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Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 16:16
da lunaspina
loremir77 ha scritto:ecco io leggo ste cose e mi domando se davvero sappiamo tutto dei possibili danni che potremo arrecare a noi, ai nostri bambini, ai nostri nipoti e per chissà quante generazioni.
:?
Quanto a questo sono sicura che no, non sappiamo tutto noi, come probabilmente non sanno tutto nemmeno i cervelloni che ci studiano su da 30 anni :|
Purtroppo ho anche l'impressione che un'informazione completamente imparziale sia impossibile.
Per questo le considerazioni che faccio sono comprensive anche di altri aspetti, che ho elencato qua e là in altri post.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 16:26
da doris
Verderia ha scritto: La mia valutazione del nucleare è questa:
Il mio Paese deve decidere di investire in una nuova tecnologia energetica. Bene.
Io vorrei che investisse in qualcosa che, nel lungo periodo, ci rendesse INDIPENDENTI dalle decisioni che possono essere prese in altri Paesi.
E la tecnologia nucleare NON va in questa direzione.
Primo perchè non abbiamo giacimenti d'uranio.
Secondo perchè le scorie radioattive nessuno sa più dove metterle, e noi non abbiamo certo il mago zurlì che le fa sparire.
Esatto.
Per smaltire le scorie dovremmo chiedere gentilmente a qualche nazione che già possiede impianti di stoccaggio di poter deporre li le nostre,pagando ovviamente, o potremmo costruirne un impianto velocemente. Ci sono i rifiuti che produciamo e che non riusciamo a smaltire ci aggiungiamo anche l'uranio. :roll:
E ce ne aggiungo un terzo.
Perchè nelle aree in prossimità di centrali nucleari si ha un' incidenza tumorale di molto superiore alla norma?

http://www.casertace.it/campania/home.a ... ews_id=600

Teorie fantasiose?Fandonie?rischio reale?
Non vale la pena approfondire la questione con un'indagine seria? :roll:

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 16:28
da loremir77
doris ha scritto:
Verderia ha scritto: La mia valutazione del nucleare è questa:
Il mio Paese deve decidere di investire in una nuova tecnologia energetica. Bene.
Io vorrei che investisse in qualcosa che, nel lungo periodo, ci rendesse INDIPENDENTI dalle decisioni che possono essere prese in altri Paesi.
E la tecnologia nucleare NON va in questa direzione.
Primo perchè non abbiamo giacimenti d'uranio.
Secondo perchè le scorie radioattive nessuno sa più dove metterle, e noi non abbiamo certo il mago zurlì che le fa sparire.
Esatto.
Per smaltire le scorie dovremmo chiedere gentilmente a qualche nazione che già possiede impianti di stoccaggio di poter deporre li le nostre scorie,pagando ovviamente, o potremmo costruirne uno velocemente, ci sono i rifiuti che produciamo e che non riusciamo a smaltire ci aggiungiamo anche l'uranio. :roll:
E ce ne aggiungo un terzo.
Perchè nelle aree in prossimità di centrali nucleari si ha un incidenza tumorale di molto superiore alla norma?

http://www.casertace.it/campania/home.a ... ews_id=600

Teorie fantasiose?Fandonie?rischio reale?
Non vale la pena approfondire la questione con un'indagine seria? :roll:
se leggi il mio post sopra i tedeschi pare l'abbiano fatto sto studio..

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 16:30
da doris
Si sarà lo stesso che viene citato nell'articolo che ho postato. :wink:

Io parlavo di un'indagine italiana, per valutare possibili rischi sul nostro territorio. Ormai sono un po' di anni che le centrali funzionano, dati se ne dovrebbero avere a sufficienza.
Utopia.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE? quale futuro per i vostri FIGLI?

Inviato: 06/04/11 16:41
da pi
lunaspina ha scritto:
doris ha scritto:Bho? :roll: io non ne sarei così sicura, direi piuttosto che è improbabile, ma non impossibile.
Non sappiamo prevedere i terremoti, non sappiamo far fronte a disastri naturali semplicemente perchè non siamo in grado di prevedere tutti i possibili effetti, neanche con il miglior contatore di probabilità del mondo.
I geologi e i sismologi che conoscono la tettonica delle terre emerse e sommerse, in base alla conformazione del Mediterraneo e alla morfologia dei fondali marini sostengono che uno tzunami di quella portata ha praticamente zero possibilità di verificarsi nei nostri mari. Lo dice gente che di lavoro fa questo, non lo dico io. Comunque usiamo pure il termine "improbabile", se preferisci, la sostanza per me non cambia.
doris ha scritto:Comunque il nocciolo non era questo. Ma perchè non c'è una chiarezza su un argomento come questo che riguarda la globalità della popolazione. :roll:
Credo che molte cose vengano taciute intenzionalmente, questo sì. Può non essere corretto, però ne capisco il motivo. E il motivo è proprio quello che vediamo concretizzarsi qui: e cioè che si finisce per crearsi un'idea solo sull'onda di qualcosa di emotivo... che non mi sembra la base migliore per prendere decisioni del genere. Opinione personale, ovviamente.

..forse i sismologi dimenticano che Reggio Calabria e Messina furono colpite dal maremoto, si chiamava ancora così, a seguito del terremoto che le rase al suolo nel 1908 e tu che tra impossibile e improbabile in questo discorso c'è tanta, tanta differenza!

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 16:51
da doris
"Circa 8000 anni fa un maremoto devastò il mediterraneo interessando le coste della Sicilia orientale, l'Italia meridionale, l'Albania, la Grecia, il Nord Africa dalla Tunisia all'Egitto, spingendosi sino alle coste del vicino oriente dalla Palestina, alla Siria ed al Libano.[5] La causa fu lo sprofondamento in mare di una massa di 35 chilometri cubi di materiale, staccatosi dall'Etna, in seguito ad un sisma di eccezionale magnitudo. L'onda iniziale che si generò era alta più di 50 metri e raggiunse le propaggini estreme del Mediterraneo orientale in 3 o 4 ore, viaggiando alla velocità di diverse centinaia di chilometri orari. Tale sconvolgimento determinò la scomparsa improvvisa di numerosi insediamenti costieri di epoca neolitica, come è stato dimostrato dai ritrovamenti archeologici sulle coste di Israele. Lo studio che ha portato alla dimostrazione di questo evento cataclismico è stato condotto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con finanziamento del Dipartimento di Protezione Civile, nel 2006.
In epoca abbastanza recente varie fonti riferiscono di un maremoto a seguito del Terremoto del Val di Noto, del 1693, quando una gigantesca ondata devastò le coste orientali della Sicilia dopo che il mare si era ritirato di centinaia di metri. In questo caso l'epicentro del sisma si ritiene fosse situato sotto il fondo del mare, una trentina di kilometri, al largo di Augusta.
Il terremoto di Messina del 1908 innescò un maremoto di impressionante violenza che si riversò sulle zone costiere di tutto lo Stretto di Messina con ondate devastanti stimate, a seconda delle località della costa orientale della Sicilia, da 6 m a 12 m di altezza. Lo tsunami in questo caso provocò migliaia di vittime, aggravando il bilancio dovuto al terremoto.
Un movimento dell'acqua di dimensioni più contenute si verificò nel dicembre 2002 nel Mar Tirreno. L'onda generata dal crollo in mare di un costone del vulcano Stromboli, alta alcuni metri, distrusse parte delle zone costiere abitate dell'isola di Stromboli causando danni e disagi anche alla navigazione.
Preoccupazioni in tal senso sono state espresse più volte dall'INGV riguardo a possibili eruzioni del vulcano sottomarino Marsili nel Tirreno meridionale in grado di generare potenziali e devastanti tsunami sulle coste tirreniche dell'Italia centro-meridionale."

Riporto da wikipedia, che non è l'enciclopedia del sapere, ma qualche indicazione può darla. anche qui varrebbe la pena approfondire. :wink:

Re: NE VOGLIAMO PARLARE? quale futuro per i vostri FIGLI?

Inviato: 06/04/11 16:58
da lunaspina
pi ha scritto:..forse i sismologi dimenticano che Reggio Calabria e Messina furono colpite dal maremoto, si chiamava ancora così, a seguito del terremoto che le rase al suolo nel 1908 e tu che tra impossibile e improbabile in questo discorso c'è tanta, tanta differenza!
Se è per questo nel 1908 le tecnologie antisismiche non stavano nemmeno di lì a venire :roll: :roll:
Ad ogni modo, siccome non c'ero e non conoscevo i dettagli, sono andata a leggere un po' in rete. Il sisma si stima sia stato 7.2. Quello del Giappone è stato 8.9-9.0 (ho letto entrambi i dati). Quasi 2 punti di differenza.
Perciò non è campato in aria dire che è "quasi impossibile" che da noi si verifichi un episodio rapportabile.

Per altro ho trovato questo:

http://www.ingegneri.info/Scoperto-il-s ... x_178.html

In pratica il "maremoto" non sarebbe stato provocato dal sisma.
Questo giusto per completezza di informazione.

Comunque ripeto che stiamo cavillando su una parola e non su un concetto.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 17:16
da lunaspina
doris ha scritto:"[...]"
Riporto da wikipedia, che non è l'enciclopedia del sapere, ma qualche indicazione può darla. anche qui varrebbe la pena approfondire. :wink:
Doris, va tutto bene.
Però di due cose bisognerebbe tenere conto in questi excursus "storici": una è che il "livello di distruzione" di cui è capace un evento sismico non è un grande indicatore, perchè se un terremoto di 4.5 Richetr colpisce una zona dove ci sono capanne costruite di paglia e legno è facile che le butti giù tutte, mentre le lo stesso terremoto colpisce Tokyo manco se ne accorgono. Perciò che n-mila anni fa un non meglio precisato sisma abbia "raso al suolo" un paese verosimilmente costruito con le rocce non lo trovovo particolarmente significativo ai fini di una valutazione da fare oggi, dove le tecniche e tecnologie costruttive sono leggerissimamente progredite. Del resto che le placche si muovono, che le faglie si aprono, che l'intero mondo emerso e sommerso è in perpetuo movimento si sa, come si sa che fisiologicamente nella storia esistono ed esisteranno eventi particolarmente devastanti dovuti prorpio a questo movimento.
La seconda cosa è un po' "tecnica", ed è quello che si chiama "tempo di ritorno" di un evento. In pratica è la valutazione di quante volte uno stesso identico evento può verificarsi in un certo intervallo di tempo. Il "tempo di ritorno" di un sisma con tzunami annesso delle stesse proporzioni di quello giapponese sarà di... boh... 1000 anni? Non lo so, tiro a indovinare. Il punto è che non possiamo lasciare "al palo" una tecnologia, un intervento o quant'altro per un rischio oggettivamente remoto, che forse (ma forse anche no) si ripresenterà nel 30° secolo.
I sismi e gli tzunami non ci impediscono di continuare a costruire grattaceli, ponti e altre grandiose strutture che se crollassero farebbero a loro volta migliaia di morti. Certo, nel caso di una centrale nucleare c'è un fattore di rischio in più dato dall'eventuale dispersione delle radiazioni, ma anche le caratteristiche costruttive e di sicurezza in questo caso sarebbero ben diverse che non per un semplice grattacielo.
Quello che dico è che secondo me non possiamo far ruotare la nostra vita e le nostre scelte intorno ad eventi del tutto eccezionali...
Non so se sono risucita a spiegarmi.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE? quale futuro per i vostri FIGLI?

Inviato: 06/04/11 17:20
da pi
lunaspina ha scritto:
pi ha scritto:..forse i sismologi dimenticano che Reggio Calabria e Messina furono colpite dal maremoto, si chiamava ancora così, a seguito del terremoto che le rase al suolo nel 1908 e tu che tra impossibile e improbabile in questo discorso c'è tanta, tanta differenza!
Se è per questo nel 1908 le tecnologie antisismiche non stavano nemmeno di lì a venire :roll: :roll:
Ad ogni modo, siccome non c'ero e non conoscevo i dettagli, sono andata a leggere un po' in rete. Il sisma si stima sia stato 7.2. Quello del Giappone è stato 8.9-9.0 (ho letto entrambi i dati). Quasi 2 punti di differenza.
Perciò non è campato in aria dire che è "quasi impossibile" che da noi si verifichi un episodio rapportabile.

Per altro ho trovato questo:

http://www.ingegneri.info/Scoperto-il-s ... x_178.html

In pratica il "maremoto" non sarebbe stato provocato dal sisma.
Questo giusto per completezza di informazione.

Comunque ripeto che stiamo cavillando su una parola e non su un concetto.
Sto cavillando sulla parola perchè la differenza è tanta come detto, il fatto che il maremoto sia stato dovuto ad una frana sotterranea dovuta al terremoto e non al terremoto stesso non so che differenza vuoi che faccia, mi fa solo pensare che ci sono troppe cose da ponderare, alcune imprevedibili perchè magari ancora mai verificatesi!
Forse anche i giapponesi pensavano che uno tsunami del genere fosse impossibile prima che si verificasse, altrimenti LORO avrebbero preso precauzioni, LORO, invece si è rilevato improbabile..

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 17:22
da lunaspina
Mi spiace se mi autoquoto, ma è l'unico modo in cui riesco a rispondere a questa obiezione:
lunaspina ha scritto:Quello che dico è che secondo me non possiamo far ruotare la nostra vita e le nostre scelte intorno ad eventi del tutto eccezionali...

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 17:22
da Verderia
Ma l'energia nucleare è l'unica alternativa possibile?

Di energie rinnovabili, e non solo eolica o solare, ma anche da biomasse per esempio, non se ne parla mai. Perchè?
Perchè una cosa deve sempre escludere tutte le altre?
Sarebbe bello potere ricavare energia per esempio dai gas della decomposizione organica! Qualche studio al riguardo c'è, ma nessuno parla della reale fattibilità!

E' solo NUCLEARE SI - NUCLEARE NO.
stop. :evil:

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 17:25
da lunaspina
Verderia ha scritto:Ma l'energia nucleare è l'unica alternativa possibile?

Di energie rinnovabili, e non solo eolica o solare, ma anche da biomasse per esempio, non se ne parla mai. Perchè?
Perchè una cosa deve sempre escludere tutte le altre?
Sarebbe bello potere ricavare energia per esempio dai gas della decomposizione organica! Qualche studio al riguardo c'è, ma nessuno parla della reale fattibilità!

E' solo NUCLEARE SI - NUCLEARE NO.
stop. :evil:
E su questo ti devo quotare. Ne ho parlato di sfuggita in un post precedente.
Il fatto è che secondo me nessuna di queste soluzioni sarebbe risolutiva da sola. Bisognerebbe trovare il modo di impiegarle tutte.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE? quale futuro per i vostri FIGLI?

Inviato: 06/04/11 17:26
da loremir77
pi ha scritto: Sto cavillando sulla parola perchè la differenza è tanta come detto, il fatto che il maremoto sia stato dovuto ad una frana sotterranea dovuta al terremoto e non al terremoto stesso non so che differenza vuoi che faccia, mi fa solo pensare che ci sono troppe cose da ponderare, alcune imprevedibili perchè magari ancora mai verificatesi!
Forse anche i giapponesi pensavano che uno tsunami del genere fosse impossibile prima che si verificasse, altrimenti LORO avrebbero preso precauzioni, LORO, invece si è rilevato improbabile..
erano così tanto sicuri che non potesse accadere che loro (che sono BEN lontani da noi in quanto a serietà in materia di costruzioni antisismiche) hanno permesso la costruzione di una centrale nucleare in riva al mare. :roll:

Re: NE VOGLIAMO PARLARE? quale futuro per i vostri FIGLI?

Inviato: 06/04/11 17:29
da lunaspina
loremir77 ha scritto:
pi ha scritto: Sto cavillando sulla parola perchè la differenza è tanta come detto, il fatto che il maremoto sia stato dovuto ad una frana sotterranea dovuta al terremoto e non al terremoto stesso non so che differenza vuoi che faccia, mi fa solo pensare che ci sono troppe cose da ponderare, alcune imprevedibili perchè magari ancora mai verificatesi!
Forse anche i giapponesi pensavano che uno tsunami del genere fosse impossibile prima che si verificasse, altrimenti LORO avrebbero preso precauzioni, LORO, invece si è rilevato improbabile..
erano così tanto sicuri che non potesse accadere che loro (che sono BEN lontani da noi in quanto a serietà in materia di costruzioni antisismiche) hanno permesso la costruzione di una centrale nucleare in riva al mare. :roll:
Lore, quanto a questo bisogna anche dire che lì come territorio non è che abbiano tanta scelta... è una striscia di terra larga un palmo e tutta montagnosa... potrebbe (uso il condizionale perchè non lo so) essere stata una scelta obbligata.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

Inviato: 06/04/11 17:33
da Maha
Verderia ha scritto:Ma l'energia nucleare è l'unica alternativa possibile?

Di energie rinnovabili, e non solo eolica o solare, ma anche da biomasse per esempio, non se ne parla mai. Perchè?
Perchè una cosa deve sempre escludere tutte le altre?
Sarebbe bello potere ricavare energia per esempio dai gas della decomposizione organica! Qualche studio al riguardo c'è, ma nessuno parla della reale fattibilità!

E' solo NUCLEARE SI - NUCLEARE NO.
stop. :evil:
Puoi mettere tutte le biomasse, pale eoliche, celle fotovoltaiche, centrali idroelettriche ecc.. che vuoi, ma non soddisferai mai piu del 30% del fabbisogno nazionale (e sono ottimista) oltre ad essere tecnologie veramente molto costose rispetto al rendimento che hanno e alla durata limitata dei materiali nel tempo...

Il nucleare sarebbe una soluzione molto valida...ma non nella terra del bunga bunga :roll: :roll: