Avevo scritto qualcosa, non so che fine abbia fatto. Perso in bozze, forse.. Riprovo.
Intanto, info
ETA SAT, sospensione, Kundalini:
http://www.kundalini.it/products.php?id=63
..in cui (ultime 2 foto sopra) la versione 'piccola' alloggia due lampade alogene o fluo - quindi è abbastanza efficiente in ambito residenziale - una posta nella parte stretta, verticale e l'altra, visibile dall'intradosso della cupola.
Si tratta di un'installazione luminosa, merita due righe.
La prima versione fu quella da terra, realizzata espressamente per la mostra Angeli alla Galleria Bianca Pilat di Milano, nel lontano 1995, dal designer Guglielmo Berchicci, in edizione unica. Il corpo del diffusore era ed è in vetroresina ecologica lavorata a mano su una struttura interna in metallo. Un anno dopo fu inserita in catalogo e prodotta dalla Kundalini da cui è stata derivata una versione sospesa e venduta due anni più tardi la mostra. Proprio la serie di lampade
ETA (se ne aggiunsero altre come
Yoga, ETA Baby, ecc..) ha permesso alla allora neonata Kundalini di affermarsi in poco tempo e di assumere un carattere fortemente riconoscibile, divenendo una tra le aziende più originali del settore - ed intervenendo con largo anticipo sulla questione del riutilizzo di materiali riciclabili trasformati in altro, in oggetti luminosi appunto. Il lavoro del giovane Berchicci, dagli anni '80, sostenuto da Mendini e da una serie di collaborazioni con quello studio - in polemica con l'international design dei grandi maestri, come Le Corbusier - diede i suoi frutti con una serie di oggetti (lampade, poltrone, oggetti per la casa) legati ad un design organico, 'spaziale' e caratterizzato dallo studio di materiali quali poliammide, polietilene, metacrilato termoformato, rinforzati da vetroresina.
Per la serie realizzata per Kundalini, è evidente che gli stimoli derivano da fuori il design: i lavori di Berchicci sono connotati da una forte evidenza formale a metà tra espressione artistica (la scultura organica di Brancusi, Arp, Moore) e progetto, ma sempre connotati da una ricerca verso nuovi materiali e tecnologie, quasi sempre prese a prestito da altri ambiti progettuali meno consueti e che danno vita ad interventi innovativi che aprono a nuove possibilità d’uso.
Stimoli. Sotto, la
Colonna infinita di Brancusi a Târgu Jiu in Valacchia, Romania (nel parco monumentale/memoriale dedicato ai caduti romeni della Grande Guerra) e le lampade da terra
Glu per Lumi e
Yoga per Kundalini.