Romolo ha scritto:Ragazzi miei quante chiacchiere inutili in questo post. Fortuna Alessandro (perchè nicolettaalematte poi?) che almeno ci ha messo del suo per spiegare cosa secondo lui cambia tecnicamente tra diverse aziende.
Sul discorso laminato non penso che Snaidero si comporti tanto diversamente da altre cucinieri seri (e non sto qui a sottilizzare parlando di Scavolini piuttosto che Cesar, Ernestomeda, Febal o altri). Il laminato (nel senso di laminato HPL, quello utilizzato in cucina) alla fine in Italia lo si acquista dai soliti noti e negli spessoti noti. E' una castroneria parlare di maggiore resistenza all'usura del laminato più spesso; l'usura è data semmai dalla finitura superficiale del lamianto (Poro, Diamant, Pesca, ecc.), mentre semmai Snaidero avesse il laminato più spesso (ma ribadisco non credo) questo determinerebbe una maggiore resistenza alle scalfiture (prove alla sfera piccolo o grande diametro, se vogliamo scendere nei tecnicismi). La ruvidità del laminato determina maggiore spessore? Altra castroneria. Ragazzi, lo conosciamo il laminato? La ruvidità del laminato è data dal tipo di stampo utilizzata in fase di pressa!!!!! Mi sa che ci confondiamo.
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Infatti ho specificato la ruvidità del laminato di snaiedero conferisce una maggiore resistenza. Non mi interessa scendere nei tecnicismi, valuto solo quello che trovo quando montiamo un prodotto. Francamente che i laminati si acqusitino dai soliti noti mi interessa poco (la storia che il prodotto lo fanno due aziende e gli altri assemblano è vecchia come il cucco). Può essere che il laminato snaidero non sia superiore ad altri (ma anche tu non ne hai lacertezza che non sia il contrario). Sai come ci accorgiamo della qualità del laminato, noi poveri sfigati montatori?(che evidentemente per te non abbiamo diritto di giudicare un prodotto):
- quando esegui i fori per assemblare gli elementi tra loro (usando un trapano con punta affilata che non faccia effetto "sfondamento") un laminato di ottima fattura (quello di snaidero) non "sgrana", un laminato medio (quello di scavolini, per fare un raffronto tra aziende di cui stiamo discutendo) devi avere molta attenzione perchè intorno al diametro foro trovi delle sgranature.
Oltre tutto spesso basta guardare la segatura che ti rimane quando tagli un pezzo oppure, appunto fai i fori di colegamento, nel caso di snaidero è molto farinosa, di ottima consistenza, nel caso di scavolini o meda, la segatura è molto meno compatta, che rimane a "tocchi".
Da cosa è dato questo effetto? dalla consistenza del truciolare (snaidero è molto compatto, savolini e meda sono molto meno compatti) e dalla qualità del laminato. Sul come si produce mi interessa molto poco, io do una valutazione in base a ciò che tocco con mano.
Romolo ha scritto:Non voglio entrare nella disamina degli abbinamenti di colore cassa anta di Scavolini. Immagino possa esserci una differenza di colore, soprattutto quando si parla di due materiali tra loro tanto diversi come il legno e il melaminico e ancor di più quando si parla del ciliegio, noto per le diverse rifrazioni di colore in base alla trancia del legno utilizzato. Se però dici che la differenza c'è ed è ingiustificata dovrei valutare dal vero e lascio quindi all'utente che ha sollevato il problema valutare presso uno show room.
Qualora tu lo voglia puoi valutare proprio di persona. Prorpio sabato con un cliente facevo notare a un cliente, su una cucina in esposizone del mio cuciniere, come la finitura dell' anta legno fosse identica alla finitura cassa laminato. Di cosa dovremmo parlare noi mobilieri tecnicamente? se un azienda ha questi difetti o peculairtià è necessario farle notare. Dire sempre "è una grnade azienda" che due balle.
Romolo ha scritto:Le quantità di spine che assicurano il mobile........ Ragazzi, lasciamo che i montatori facciamo il loro lavoro e che gli industriali facciano al loro volta il loro. Ma secondo voi che ragione c'è che una azienda vada ad elemosinare 3 centesimi di euro (questo è il costo di una spina in legno) andando a compromettere la stabilità di un mobile.
Non so quante spine mette Scavolini e non so quante ne emma Snaidero, ma quando hai fissato il mobile con 3-4 spine (in base alla profondità del mobile) non pensi possa essere sufficiente? Siamo sul ridicolo.
Sulla precisione del montaggio questo si che è importante. Avere il "dente" tra fianco e cielo/fondo del mobile potrebbe causare un problema in caso di accoppiamento di mogili uno sopra l'altro. Da valutare anche questo in fase di visita presso show room.
Certo che se imposti il discorso sul costo di una singola spina fai un errore, e svii il discorso.
Il punto non è che si metta una spina in meno ma è il criterio di lavorazione e costruzione del mobile.
Le spine e la qualità della colla (dell' assemblaggio in genere) danno stabilità al mobile. Sai quando ti accorgi che un mobile ha un buon assemblaggio? (palro sempre a nome di noi poveri sfigati montatori che non abbiamo diritto di dare un giudizio):
- nel caso dei pensili quando li agganci alla barra ti accorgi se sta fermo e segue l' allineamento che gli dai regolando dalle viti di regolazione del pensile. Spesso un volta fissati più pensili, ti sembra di aver dato la bolla, ci appoggi il rigone e vedi che la linea fa "pancia". Il mobile rimane comunque imbarcato. A onor del vero con scavolini questo è meno accentuato, in snaidero invece questo problema non c' è, in stosa invece puoi stare a regolare ore che tanto non ne vieni a capo (scandalo). Nel caso delle basi quando fai le regolazioni a pavimento devi avere gli stessi accorgimenti. Anzi con snaidero mi è capitato che il pensile fosse agganciato solo un gancio e rimaneva in piano. Non mi dire che è il costo di una spina che non incide, ma è il criterio con il quale si produce che fa la differenza sulla qualità.
Romolo ha scritto:L'acciao nei sottolavelli non penso sia fattore determinante (se cade l'acqua nel sottolavello significa che la vasca del lavello perde e non è un buone segno). Una ragione potrebbe avere l'acciaio sugli scolapiatti, visto che l'acqua comunque potrebbe fare danni sul truciolare. Dipende poi quanta acqua si riesce a far depositare sugli scolapiatti. Oggi con la lavastoviglie che lava e asciuga i piatti nei mobili arrivano asciutti e addirittura a casa mia vanno direttamente sui cestoni. Mi sembra più uno specchietto per le allodole che altro. Attenzione poi alcune aziende lo forniscono come optional, proprio se uno pensa di fare sgocciolare direttamente sullo scolapiatti (cosa comunque assurda per me). Non so se Scavolini l ogestisca, qui dovrebbe intervenire che Scavolini la vende.
Tornando alla domanda di base, meglio One o Scenery, io valuterei se piece più ina cucina con uno spessore di anta (scenery) o la classica anta da 2cm (One), oltre ovviamente alla necessità di elementi particolari che solo l'una o l'altra azienda può fornirti.
Bye
se permetti per me che devo vendere un prodotto valuto, anche in fase di presentazione a un cliente quali sono gli accorgimenti che una azienda possiede lo faccio notare eccome.
Il fatto che dal lavello non deve scendere acqua mi pae piuttosto palese, e ovvio, ma il sottolavello è una zona che va pulita con maggiore intensità rispetto ad altri elementi cucina, ci sono gli acidi dei detersivi (che spesso vengono aloggiati proprio nel sottolavello) il fatto che un azienda rivesta il sottolavellomi sembra sintomom di maggiore attenzione all' uso quotidiano di un prodotto. Stessa cosa nello scolapiatti, ove l' acqua è sempre presente è il rivesitmento in acciaio permette di pulire con maggiore facilità, e non assorbendo infiltrazioni garnatisce maggiore durata. Il fatto che molti lo mettano come optional non mi sembra un ragionamento, soprattutto in un periodo dove il costo nell' acquisto cucina è la cosa più importante, figurati se un mobiliere lo insierisce nell' ordine, sapendo che tanto il cliente non gli riconoscerà la maggiorazione (in temrini di soldi). Prefersico un azienda che costa di più che cura il prodotto e io possa far notare al cliente quali siano le pecualiarità, piuttosto che un prodotto medio anonimo uguale agli altri.
Sono un mobiliere e mio fratello esegue ancora il montaggio per altri mobilieri, e mi paice spaccare il capello, non ho la verità in tasca, anzi, ma penso di avere il diritto di giudicare quello che tocchiamo con mano ogni giorno, senza usare troppi tecnicismi.
Spero che ti possa essere d' aiuto questo mio parere, dalla parte di chi deve vendere e montare un mobile.
Alessandro.