Forum Arredamento.it

Salve,
sono in procinto di acquistare la mia prima cucina e, dopo aver valutato diversi marchi e prodotti, sono giunto alla soluzione definitiva: Scavolini Scenery bianco laccato lucido.
Sono 3 metri di cucina+una colonna frigo ed una colonna più bassa per il forno.
Ho visitato diversi rivenditori ed ho ottenuto preventivi estramente diversi; il più alto 10500, il più basso 8100.
Ora, da perfetto ignorante del settore, mi chiedo: cosa può giustificare un tale scarto di prezzo tra due prodotti perfettamente uguali? L'unica plausibile risposta è il diverso margine di guadagno di un rivenditore rispetto ad un all'atro...anche se 2500 euro su 8000 sono veramente troppi!
Nonn vorrei avere spiacevoli sorprese (pagare 10500 un prodotto che ne vale molti meno; oppure pagare 8000 per poi avere spiacevoli sorprese)
Aiutatemi a capire....

grazie a tutti
saluti

Compra da quello che fa 9.000. Nel 99% dei casi è quello piùonesto.

la motivazione più plausibile è che ci siano notevoli differenze di progetto/finiture/accessori/elettrodomestici. Nel 90% dei casi è così.

Invece no!
Stessa finitura, stesso progetto e modulazione, stessi elettrodomestici. Praticamente la stessa identica cucina.
Per accessori non so cosa intendi.
Difficile dare spiegazioni, vero? (se non con l'esagerato margine di guadagno di alcuni venditori).
Boh!

riesci a mettere giù esattamente la lista dei pezzi + top + articoli elettrodomestici + accessori (luci,misc,..) + elementi di finitura inseriti (fianchi personalizzati,..)?

se ce la fai ci dò un'occhio.

marip ha scritto: il più alto 10500, il più basso 8100.

Ma sono prezzi di listino? Con o senza IVA? O sono prezzi scontati?

Io non credo che i vari preventivi ricevuti dai negozianti corrispondano fra loro al 100%........non è credibile!....è invece possibile che 1) non corrispondano negli elettrodomestici dove il preventivo più basso ha considerato un pacchetto bloccato con un prezzo interessante come spesso succede con questo marchio che oltretutto impone di acquistarli da loro che mi sembra poco corretto 2) nel preventivo più alto il progettista abbia considerato i fianchi a vista di finitura e nel tuo caso un fianco colonna e semicolonna laccato lucido incidono abbastanza 3) I progetti non corrispondono e magari la differenza fra un pensile ad anta battente ed uno a pacchetto verticale è sostanziale a causa del meccanismo 4) Il top se non in laminato può variare di prezzo a seconda del marchio e della classe di colore 5) Il prezzo del montaggio è ancora da considerare magari.........io suggerisco di leggere ciò che non è scritto

Particolari come lo zoccolo non in PVC ma in alluminio, le maniglie non a passo costante che sono meno pratiche ed estetiche ma a passo variabile che impreziosiscono la cucina e rendono più facile aprire le dispense, griglia di aerazione sul top della semicolonna forno che permette all'elettrodomestico di sfogare il calore e di non rovinare la struttura della cucina, un pensile scolapiatti che trovandosi in mezzo al progetto lo si propone ad apertura a pacchetto verticale per una più comoda apertura ed utilizzo, ecc........... sono tutti particolari che in un primo momento non si apprezzano perchè il cliente guarda solo il prezzo ma quando si utilizza la cucina dopo qualche mese si capisce il motivo per cui sono stati scelti e quindi è da apprezzare lo scrupolo messo dal progettista che però inizialmente è risultato più caro e meno apprezzato dal cliente

FabT ha scritto:...cut....

l'utente ha già detto che sono uguali, si tratta solo (se lui/lei vuole) ci capire se quello dei 10500 è fuori o se quello degli 8500 si è sbagliato. Basta una lista di articoli e ci perdo 5 minuti per mettere giù 2 prezzi.

Si però bisogna anche finirla di guardare solo il prezzo!!

Il cliente deve scegliere il rivenditore!! Tutti i giri che fa per la cucina non devono essere finalizzati SOLO al preventivo.

Spendere 1.000 euro in più, ma spenderli bene, fa la differenza tra essere soddisfatti o meno dell'acquisto.

Bisogna cercare l'interlocutore che riesce a mettersi nei nostri panni, che ci capisce, e che ci "cuce su misura" il prodotto, e che ci SERVE al meglio.

Per quanto riguarda il prezzo, un professionista e' in grado di spiegare, con estrema analisi, quali sono le variabili per cui la stessa (apparentemente) identica cucina può costare 8.000 o 10.000 euro (o anche di meno o anche molto di più).

Poi è anche chiaro che uno e' in gamba (dal progetto, al montaggio al l'assistenza post-vendita), si fa pagare un po' di più. Ma è' normale: offre un servizio migliore...

Il cliente deve concentrarsi a valutare questo aspetto. Nel caso specifico, io acquisterei da chi mi ha dimostrato di essere più bravo. E se il più bravo fosse anche il più caro, magari gli domanderei perché la "stessa" cucina può costare anche 2.000 euro in meno.

Se è' veramente in gamba, saprà dare una risposta soddisfacente

Quella differenza di prezzo ci può essere, i costi fissi di ciascun rivenditore sono diversi; io comprerei dal rivenditore che mi ispira più fiducia..... Se poi coincide con quello più economico (non mi stupirei) hai fatto bingo.

puo essere che uno ti vende il laminato lucido al posto del laccato? se nn sai distinguere le due ante, guardandole nn noti la differenza, ma nel prezzo si

voguerina ha scritto:puo essere che uno ti vende il laminato lucido al posto del laccato? se nn sai distinguere le due ante, guardandole nn noti la differenza, ma nel prezzo si

Le differenze se hai le due ante davanti le vede anche uno che non è del mestiere. Mi sembra esagerato.

allegri ha scritto:Si però bisogna anche finirla di guardare solo il prezzo!!

Il cliente deve scegliere il rivenditore!! Tutti i giri che fa per la cucina non devono essere finalizzati SOLO al preventivo.

Spendere 1.000 euro in più, ma spenderli bene, fa la differenza tra essere soddisfatti o meno dell'acquisto.

Bisogna cercare l'interlocutore che riesce a mettersi nei nostri panni, che ci capisce, e che ci "cuce su misura" il prodotto, e che ci SERVE al meglio.

Per quanto riguarda il prezzo, un professionista e' in grado di spiegare, con estrema analisi, quali sono le variabili per cui la stessa (apparentemente) identica cucina può costare 8.000 o 10.000 euro (o anche di meno o anche molto di più).

Poi è anche chiaro che uno e' in gamba (dal progetto, al montaggio al l'assistenza post-vendita), si fa pagare un po' di più. Ma è' normale: offre un servizio migliore...

Il cliente deve concentrarsi a valutare questo aspetto. Nel caso specifico, io acquisterei da chi mi ha dimostrato di essere più bravo. E se il più bravo fosse anche il più caro, magari gli domanderei perché la "stessa" cucina può costare anche 2.000 euro in meno.

Se è' veramente in gamba, saprà dare una risposta soddisfacente

Siamo sempre alle solite ... da un lato che dall'altro ....

Il cliente cerca a parità di qualità percepita .... di spendere di meno ... e questo è più che nornale .... ed il venditore dovrebbe cercare di chiedere il dovuto in funzione del livello qualitativo proposto cercando di sensibilizzare il cliente sugli effettivi contenuti della proposta.

In altri termini .... se per me due pacchetti "prodotto/servizi" pari cosa sono .... perchè mai dovrei spendere 1.000, 2.000 .... o anche solo 100 EUR in più???

Di riflesso .... dal lato del venditore ... siamo così convinti che stiamo sensibilizzando il cliente su quello che è uno dei fattori critici di un qualsiasi arredo ... vale a dire .... il montaggio e l'assistenza? Credete che bastino solo dichiarazioni di intenti del tipo .... "noi diamo servizio"!! ... e se poi questo tanto decantato servizio non c'è .... e come tanti .... si scarica l'arredo in casa del cliente (magari senza nemmeno aver avuto la cura di verificare bene i contenuti dei cartoni in arrivo dal produttore ed il completamento dell'intero ordine) e si mandano al volo due "contractors" montatori occasionali giusto così perchè vogliamo guadagnare un filo di più???

Io fossi un rivenditore .... lavorerei molto ... non tanto sulla riduzione dei prezzi (prezzo basso ... margine basso .... niente crescita .... e rischi di permanenza sul mercato elevati) quanto sull'effettiva capacità di far percepire al cliente un reale valore aggiunto riguardo alla mia reale capacità di erogare servizi qualitativamente elevati .... sempre che ovviamente ci siano .... cosa che il cliente è legittimo che possa dubitare.

Come fare semplice .... usare i clienti soddisfatti come referenza attiva ....

Consegno la mia proposta ... illustro il progetto .... declino in termini adeguati la consistenza dei miei servizi e poi .... invito il mio potenziale cliente ad entrare in diretto contatto con un cliente già acquisito e soddisfatto ....

Ospite ha scritto:Siamo sempre alle solite ... da un lato che dall'altro ....

Il cliente cerca a parità di qualità percepita .... di spendere di meno ... e questo è più che nornale .... ed il venditore dovrebbe cercare di chiedere il dovuto in funzione del livello qualitativo proposto cercando di sensibilizzare il cliente sugli effettivi contenuti della proposta.

In altri termini .... se per me due pacchetti "prodotto/servizi" pari cosa sono .... perchè mai dovrei spendere 1.000, 2.000 .... o anche solo 100 EUR in più???

Di riflesso .... dal lato del venditore ... siamo così convinti che stiamo sensibilizzando il cliente su quello che è uno dei fattori critici di un qualsiasi arredo ... vale a dire .... il montaggio e l'assistenza? Credete che bastino solo dichiarazioni di intenti del tipo .... "noi diamo servizio"!! ... e se poi questo tanto decantato servizio non c'è .... e come tanti .... si scarica l'arredo in casa del cliente (magari senza nemmeno aver avuto la cura di verificare bene i contenuti dei cartoni in arrivo dal produttore ed il completamento dell'intero ordine) e si mandano al volo due "contractors" montatori occasionali giusto così perchè vogliamo guadagnare un filo di più???

Io fossi un rivenditore .... lavorerei molto ... non tanto sulla riduzione dei prezzi (prezzo basso ... margine basso .... niente crescita .... e rischi di permanenza sul mercato elevati) quanto sull'effettiva capacità di far percepire al cliente un reale valore aggiunto riguardo alla mia reale capacità di erogare servizi qualitativamente elevati .... sempre che ovviamente ci siano .... cosa che il cliente è legittimo che possa dubitare.

Come fare semplice .... usare i clienti soddisfatti come referenza attiva ....

Consegno la mia proposta ... illustro il progetto .... declino in termini adeguati la consistenza dei miei servizi e poi .... invito il mio potenziale cliente ad entrare in diretto contatto con un cliente già acquisito e soddisfatto ....

Quoto al 1000%.

In simpatia, ma vorrei vedere il caro Allegri nei suoi acquisti personali se non guarda anche al prezzo.