E' interessante vedere come subito diventino solerti i "signori" della Stylwood, soprattutto mi sembra che in questo forum ne faccia le veci la sig.ra Tidon.
La sprezzante, nei toni e nei contenuti, sig.ra Tidon potrebbe smetterla di scrivere su questo forum e rispondere invece a quel telefono a cui tutti noi avremmo dovuto comunicarle il nostro dispiacere e disappunto per la sua traballante situazione economica.
Purtroppo, però, quando ci ha portato nel suo ex magazzino chiudendoci dentro assieme al soggetto col quale sembrava al quanto in confidenza, a dispetto di quello che ha dichiarato il signore apparso a fare le veci della nuova attività, o se vogliamo chiamarla, nuova "scatola cinese", ha elergito allora e continua a farlo adesso minacce.
Sarebbe così gentile di lasciare la difensiva e spiegare a noi divi le cose che forse dalle nostre alte posizioni di star non riusciamo a capire?? Resta aperta una questione: lei e i suoi compagni di disavventura, così come dichiarato dal legale che si è presentato letteralmente ai 90 km/h all'interno del parcheggio della nuova scatola cinese, non ha fatto altro che raccontarci quanto il sig. Paolo e i suoi soci si sentissero umiliati al punto tale da non avere la forza morale di alzare lo sguardo e dire "scusate, siamo in un momento di difficoltà, portiate pazienza e vedrete che risolveremo le questioni", no, mai!
Ora addirittura fa capire che qualcosa non va neanche dalla parte dei fornitori: loro non procedono nei confronti dell'annacquante bagnarola dell'azienda Stylwood perchè temono che possa venire fuori qualcosa che li riguardi (fatture non emesse o altro). Nuovamente ci troviamo di fronte ad un caso di sfortuna, e di cattivi che sembrano proprio tutti avercela con la ex Stylwood, e sembra che tutti non abbiano altro da fare nella propria giornata quotidiana che trovare il modo di perseguitare e far andare storte le cose a questi piccoli e onesti imprenditori di Rovigo.
Sig.ra Tidon o, più generalmente, sig.ri Stylwood che scrivete sul forum cercare di far tacere tutti i casi inizia a rivelarsi impresa un po' difficile: noi divi ci siamo conosciuti proprio su questo forum, e avendo personalmente constatato la potenza comunicativa di Striscia, immagino che sarete già stati surclassati di chiamate di persone, i cui contratti sono stati conclusi da marzo 2006 a ieri, e che ancora ignari e fiduciosi attendevano buone nuove da voi. Peccato, vi abbiamo rotto il giochino.
Come scrive lei, educatissima signora, di cose e fatti ne verranno fuori: ma perchè allora attendere così tanto, quale folgorante illuminazione deve giungere nei vostri capi, per poter dire quello che sapete e/o quello che immaginate??
I pertugi legali nei quali vi muovete/muovevate con tanta agilità sembrano farsi sempre più stretti al punto tale che con le vostre stazze non riuscite più ad uscirne?
Altra questione: l'avvocato che così solertemente si è precitato, cito, "a far un superlavoro", non mi/ci sembra che abbia, nell'arco di ben 6 mesi, usato la stessa diligenza del buon padre di famiglia (per usare un qualche termine a lui famigliare) nel rispondere alle raccomandate, presentarsi alle convocazioni che vi sono state recapitate presso la sede legale delle scatole cinesi (constatabile con un atto pubblico, quale una visura camerale, che è sempre la stessa, perciò non credo che sia una sovrapposizione di scartoffie e cartoni dovuti ad un trasloco e per cui possono essere andate perse!).
Credo per ora di aver esposto in minima parte come si sia comportata lei nei nostri confronti egregia/i signora/i.
Veniamo a noi: è vero che ci è stato offerto di ricevere un pagamento, ma sa mi/ci risulta difficile dover passare dalla parte del torto quando si è venuti in un pubblico esercizio, si è sottoscritto un contratto (peraltro con clausole non solo annullabili, ma proprie nulle in quanto contrarie alla legge italiana), aver pagato con moneta buona e subito disponibile un acconto ed esserci impegnati in un finanziamento e ricervene in cambio minaccie, insulti, prese in giro, tempo perso, permessi lavorativi andati a vuoti, trasferte per venire a sanare una situazione che poteva essere per noi sanabile e che invece per voi è risultata sempre insanabile in quanto c'era già la consapevolezza che a nessuna delle promesse fatte si poteva dare seguito. Secondo il suo ragionamento noi avremmo dovuto accettare la misera cifra che ci voleva consegnare in due trance a distanza di XX tempo in quanto non c'è l'ha comunicato e dirle anche grazie? Credo che si debba solo vergognare per quello che scrive e che continua a brandire come una spada per difendere una reputazione che oramai, agli occhi di molti, è già marcita. Ci ha miseramente anche chiesto e detto "risolviamo la questione perchè tutti hanno diritto ad una seconda possibilità.": è vero, verissimo, ed infatti, proprio in virtù della nostra buona volontà tutti abbiamo taciuto nella speranza che dimostrasse con un po' di fatti quello che a voce, probabilmente ad ognuno di noi divi, nel suo ex magazzino ci ha portati e ha dichiarato.....ma le fiabe hanno un fondo di verità e se l'analogia della realta non sembrasse così bizzarra (ma haimè e hainoi lo è) vorrei ricordarle la favola di pinocchio in cui i personaggi del gatto e della volpe continuavano perdere il pelo (i nostri soldi e quelli di fornitori e finanziatori) ma non il vizio (l'estrosa vena commerciale).