Per i lavoratori con familiari a carico aumenta la tassazione Irpef già con un reddito di 30mila euro. Da questa soglia, infatti, i nuovi sconti d'imposta riducono il reddito disponibile per le famiglie rispetto al "vecchio" meccanismo delle deduzioni. I contribuenti senza oneri di famiglia vedono, invece, aumentare la tassazione a partire da un reddito di 40mila euro.
Nella manovra fiscale per le persone fisiche va inoltre tenuto conto che per i lavoratori viene aumentato il prelievo contributivo pari allo 0,3% dell'intera retribuzione percepita. A beneficio della famiglia, va invece, ricordato l'aumento degli assegni familiari, di cui peraltro non si tiene conto nelle simulazioni.
Nella tabella pubblicata a fianco sono sintetizzati, per alcuni nuclei-tipo, gli effetti della rimodulazione di aliquote e fasce di reddito e delle nuove detrazioni per tipologia di reddito e carichi di famiglia. Misure contenute nell'articolo 3 del disegno di legge contenente la Finanziaria 2007.
La riforma elimina il sistema di deduzioni dal reddito introdotte negli anni scorsi, per far spazio a un meccanismo ibrido. Da un lato, infatti, è previsto il ritorno alle detrazioni di imposta, mentre dall'altro il loro riconoscimento passa attraverso l'applicazione del rapporto matematico tipico delle deduzioni.
In tutte le ipotesi considerate con familiari a carico, il contribuente con 10mila euro di reddito non paga Irpef.
Per quanto riguarda, un nucleo familiare con il coniuge a carico, le proiezioni fanno emergere un vantaggio con il nuovo sistema di tassazione fino a 25mila euro con un guadagno medio di 100 euro l'anno. Lo stesso contribuente, invece, con un reddito di 30mila euro, è penalizzato di oltre 100 euro l'anno. Se si aumenta il reddito fino a 80mila, il rincaro Irpef passa a mille euro l'anno.
Non cambia la situazione per il contribuente con coniuge e due figli (di età superiore a tre anni) a carico. Il beneficio fino a 25mila euro è di circa 15 euro al mese, mentre per il contribuente con un reddito da 33.500 euro la penalizzazione è di 30 euro al mese fino ad arrivare a 75 euro al mese (quasi milla euro l'anno) per i redditi vicini a 80mila euro. Per i nuclei con un solo figlio a carico viene conservato il trend negativo per i redditi dai 30mila euro: la penalizzazione va da 140 euro a mille euro l'anno.
I risultati mettono dunque in evidenza valori parzialmente diversi rispetto a quando indicato nel comunicato stampa del Governo, che dichiara un vantaggio Irpef per i redditi fino a 40mila euro. Se non si considerano gli assegni familiari, il nuovo sistema dell'Irpef sembra dunque contenere il paradosso secondo cui i contribuenti con familiari a carico sono più penalizzati rispetto a chi non ne ha.
Ulteriori novità sono contenute nella norma che dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2007. In primo luogo, non sarà più possibile distribuire i carichi di famiglia individuando una percentuale in piena libertà tra i genitori (si veda anche l'altro articolo). Infatti, la norma prevede che la detrazione è distribuita nella misura del 50% o del 100% se il coniuge è fiscalmente a carico dell'altro. Con il sistema vigente, ma anche che le "vecchie" detrazioni di imposta, le parti erano libere di distribuire l'onere familiare.
Quanto alla previdenza, dal 1° gennaio 2007, l'aliquota contributiva a carico del lavoratore è elevata di 0,3 punti percentuali (nei calcoli si è considerato il reddito fiscale, al netto del prelievo contributivo).
Sempre dal 2007, la contribuzione dovuta dai datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani è complessivamente rideterminata nel 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, ferma restando la quota attualmente in vigore per il lavoratore (5,54%).
Anche il collaboratore coordinato e continuativo vedrà diminuire il netto in busta visto l'innalzamento dell'aliquota al 19,5 % (dal 1° gennaio 2008 al 20 per cento).
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Il documento del Governo sull'Irpef 2007
IL BILANCIO
-148,29 euro
Per chi guadagna 8 mila euro
Un lavoratore dipendente che ha un reddito pari a 8 mila euro (esclusivamente di lavoro) risparmierà 148,29 rispetto all'anno precedente, in assenza di familiari a carico e di oneri deducibili. Per il 2007 è previsto il riconoscimento di una detrazione dall'imposta lorda pari a 1.840 euro. In questo caso l'imposta dovuta è pari a O.
-132,2 euro
Per i redditi fino a 15 mila euro
Il risparmio di un contribuente che ha redditi di lavoro dipendente per un totale di 11 mila euro (a fronte di un'attività lavorativa svolta per 365 giorni) e altri redditi per 4 mila euro. Il caso è quello di un contribuente che non ha familiari a carico e oneri dei quali spetta la deduzione dal reddito complessivo. L'imposta dovuta è di 905,16 euro.
-141,22 euro
Per le pensioni di 14 mila euro
Il contribuente in pensione che non ha familiari a carico avrà, rispetto al 2006, un risparmio di 141,22 euro. In questo caso l'imposta dovuta è di 1.902,35 euro.
+276,96 euro
Per chi guadagna 50 mila euro
L'aggravio di spesa per un lavoratore dipendente che ha un reddito pari a 40 mila euro (a fronte di un rapporto di lavoro iniziato il 1° gennaio 2007 e cessato il 30 novembre dello stesso anno) e altri redditi per 10 mila euro. Il contribuente non ha famiglia a carico nè oneri a fronte dei quali spetta la deduzione dal reddito complessivo. Per la fascia di reddito tra i 15 e i 55 mila euro la detrazione dell'imposta lorda è di 1.338 euro. L'imposta dovuta sarà di 15.166,96 euro. +834,23 euro
Per i redditi pari a 55 mila euro
L'aggravio di spesa rispetto all'anno precedente per un contribuente che ha solo redditi da lavoro dipendente di 55 mila euro è pari a 834,23 euro. Il contribuente ha il conuige e due figli a carico, di cui uno di età inferiore ai 3 anni.
A CURA DI
Marco Piacenti
Rosamaria Siciliano