Lightblue ha scritto:Che capiscano e siano furbi non lo metto in dubbio piuttosto mi chiedevo quando iniziano a ripetere quello che gli viene detto o viene fatto, ad essere in grado di svolgere una determinata azione.
Parlo di piccole cose da neonato ma siccome qui mi paraculano sempre devo specificare!

boh dipende....
G ha imparato presto a tirare fuori la lingua (per imitazione

), a dare il 5 verso l'anno. Però ad "obbedire"

seeee dopo l'anno sicuramente più ricettiva ai comandi semplici tipo portami la ciabatta, prendi l'orsetto. dopoi 18 (più verso i 2) anche qualche comando più articolato tipo prendil'orsetto e vai in cucina.
Mentre per le frasi di divieto, prima dell'anno capiva (e dobbediva abbastanza) a comandi tipo "Non toccare, Ferma!" mentre per quelle più complesse (es non attraversare) ho adottato il sistema del comando propositivo perchè più semplice di quello negativo da eseguire per i bambini (rimani vicino a me).
E questo vale per tutte quelle azioni che non deve fare, es "non tirare la coda al gatto" diventa "lascia stare la coda del gatto", "non scrivere sul pavimento" diventa "coloriamo solo su questo grande foglio!!"
Non so se ho risposto al tuo quesito.
Io però sono sempre stata contraria al bimbo pupazzo, quindi non ho mai detto "di ciao (o fai ciao ciao con la manina)" o "manda un bacio". credo di più nell'azione per imitazione (ovvero noi salutiamo, lei saluta ecc) così come per il grazie e il perfavore....