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Il mio fratellino è ormai al secondo anno di università, facoltà di infermieristica.

Mio padre mi ha riferito che in queste settimane è più teso del solito, al tirocinio ha beccato un "capo" che lo mette molto sotto pressione, e lui che è un ragazzo sensibile, ci sta restando sotto. Questo weekend ha deciso di non tornare a casa perchè deve studiare, ogni volta che il capo gli fa una domanda va nel pallone, ha il terrore di commettere errori, perchè se non passa il tirocinio perde l'anno e il fatto di fare dei turni tosti non aiuta di certo.

A me che sono fuori dai giochi (e che non ho fatto l'università) verrebbe solo da digli di star tranquillo, che se anche perde un anno non muore nessuno, ma non credo sia la mossa giusta.

Questo weekend vorrei chiamarlo x fare 4 chiacchiere in proposito, ma... non so come aiutarlo!


Consigli?

Tu cerca di tranquillizzalo e fagli appunto capire che proprio dagli errori puo' costruirsi una base piu' solida

Kia85 ha scritto: A me che sono fuori dai giochi (e che non ho fatto l'università) verrebbe solo da digli di star tranquillo, che se anche perde un anno non muore nessuno, ma non credo sia la mossa giusta.

Dipende dal fratellino. Cmq, a me, questa frase avrebbe innervosito moltissimo, io preferirei di gran lunga "guarda che ce la puoi fare benissimo, tranquillo e vai avanti".

Innanzitutto, grazie per essere già intervenute!

Oggi mio padre ha cercato di tranquillizzarlo, ma mio fratello continuava a dire che anche se dà il 110% per il "capo" non è mai abbastanza, che lo cazzia sempre, che quindi lui si blocca e combina casini, ecc, fino ad arrivare al "il mio futuro dipende da lui". Ha perso di vista la visione delle cose, ecco, e io vorrei aiutarlo a ridimensionare il problema.

Anche perchè il fatto che non torni a casa il weekend è preoccupante, in valle ha tutti gli amici, la morosa, il venerdì e sabato sera è sempre uscito a svagarsi con loro, il fatto che ora si sia auto-recluso mi fa stare in pensiero.

Anche io credo che il capo lo faccia per spronarli, ma mi pare che su di lui abbia l'effetto contrario, vorrei aiutarlo a "rigirare la frittata".

Anche lui quando è sotto esami passa praticamente tutto il giorno in biblioteca, e anche a me sembra normale, ma la sessione l'ha finita poco prima dell'inizio del tirocinio, mi pare "malsano" che dopo un turno 7-17 o nel weekend (unici giorni di svago) si vada ad ammazzare sui libri per poter "essere all'altezza" quando è in reparto. Cioè, secondo me finsce esaurito come mia madre! Vorrei trasmettergli un po' della mia sciallezza, ma appunto vorrei evitare di farlo solo inkazzare!

Rouge84 ha scritto:E posso aggiungere che trovo che fare l'infermiere sia un lavoro bellissimo?

Anche secondo me, e ci vuole una certa vocazione, lui poi qualche tempo fa aveva accennato al fatto di voler andare un annetto in Africa come volontario, dopo la laurea.

secondo me dovresti dirgli: quando sei stanco, arrabbiato, incasinato o nel pallone, fermati un secondo, fai un respiro profondo e pensa alla tua Africa, pensa al tuo obbiettivo finale e fregatene di tutto il resto e di tutti, pensa SOLO alla tua Africa...E FALLI A STELLE E STRISCE!!!

forse non lo spronerà ma lo farà sorridere e magari questo gli basta ora

kia quando sei dentro,sopratutto nei corsi di laurea in campo medico,con obbligo di frequenza e tirocinio,ti sembra che tutto giri intorno a lì.
il suo tutor può metterlo in difficoltà per spronarlo o +semplicemente gode nel rompere le scatole...purtroppo ci sono anche questi.

e a volte si,serve un attimo di respiro,se vuole stare a studiare ok.ma che si prenda una serata libera per un film o altro per rilassasrsi...così studierà meglio!

Kia, io ho fatto 2 anni di tesi con il professore di fisica che era il terrore dell'università, ho rischiato l'esaurimento. Ora lo ringrazio. Grazie a lui ho capito come affrontare lo stress e mi sono costruita una preparazione e professionalità solide. Gli direi che non è un male tanta severità, che lo renderà forte e preparato. Cert, starci dentro non è facile, ma gli servirà!

Uhm...stress...uhm...infermieri...uhm...capo stronxo.......

Ascolta zia Eta...telefona al tuo fratellino,mettetevi d'accordo e rapiscilo per una sera, piazzati con lui sul divano davanti ad una mega pizza e fagli vedere tutta la prima stagione di "scrubs"

io semplicemente lo chiamerei per chiedergli come sta, e dirgli che se ha bisogno tu sei lì...anche solo per sfogarsi un po' e fare 2 chiacchiere

non so che dirti. Ognuno reagisce a modo suo. Posso soltanto dirti, visto che lavoro in campo medico, che gli infermieri vivono spesso sotto pressione o per dei capi nevrotici o per le situazioni stesse che devono affrontare. Quindi riesco a dirti, che dopo questa scuola, tuo fratello sarà sicuramente preparato alla professione

Oh Kia come ti capisco..anche il mio fratellino è al secondo anno di università, però fa ingegneria.
Non ha lo stress del tirocinio e del tutor ma quello di esami -a quanto pare tostissimi-, esercitazioni, laboratori & CO. e anche lui ci sta restando sotto.
Anche perchè al liceo è sempre stato uno studente modello, mentre adesso arranca un pò e questa cosa gli pesa molto.

Io cerco di essere obiettiva e di aiutarlo mediando tra l'atteggiamento più severo di mio padre e quello più protettivo di mia madre, ma non è semplice perchè lui è un pò "orso" e vuole arrangiarsi per conto suo.
(Adesso è in attesa del risultato dell'esame di analisi II..sperem..)

Cerca di stargli vicino e di fargli capire che tu ci sei in ogni momento.
E poi dopo aver superato questo tirocino con il tutor str@nz@ sarà un infermiere fantastico!!!

Kia vorrei davvero tanto aiutare te e tuo fratello perchè un po' mi ci ritrovo ed io ho sofferto molto nel periodo dell'università tanto che poi ho cambiato corso di studi buttando all'aria 4 anni di lettere moderne e arte contemporanea.
Purtroppo a volte ci sono ragioni più prfonde e la battuta di un amico o un parente fatta anche con amore per aiutare in realtà da fastidio o fa male. Mi pare di capire che lui ci tenga tantissimo e che cerchi di spiegarvi che subisce la presenza di questo tutor che lui trova duro e ingiusto però è chiaro che voi non riusciate a capire la cosa fino infondo e lui se ne accorge. forse si sente solo ad affrontare qualcosa che vede più grande di sè. Tu con amore vorresti trasmettergli un tuo modo più rilassato di affrontare le cose ma non puoi, lui non è come te ... vedo molto mio fratello e me in questo. Mio fratello è molto più easy io invece mi scervello per ogni cosa, analizzo, patisco, vivo tutto molto a fondo e soffro... vorrei tanto essere come mio fratello, lui è più sereno, ma non lo sono- Le volte che lui mi ha cercato di alleggerire le cose mi ha molto ferita perchè in realtà io sentivo che sottovalutava la mia sofferenza. Se posso darti un consiglio non cercare di tranquillizzarlo sootvalutando quello che sta passando, da come ha risposto a tuo padre questo lo farebbe sentire non compreso. Secondo me potrebbe aiutarlo condividere la situazione con qualcuno che vive la sua stessa esperienza, un suo compagno ad esempio, uno studente come lui che conosce questo tuto str@@zo, questo gli darebbe più sicurazza, non si sentirebbe così perso. Credo che il problema infondo sia che non si senta abbastanza sicuro di sè e quando si trova a che fare con qualcuno di molto autoritario si senta incapace e questo gli farà male perchè sa benissimo che non è così ma non trova la soluzion epr reagire.
... scusa sto scrivendo troppo non voglio ammorbarvi, ma credo di capire tuo fratello perchè mi ci sono sentita anch'io così in passato.

Grazie ragazze, i vostri pareri mi stanno aiutando a capire un po' come muovermi

le frasi da evitare in caso di stress da università:

maddài, non ti preoccupare, sei bravissimo tu, figurati se può andar male!
tranquillo, tutto passerà molto presto!
ma perchè non stacchi e ti rilassi??

la brutta notizia è che.... escluse queste frasi, che resta da dire?? a mio parere nulla...
forse a volte tendiamo ad essere protettivi, quando magari sarebbe meglio rispettare il momento di tensione che la persona cara sta passando anche facendo un passetto indietro e lasciare che le cose vadano avanti... questo non significa fregarsene! in ogni caso, tu ci sei sempre stata per tuo fratello e lui lo sa, no?

ps: se vuoi, ti scrivo anche le reazioni che provocavano in me quelle frasi