Se alla parete è appoggiato il tavolo, eviterei degli spot a muro, che abbaglierebbero i commensali, per una o due lampade a braccio che 'portino' la luce fino al piano, senza creare ombre, se i punti luce si trovano appena sopra il piano. Di Artemide, la
Pipe, orientabile e con emissione diretta e diffusa, premiata col Compasso d'oro nel 2011, design di Herzog&De Meuron. Presente ma invisibile, l'interruttore nel 'collo' della lampada, realizzata in gomma siliconica.
E volendo, se esistono 2 punti luce in quella parete, potresti pensare di inserire sia una
Pipe con funzione di illuminazione dedicata al tavolo, sia un'applique con funzione di illuminazione generale, ad emissione diretta od indiretta e diffusa, come per esempio,
Lumiére, o
Bahia o
Gea (questa modulabile volendo, cioè accostandone anche due insieme, se servisse più luce in stanza), tutto di Foscarini. Tutti i modelli citati, alloggiano lampade a risparmio energetico, fluo.
O, sempre quale applique per l'illuminazione diffusa - premendo sul disco centrale si può ottenere alternativamente luce diretta od indiretta - la nuova
Lunair di Balbin per Fontana Arte, presentata quest'anno ad Euroluce: