Re: Che fusto!!! tecnicismi e consigli
Inviato: 01/06/14 20:52
Nelle scocche più a rischio (sottolavello e frigo) come diceva l'amico Peppe già si montano fondi di alluminio o plastica abbastanza atti ad isolare da possibili incidenti. Le lavastoviglie inoltre montano contro lo sbuffo di vapore un lamierino di alluminio da mettere sotto il top (che peraltro è già strutturalmente atto a gestire vapore ed acqua di caduta almeno per quanto concerne il bordo frontale). Inoltre già da diversi anni pressochè tutti i cucinieri "industriali" richiedono che le scocche siano bordate a collanti poliuretanici che, rispetto ai collanti termofusibili di 15 anni fa non si staccano con il calore ed hanno una tenacia all'acqua indubbiamente maggiore. Ci sono già quindi in atto accorgimenti... ogni altro accorgimento è solitamente superfluo ma nulla vieta di attuarlo. C'è però da considerare che il tirare una riga di silicone sulla base ad esempio per sigillare una spinatura è da un lato se vogliamo una miglioria ma dall'altro esteticamente molte signore avrebbero da ridire inoltre probabilmente la protezione non sarebbe comunque totale in quanto il bordo di battuta porta o lo schienale posteriore rimarrebbero aggredibili. Inoltre talvolta quello che salta sono le porte che nello spigolo prendono vapore (ne è un esempio tipico le ante in polimerico che forse sono le più deboli in tal senso) e li c'è ben poco da fare.
Quanto al peso del top ed all'uso del multistrato Nobilia, primo produttore tedesco e probabilmente europeo di cucine, ci insegna che anche una banale scocca da 16mm (standard italiano 18-19) è strutturalmente sufficiente: non è tanto lo spessore della scocca a mantenere il mobile quanto piuttosto la "progettazione" ed in tal senso per esempio già solo fissando lo schienale si ottiene un mobile n volte più stabile e robusto (normalmente non viene fissato per permettere anche degli aggiustamenti in posa).
Il multistrato è sicuramente più robusto come pannello e resiste meglio anche alle infiltrazioni d'acqua ma non è da solo sufficiente: diremo che in caso di allagamento il risultato di tenuta è migliore ma comunque insufficente. inoltre ha dei deficit intollerabili dal punto di vista estetico: purtroppo spesso i fogli di "tranciato" usati per la composizione del multistrato hanno delle zone vuote o dei nodi e questo comporta che in fase di placcaggio/nobilitazione talvolta escano lacune (buchi) che dal punto di vista estetico non sono tollerabili e nei casi più gravi queste lacune comportano anche un insufficiente incollaggio della foglia di nobilitazione (che comunque deve essere più spessa)... quindi il rischio imho non vale la candela: certo se compri una cucina da 20mila euro, magari euro più euro meno un pensiero lo si può anche fare ma non è un discorso "industriale" accettabile.... della serie se prendi una Zonta magari un pomello in fibra di carbonio lo puoi anche mettere ma se prendi una VW tutto sommato il pomello del cambio il plastica cambia lo stesso.
Quanto a Minou: raramente incontro persone così ...
... per fortuna... comunque non è il caso di proseguire oltre.
Quanto al peso del top ed all'uso del multistrato Nobilia, primo produttore tedesco e probabilmente europeo di cucine, ci insegna che anche una banale scocca da 16mm (standard italiano 18-19) è strutturalmente sufficiente: non è tanto lo spessore della scocca a mantenere il mobile quanto piuttosto la "progettazione" ed in tal senso per esempio già solo fissando lo schienale si ottiene un mobile n volte più stabile e robusto (normalmente non viene fissato per permettere anche degli aggiustamenti in posa).
Il multistrato è sicuramente più robusto come pannello e resiste meglio anche alle infiltrazioni d'acqua ma non è da solo sufficiente: diremo che in caso di allagamento il risultato di tenuta è migliore ma comunque insufficente. inoltre ha dei deficit intollerabili dal punto di vista estetico: purtroppo spesso i fogli di "tranciato" usati per la composizione del multistrato hanno delle zone vuote o dei nodi e questo comporta che in fase di placcaggio/nobilitazione talvolta escano lacune (buchi) che dal punto di vista estetico non sono tollerabili e nei casi più gravi queste lacune comportano anche un insufficiente incollaggio della foglia di nobilitazione (che comunque deve essere più spessa)... quindi il rischio imho non vale la candela: certo se compri una cucina da 20mila euro, magari euro più euro meno un pensiero lo si può anche fare ma non è un discorso "industriale" accettabile.... della serie se prendi una Zonta magari un pomello in fibra di carbonio lo puoi anche mettere ma se prendi una VW tutto sommato il pomello del cambio il plastica cambia lo stesso.
Quanto a Minou: raramente incontro persone così ...

blondgnek65 ha scritto:Buonasera mi intrometto perché la cosa é a parer mio molto interessante , mi sembra di capire che alla fine più che il materiale della scocca sia importante la qualità della bordatura e la presenza di barriere aggiuntive antivapore mi chiedevo quindi se magari fosse una buona cosa magari intervenire durante il montaggio delle basi più esposte provvedere a sigillare spine incastri e interstizi con colla o mastice poliuretanica e magari coprire tutto l interno con resine e collanti appositi e magari aver cura di rilasciare l interno della base forno e lavastoviglie con una lamina inox o alluminio aggiuntiva o magari dare una bella mano di resina epossidica stessa cosa si potrebbe fare per la base lavello.
per ultimo torno al quesito iniziale ha senso visto l esiguo costo aggiuntivo di certi marchi di cucine , ordinare strutture in multistrato soprattutto considerando di adottare top in pietre quarzo con un discreto aggravio di peso che la struttura si troverà a sopportare ?
A mio avviso per la mia limitata esperienza di lavorazioni su multistrato e agglomerati di legno vari il multistrato garantisce sicuramente una maggiore tenuta delle viti e degli incastri , è solo una mia idea ?
Saluti Nicola