Allora, senza aprirne un altro, 'uso' il thread di Maz, sopportate..

..per fare il punto della situazione di Euroluce 2013, insieme a tutti coloro che volessero partecipare, naturalmente, per individuare se ci sono, tendenze e novità..
Mi sembra che - a distanza di 2 anni - qualche differenza c'era sia nei 4 padiglioni dell'illuminazione, sia nel resto del Salone.
Crisi, parola che mette paura a pronunciarla. E l'organizzazione del Cosmit, con allestimenti quasi perfetti, l'ha nascosta bene.
Però c'è. Alcune case che abitualmente esponevano erano assenti, soprattutto a causa degli alti costi degli allestimenti e degli stand in fiera, dunque alcune hanno preferito la vetrina del Fuorisalone (Moooi a Tortona), mentre altre, purtroppo erano assenti per questioni gravi (Targetti, Solzi, Valenti, Lumen Center, tutto il gruppo di marchi racchiusa nella Firme di Vetro), altre ancora visibilmente ridotte (Pallucco, ma Metalspot su tutti) presentavano solo alcune novità o la sezione tecnica.
Per contro hanno partecipato molte aziende straniere, spagnole e francesi soprattutto. Anche americane, come la canadese Bocci, il suo stand era un miracolo di colori e luce.
Rinascita poi, per numero e varietà di prodotti della Fontana Arte, con prodotti che 'rompono' il rigore stilistico compassato ed un pò impolverato della casa del vetro d'arte milanese, straordinariamente giocosi, colorati, ludici anche, che rivelano finalmente l'essersi affidati alla consulenza ed alla matita di designer giovani e creativi.
Al solito opulenti gli stand dei grandi gruppi Vibia, Flos, Artemide, con una miriade di nuovi progetti - anche se sappiamo già che non tutto quello esposto sarà veramente messo in produzione. E più avanti vedremo quali, con dovizia di particolari..
Da annoverare l'uso di materie ecocompatibili e naturali, 'poveri' (nel senso di Arte povera - non rustica - il movimento della neoavanguardia italiana degli anni '60) come legno, cemento, terracotta, ceramica, cuoio, tessuto, cartone (su tutti Ilide e Graypants - sotto).
Tendenze? Le linee sono quelle percorse nell'edizione 2011. I cataloghi di tutte le aziende stanno via via aggiornando con le fonti led e dimmerabili (Foscarini, per esempio, sta aggiornando tutta la linea: un'esempio, la
Twiggy led) la maggior parte dei prodotti, con, purtroppo, un aggravamento dei costi di listino.
Di buono c'è poi, essendo il led parecchio maneggiabile e di dimensioni limitatissime, può essere inserito dovunque, perciò il volume delle lampade pare sempre più restringersi assottigliarsi. Questa compattezza di dimensioni permette una migliore maneggevolezza all'interno delle case, i cui tagli pure purtroppo, si restringono - almeno nelle città. Anche le lampade viste al Salone Satellite (realizzate dai giovani designer) si fanno sempre più curate, sofisticate, non sembrano autoprodotte, e il livello quest'anno mi è sembrato altissimo.
Una tra le linee individuate - a mio avviso - una vena neodecò (passatami il termine..

), una tendenza sicuramente vintage, accompagnate dal ritorno dell'ottone e dell'acciaio brunito per i fusti - che ricorda i pezzi di arredamento e di illuminazione degli anni '20, rivitalizzati dall'esperienza delle avanguardie (in particolare il cubismo). E, naturalmente preponderante è la vague degli '50 che sta percorrendo tutto l'arredamento (poltroncine dalle forme organiche a guscio, uso del legno e tessuto, riedizione dei maestri del modernismo e dell'arredo scandinavo). Gustosissimi poi i pezzi retrò di Anastassiades per Flos, azzeccati a mio avviso per purezza di stile e funzionalità, ma ne riparleremo più avanti.