FabT ha scritto:Quello che dice qsecofr è ovviamente tutto corretto ma non vale purtroppo per tutti perchè in Italia le leggi sono fatte solo per gli onesti mentre tutti gli altri non si preoccupano di rispettarle non essendoci una pena certa!
Questo sfogo per dire che da produttori italiani di mobili sono stati acquistati dei mobili da alcuni marchi GDO che sono poi stati smembrati, tagliati ed esaminati ed hanno riscontrato che contenevano scarti di lavorazione quali polvere di metallo, particolari di plastica e metallo.....ma c'erano anche particelle di legno! Inutile dire che erano mobili di provenienza cinese e con prezzi impossibili con i quali competere.........ovviamente non parliamo in quale classe di formaldeide si collocano.........secondo la norma JIS del Ministero Giapponese gli si sono rizzati i capelli!
E' inutile che la rigiriamo...........il cliente guarda solo il prezzo finale anche a costo della vita! Poi però non si lamenti se lui e i suoi familiari e amici rimangono senza lavoro!
comprendo il disagio e ne sono partecipe. Trovo però corretto fare un distinguo per spiegare meglio la situazione.
Ci sono mobili di provenienza solitamente asiatica che sono fatti male con le peggiori porcherie del mondo, senza nessun rispetto ne per il consumatore ne per la gente che ci lavora: taluni di questi mobili vengono importati in italia ed in europa distruggendo il mercato interno, altri vengono esportati in tutto il mondo magari pure con un bel marchio contraffatto... e fin qua nulla di nuovo.
Però è bene che chiariamo questa frase:
hanno riscontrato che contenevano scarti di lavorazione quali polvere di metallo, particolari di plastica e metallo.
I maggiori produttori italiani di pannello grezzo hanno impianti di riciclato: in pratica usano legno postconsumo consistente in mobilio vecchio, scarti e sfridi di lavorazione di altri pannelli, bancali usati eccetera. All'interno di questi pannelli c'è - e non serve un chimico perchè si vedono ad occhio nudo - appunto alluminio, tracce di laminati, pezzetti di bordo in abs, a volte stracci, piccoli frammenti di zamak, pezzetti di vernice. Di per se questi elementi estranei non comportano alcun problema di salute: sono pezzi di altri mobili che per ragioni magnetico/fisiche non sono stati rimossi dalle scaglie di legno. E' invece a mio parere molto più problematico per esempio l'uso di legno usato per gli esterni in quanto potrebbe contenere funghicidi ed insetticidi (pali di vigneti, pali della luce, bancali) ma diremo anche che presumo che una scaglia di legno dentro un pannello rivestito dopo che ha preso 3 stagioni di pioggia abbia molto meno veleno del vino che mi sono messo a tavola dopo una settimana che ha preso il solfato.
Allora il fatto è che gran parte del pannello italiano è riciclato: questo è stato motivo di gloria e di vanto sia per la produzione che per numerosi produttori italiani di tutte le fasce di qualità... questo pannello è altresì accettato e consumato da ikea che pur con un prodotto povero indubbiamente non va in cerca di fastidi ed in materia di analisi frantuma gli zebedei a mezzo mondo.
Ora il mio personale parere è che il pannello riciclato è un prodotto di per se sano. Se sia da considerare ecologico non lo so... vero è che si possono tagliare meno alberi ma è anche vero che si potrebbero piantare più alberi per far fronte alla domanda invece in Italia si preferisce prendere i contributi europei per tenere incolti i terreni o per mettere dei bei campi fotovoltaici/eolici... forse qualche politico pensa che abbiamo troppo pochi forestali in busta paga per mantenere anche le foreste...
