Re: Sala e Cucina in 21 mq
Inviato: 14/10/14 10:03
e manco ci sta per giunta!


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Abbi pietà di me, ora che aggiungerò altra disperazione.. hai considerato l'assorbimento di potenza?ok come no detto...allora sono disperata
.
Aaaaaaiuuutooo!!Federal Republic ha scritto:La sezione dei fili è parte integrante del discorso. Cerco di spiegarmi con parole semplici.
In sostanza, le norme stabiliscono dei criteri per dimensionare l'impianto elettrico
in funzione degli apparecchi utilizzatori fissi (di cui si conoscono i dati nominali di assorbimento), dei punti presa e dei punti luce.
Si tiene conto della contemporaneità (non tutti i carichi funzioneranno contemporaneamente) e di altri fattori.
Il piano cottura da incasso è un apparecchio utilizzatore fisso, quel modello ha una potenza nominale di 7,4 kW , è immediato intuire che l'impianto dovrà essere dimensionato per una potenza superiore a 7,4 kW (di quanto superiore, dipende da tutto il resto), altrimenti l'impianto non garantirebbe la possibilità di far funzionare il singolo apparecchio alla potenza nominale.
Rientriamo nell'obbligo di progetto, essendo al di sopra dei 6 kW di potenza, da non confondere con la dichiarazione di conformità che l'installatore abilitato deve rilasciare in ogni caso (a prescindere dalla potenza).
L'aspetto della potenza contrattualmente impegnata può essere considerato quasi a parte, puoi avere un impianto dimensionato per 10 kW o più e impegnare una potenza inferiore a quella di progetto, valutando le conseguenze a cui potresti andare incontro (qui è utile il limitatore di potenza). La conformità dell'impianto è comunque garantita dal corretto dimensionamento, la legge l'hai rispettata (obbligo di progetto, dichiarazione di conformità alla regola d'arte), la garanzia dell'apparecchio è preservata se è stato installato correttamente![]()
Per darti un'idea dell'ordine di grandezza delle sezioni, in caso di fornitura monofase avremo un minimo di 10 mm^2 per la derivazione del piano cottura. Può sembrare strano che il piano cottura abbia un cavo di alimentazione di sezione molto inferiore a quella prevista sull'impianto, questo è dovuto a diverse ragioni che non cito per non complicarti le idee.
Ultima considerazione: le norme CEI, di per sè, sono di applicazione facoltativa.. la legge richiede la conformità alla regola d'arte e la riconosce automaticamente se le norme vengono rispettate (legge n° 186/1968), quindi si opta per il pieno rispetto delle norme, fare diversamente sarebbe da pazzi!
.Federal Republic ha scritto:La sezione dei fili è parte integrante del discorso. Cerco di spiegarmi con parole semplici.
In sostanza, le norme stabiliscono dei criteri per dimensionare l'impianto elettrico
in funzione degli apparecchi utilizzatori fissi (di cui si conoscono i dati nominali di assorbimento), dei punti presa e dei punti luce.
Si tiene conto della contemporaneità (non tutti i carichi funzioneranno contemporaneamente) e di altri fattori.
Il piano cottura da incasso è un apparecchio utilizzatore fisso, quel modello ha una potenza nominale di 7,4 kW , è immediato intuire che l'impianto dovrà essere dimensionato per una potenza superiore a 7,4 kW (di quanto superiore, dipende da tutto il resto), altrimenti l'impianto non garantirebbe la possibilità di far funzionare il singolo apparecchio alla potenza nominale.
Rientriamo nell'obbligo di progetto, essendo al di sopra dei 6 kW di potenza, da non confondere con la dichiarazione di conformità che l'installatore abilitato deve rilasciare in ogni caso (a prescindere dalla potenza).
L'aspetto della potenza contrattualmente impegnata può essere considerato quasi a parte, puoi avere un impianto dimensionato per 10 kW o più e impegnare una potenza inferiore a quella di progetto, valutando le conseguenze a cui potresti andare incontro (qui è utile il limitatore di potenza). La conformità dell'impianto è comunque garantita dal corretto dimensionamento, la legge l'hai rispettata (obbligo di progetto, dichiarazione di conformità alla regola d'arte), la garanzia dell'apparecchio è preservata se è stato installato correttamente![]()
Per darti un'idea dell'ordine di grandezza delle sezioni, in caso di fornitura monofase avremo un minimo di 10 mm^2 per la derivazione del piano cottura. Può sembrare strano che il piano cottura abbia un cavo di alimentazione di sezione molto inferiore a quella prevista sull'impianto, questo è dovuto a diverse ragioni che non cito per non complicarti le idee.
Ultima considerazione: le norme CEI, di per sè, sono di applicazione facoltativa.. la legge richiede la conformità alla regola d'arte e la riconosce automaticamente se le norme vengono rispettate (legge n° 186/1968), quindi si opta per il pieno rispetto delle norme, fare diversamente sarebbe da pazzi!
Secondo me tutti questi elementi fissi - soprattutto il muretto da 160 - ti vincolano troppo quando devi aprire il tavolo per le cene con tanti ospiti.BirBa23 ha scritto:Grazie Bay, sei stata gentilissima..allora la penultima disposizione non mi convince per il forno inserito dall'altra parte, e non sotto il pc, l'ultima invece mi sembra troppo soffocante..il frigo messo lì toglie luce, secondo me..o sbaglio?
Secondo te è accettabile invece una composizione di questo tipo: (parete da 350cm) spalletta, frigo libera installazione, colonna forno, base da 80, base da 60 con lavello monovasca, lavastoviglie da 60; pare da 150cm con profondità ridotta, 1base da 120 profondità 38-40cm(non sò se esistono) su cui inserire un pc a induzione in linea, base angolare profonda 60 e lunga 100-105cm, base da 60..in modo da formare una L, il tutto racchiuso da una spalletta larga 30cm sul muro da 150cm, e un muretto da 160cm per la base angolo e la base da 60..spero di essere stata chiara..cosa dici può funzionare?
Essere in regola ha un costo, purtroppo.Scusa Federal ma sulla base di quanto da te appena detto nessuno in Italia dovrebbe allora mettere un pc a induzione..pensa quest'appartamento è recentissimo, mai stato abitato e quindi fili mai ancora utilizzati..e quelli invece che decidono di rinnovare la cucina di 20anni e sostituiscono il pc a gas con quello a induzione?che gli prende fuoco tutto??!..si credo che qualcosa vada rivista, grossezza fili, potenziamento impianto, ma non di certo rivoluzionare tutto l'impianto.
Quoto... dopo le spese, poi si troverebbe bene nel passare all'induzione??Deve spendere un bel po' di soldini: piano cottura, adeguamento impianto, progetto, conformità, burocrazia varia, modifica contratto enel e naturalmente consumi.
Meglio il gas, a questo punto.
Non so se l'ho capita... no tranquillo, non aggiungerò anche l'induzioneVedi, i produttori potrebbero offrire versioni depotenziate nell'assorbimento nominale (con modifica del limitatore e aggiunta di fusibili incorporati), per venire incontro alle esigenze di buona parte dei consumatori italiani.. non lo fanno perchè vogliono massimizzare il profitto, vendendo un'unica versione in tutto il mercato europeo. Propongono il limitatore come soluzione di tutti i problemi.. in realtà non lo è, la potenza nominale è la stessa, quindi l'impianto và dimensionato sempre e comunque per quel valore!
Si parte dalla condizione per cui il consumatore, pur avendo un piano cottura con 4 o più zone, si accontenta di non poterle utilizzare contemporaneamente alla potenza massima.Non so se l'ho capita... no tranquillo, non aggiungerò anche l'induzione
quindi l'impianto si progetta per i kw che sono scritti sul pc a induzione, se ne fabbricassero modelli con meno kw non ci sarebbe bisogno di opere extra sull'impianto, quindi lei potrebbe collegarlo all'impianto da 4,5 kw.
Però, potenza limitata vuol dire che blocca il funzionamento di tutti i fornelli insieme?? Quindi va bene finchè non si accendono tutte le zone, o no!?