aleale
Premesso che non mi sento rinco perché diventata mamma, almeno non nel senso che dici tu (anzi, molte, anche qui, direbbero che faccio parte delle snaturate) ti dò la mia interpretazione.
Ci pensavo giusto l'altro giorno, perché prima di partorire mi chiedevo come avrei fatto senza fare tardi il sabato sera.
Chiaramente a qualunque mamma parlare solo di cacche e pannolini prima o poi scoccia.
Però quando hai dei figli le tue priorità per forza cambiano.
L'esempio che mi sono data è quello del passaggio dall'infanzia all'adolescenza.
Quando ero piccola, da buona rompiscatole che ero, andavo da mia mamma e le dicevo che non volevo crescere perché non capivo come i grandi potessero passare il loro tempo felici senza giocare con i giocattoli che a me piacevano tanto.
Ecco, sono diventata ragazzina e, magia, quei giocattoli che tanto mi piacevano solo uno o due anni prima semplicemente non mi interessavano più, c'era tutto un altro mondo da scoprire. Fatto di amicizie, prime cotte e primi passi verso l'autonomia.
Ti dico, a me e mio marito fa ancora moooolto piacere vedere i nostri amici e chiacchierare su tutto e di più, solo che a differenza di qualche mese fa, cerchiamo di vederli quando organizzano uscite pomeridiane o in luoghi facilmente accessibili. E non ci manca il fare notte fonda per mostrare che abbiamo una vita intensa, perché tutto ciò è ampiamente ricompensato dal risveglio mattutino in cui Francesca ci sorride. Idem per altri impegni che avevamo e che reintrodurremo poco a poco quando saremo meglio organizzati.
E, ti assicuro, quando ci hai messo qualche mese (e qualcuno anche qualche anno) a riuscire a fare dormire tua figlia di notte col cavolo che esci rischiando di passare una notte a cullarla.
