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Lalli, guarda dovrebbe darmi fastidio questo stereotipo? Forse si? forse no?! perchè ancora questa idea è molta radicata nella mente di molte persone del sud, almeno il sud che conosco io, il sud in cui sono cresciuta e in cui ho deciso di non vivere lasciando 1/2 del mio cuore perché molto lontano dalla mia idea del vivere la vita (te pensa che quasi quasi mi sò stufata dell'italia intera)..adesso non voglio aprire un dibattito su questo..per favore, anche perchè il fine del post non è questo! Ma capisco, o almeno spero che sia così se nò: mi faccio un cazziatone da sola , cosa vuole intendere fiore.
Ah sottolineo che anche se molta gente ancora ha certe idea in testa, altra la pensa diversamente..per fortuna e li ringrazio per questo!(i miei ad esempio..unica figlia femmina di 5 figli abbandona il nido all'età di 18 anni per andare a studiare fuori sede).
P.s. al termine terroncella io non mi offendo..sai perchè? Tiro dal canto dell'africa .

BirBa23 ha scritto:Lalli, guarda dovrebbe darmi fastidio questo stereotipo? Forse si? forse no?! perchè ancora questa idea è molta radicata nella mente di molte persone del sud, almeno il sud che conosco io, il sud in cui sono cresciuta e in cui ho deciso di non vivere lasciando 1/2 del mio cuore perché molto lontano dalla mia idea del vivere la vita (te pensa che quasi quasi mi sò stufata dell'italia intera)..adesso non voglio aprire un dibattito su questo..per favore, anche perchè il fine del post non è questo! Ma capisco, o almeno spero che sia così se nò: mi faccio un cazziatone da sola , cosa vuole intendere fiore.
Ah sottolineo che anche se molta gente ancora ha certe idea in testa, altra la pensa diversamente..per fortuna e li ringrazio per questo!(i miei ad esempio..unica figlia femmina di 5 figli abbandona il nido all'età di 18 anni per andare a studiare fuori sede).
P.s. al termine terroncella io non mi offendo..sai perchè? Tiro dal canto dell'africa .

E poi perché sprecare fiato dietro la gente che usa il termine terronia, terroni, etc. mica è colpa loro se il loro cervello più di lì non arriva .

Se "si è sempre fatto così", mica vuol dire che si è fatto bene.
E nemmeno che non si possa mai più cambiare idea/usanza.
Si cambia se si vede un vantaggio, per vederlo devi...alzarti dal divano.
Poi potrai anche ritornarci (sul metaforico divano ), ma con una consapevolezza ben diversa, non semplicemente perché non hai altre alternative.

Di fondo però c'è l'idea maschilista che i figli sono solo della donna (alla quale soltanto si chiedono rinunce) e che la donna più di lavoretti sottopagati e noiosi non possa fare, per cui appena si sposa con il libero professionista/danaroso è ben felice di fare soltanto la mamma/casalinga, sperando che al marito non capiti mai nulla, aggiungo io

Vabbè, ci sarebbe da dire molto di più, comunque discorso già affrontato altre volte, stupisce solo in questo caso la qualificazione di "ragazza con la testa a posto e che crede nel matrimonio" se rinuncia al lavoro, detto da una 24enne

Myf mi hai letto nel pensiero
Se certe affermazioni sono coerenti con il vissuto di persone nate più di sei/sette lustri fa, non possono non stupirmi quando vengono da ventenni.
Glisso sul terroncella e mi tengo la mia testa poco a posto con le scelte sbagliate (quotone carpiato a lalli).
Magari poi fiorellina argomenterà meglio le sue opinioni che - leggi bene birba - non sono affatto riferite al suo caso o ad esigenze puntuali ma alla generalità delle donne. O meglio delle ragazze con la testa a posto.

myfriend ha scritto:Se "si è sempre fatto così", mica vuol dire che si è fatto bene.
E nemmeno che non si possa mai più cambiare idea/usanza.

Di fondo però c'è l'idea maschilista che i figli sono solo della donna (alla quale soltanto si chiedono rinunce) e che la donna più di lavoretti sottopagati e noiosi non possa fare, per cui appena si sposa con il libero professionista/danaroso è ben felice di fare soltanto la mamma/casalinga, sperando che al marito non capiti mai nulla, aggiungo io

La vedo proprio come te Myfriend..e questa è la cosa che mi fa maggiormente arrabbiare ..va bhè non mi addentro anche su questo aspetto (l'idea maschilista) altrimenti .

Federal Republic ha scritto:è doveroso impiegare migliori disponibilità per obiettivi moralmente utili, ad esempio nel consentire alla propria moglie di rinunciare al lavoro in favore della famiglia .

fiorellina ha scritto: Una ragazza con la testa a posto, se crede veramente nel matrimonio sceglierebbe, potendo, la vita da casalinga... mica è bello far crescere i figli alla baby sitter...

Fiorellina confessa: sei l'alter ego di federal

Ah mi sa che pure io devo accendere il fuoco

Ros vai a cucinare invece di cianciare qui che torna il tuo uomo e ti prende con la clava ... Diciamo che come sussurra kia, fed e fiorellina condividono ideali forti

io mi sarei anche rotta le cosiddette che "una donna non deve avere una carriera, deve per forza crescere i figli perché sono tutta la tua vita e non deve esserci nient'altro di più bello al mondo ecc."
Come mi fa incaxxare a dei livelli mostruosi il concetto che se una donna lavora dalla mattina alla sera, va all'estero, è una zoxxola che trascura i figli, mentre se lo fa l'uomo "poverino lavora tanto"
E piantiamola!!!

La vedo proprio come te Myfriend..e questa è la cosa che mi fa maggiormente arrabbiare ..va bhè non mi addentro anche su questo aspetto (l'idea maschilista) altrimenti .

Per me puoi addentrarti tranquillamente, non sono maschilista, anche se queste ragazze vogliono vedermi così . Del resto, se affermano che io e Fiorellina siamo in condivisione di ideali, confondono un estintore con una bombola di acetilene.
Considero i figli una responsabilità equamente ripartita, inoltre un'attività di libera professione consente di partecipare meglio alla vita familiare, a differenza di un lavoratore dipendente che ha orari fissi ed il divieto di portare i figli sul posto di lavoro.

Federal Republic ha scritto:
Come ha ricordato Papa Francesco, il denaro è lo sterco del diavolo!
Di conseguenza, per far sì che il denaro rappresenti esclusivamente un mezzo utile e non un fine perverso, è doveroso impiegare migliori disponibilità per obiettivi moralmente utili, ad esempio nel consentire alla propria moglie di rinunciare al lavoro in favore della famiglia .

Federal Republic ha scritto: Per me puoi addentrarti tranquillamente, non sono maschilista, anche se queste ragazze vogliono vedermi così . Del resto, se affermano che io e Fiorellina siamo in condivisione di ideali, confondono un estintore con una bombola di acetilene.
Considero i figli una responsabilità equamente ripartita, inoltre un'attività di libera professione consente di partecipare meglio alla vita familiare, a differenza di un lavoratore dipendente che ha orari fissi ed il divieto di portare i figli sul posto di lavoro.

A parte il fatto che 'consentire alla propria moglie...' Risveglia in me istinti ancestrali, mi spieghi come si concilia tale gentile concessione con la equa ripartizione delle responsabilità?

A parte il fatto che 'consentire alla propria moglie...' Risveglia in me istinti ancestrali, mi spieghi come si concilia tale gentile concessione con la equa ripartizione delle responsabilità?

Non si tratta di concessioni, si tratta di far tornare i conti. Se l'uomo sprecasse gran parte dei suoi soldi per qualche vizio come vacanze costose, gioco d'azzardo ecc.., anzichè dividere metà stipendio con la moglie, la moglie dovrebbe necessariamente lavorare.

..qui la situazione si sta facendo molto calda..
Federal..effettivamente..dire 'consentire alla propria moglie di'..e che siamo! Ti deve dire anche grazie caro che paghi le bollette, che mi compri da mangiare e qualche stracciatto da indossare?..al massimo si decide di comune accordo, senza poi in futuro rinfacciare la scelta con esclamazioni del tipo: e certo tanto sono io che mi spacco la schiena tutti i giorni!!!

Federal Republic ha scritto:

A parte il fatto che 'consentire alla propria moglie...' Risveglia in me istinti ancestrali, mi spieghi come si concilia tale gentile concessione con la equa ripartizione delle responsabilità?

Non si tratta di concessioni, si tratta di far tornare i conti. Se l'uomo sprecasse gran parte dei suoi soldi per qualche vizio come vacanze costose, gioco d'azzardo ecc.., anzichè dividere metà stipendio con la moglie, la moglie dovrebbe necessariamente lavorare.

Scusa ma non c'é alcuna connessione logica in ciò che affermi.
Ed il termine concedere lo hai usato tu.
Rileggiti

..qui la situazione si sta facendo molto calda..
Federal..effettivamente..dire 'consentire alla propria moglie di'..e che siamo! Ti deve dire anche grazie caro che paghi le bollette, che mi compri da mangiare e qualche stracciatto da indossare?..al massimo si decide di comune accordo, senza poi in futuro rinfacciare la scelta con esclamazioni del tipo: e certo tanto sono io che mi spacco la schiena tutti i giorni!!!

Non litighiamo per un termine, non è il caso. La casalinga è un vero lavoro, è ininfluente il fatto che non sia retribuito da esterni, il ruolo è fondamentale per la famiglia, senza la donna l'uomo sarebbe solo .
Da entrambi i lati vi sarebbero altrettante possibilità di rinfacciarsi qualcosa, tuttavia non ne vedo il motivo, litigare è sbagliato e distrugge le famiglie. Bisogna essere sinceri e dire quello che si pensa, per valutare dall'inizio se si è compatibili per un matrimonio.