chojin ha scritto:fedelyon ha scritto:
E' chiaro che bisogna andare verso un'ottimizzazione delle risorse, ma questo accanimento contro il nucleare proprio non lo capisco.
Ecco, con la conoscenza di questi parametri ho la possibilità di valutare con cognizione di causa se voglio o meno il ritorno del nucleare nel mio Paese, senza questi dati la mia risposta è: NO NUCLEARE.
Il fatto è che nemmeno conoscendo tutti quei parametri è detto che tu possa dare una valutazione con cognizione di causa, perché le questioni legate alla costruzione di un impianto sono molto complesse.

Diciamo però, che un po' di chiarezza in più non avrebbe fatto male.
E la gravità di questo referendum sta proprio nel fatto che si vuole fare una questione etica di qualcosa che ha, in primo luogo, un carattere tecnico-scientifico (esattamente come per la ricerca sulle cellule staminali o gli OGM) cercando di fare presa più sulla pancia della gente che sulla sua razionalità.
Perché la questione pericolosità (l'unica che può avere una valenza di questo tipo) è abbondantemente studiata e valutata da organismi di protezione internazionale, esattamente come per tutte le altre installazioni, così come la valutazione rischi/benefici e non può essere rimandata al singolo cittadino che, per quanto volenteroso, non può entrare nel merito della questione.
Il mio punto di vista è che questo governo si è mosso malissimo sulla questione perché avrebbe dovuto rassicurare adeguatamente l'opinione pubblica, cercando di dare informazioni il più possibile corrette e semplici sulla questione nucleare e, probabilmente, come dici tu, mostrare apertamente quali sono i meccanismi di controllo previsti etc. ed, eventualmente, i benefici derivanti dalla costruzione delle centrali.
Ma è anche vero che un testo di legge non può spingersi molto nel merito tecnico della costruzione delle centrali, nella scelta dei siti, etc. per cui tra l'altro esistono direttive tecniche internazionali molto dettagliate.
E bisogna dire che la demonizzazione del nucleare è altrettanto grave e pretestuosa, soprattutto cavalcata da molti per cercare di dare la spallata definitiva al governo di turno.
Io penso che votare SI a questo referendum, nonostante il quesito sia legato a questo testo, verrebbe interpretato in modo politico e significherebbe dare un no definitivo non solo ad una delle possibili risorse energetiche ma anche alla ricerca in ambito nucleare. E, mentre la classe politica attuale prima o poi passerà, questo no rimarrebbe per ben più tempo e sarebbe, dal mio punto di vista, ben più grave e non giustificato.