu sia quello che desideri. E chi lo ha spiegato meglio forse è giovanotti con la sua canzone ‘Io mi fido di te’”.

http://www.youtube.com/watch?v=LvG12qnnY_g

mi hai ricordato che volevo segnalarti un libro che sto leggendo.
"Scena padre". sono racconti di vari autori (fra cui De Silva) sul diventare padre.

http://www.einaudi.it/libri/libro/sandr ... 8880621776

coincidenza, di Recalcati sto leggendo "Non e' piu' come prima".

devo fare scorte per il mare in biblio.

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 13:40
da Mouse44
primo giorno all'oratorio estivo, prima esperienza "da grandi", che ci sono dei ragazzi adolescenti che fanno animazione ma non è che sono sorvegliati costantemente.
Speriamo che torni a casa intero! 8)

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 13:48
da bradipa66
13 febbraio ha scritto:

mi hai ricordato che volevo segnalarti un libro che sto leggendo.
"Scena padre". sono racconti di vari autori (fra cui De Silva) sul diventare padre.

http://www.einaudi.it/libri/libro/sandr ... 8880621776

coincidenza, di Recalcati sto leggendo "Non e' piu' come prima".

devo fare scorte per il mare in biblio.
grazie, mi sembra davvero bello!!!
e come non quotare:

«Io, trepidante, gli chiedo: - Ma com'è? com'è, avere un figlio? Lui si avvicina alla scrivania, con un braccio teso spazza via tutto. - Cosí, - dice. - È cosí. Non resta niente. Niente di prima, intendo. È un disastro, il piú splendido disastro che ti possa accadere».


lo metto nella lista delle letture estive di certo! c'è anche Ascanio Celestini (che adoro e scoprirò con piacere da questo punto di vista "paterno")
Mouse44 ha scritto:primo giorno all'oratorio estivo, prima esperienza "da grandi", che ci sono dei ragazzi adolescenti che fanno animazione ma non è che sono sorvegliati costantemente.
Speriamo che torni a casa intero! 8)
ma si che torna intero.... ed anche più scafato, purtroppo :mrgreen:

quanti anni sono che siamo usciti dal vortice dei campi estivi!!!!

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 14:19
da dammispazio
Bradi stai ancora cercando conferme ? 8)

Re: FIGLI ADOLESCENTI

Inviato: 09/06/14 14:23
da bradipa66
dammispazio ha scritto:Bradi stai ancora cercando conferme ? 8)
relativamente agli anni che passano, da cui la vecchiaia incombente??? :cry:

coma va dammuzza?