come funzionano gli affitti con riscatto e le variazioni catastali ?
L'affitto con riscatto è un contratto atipico, in sostanza stipuli contemporaneamente un contratto di affitto e un contratto di opzione, l'opzione è per l'acquisto dell'appartamento a prezzo bloccato.
Ogni mese paghi un canone concordato, di cui una percentuale è per l'affitto e la restante quota è un anticipo per l'eventuale acquisto dell'appartamento, ovviamente devi accertarti che la somma degli anticipi vada a finire su un conto con precisi vincoli, per tutelarti da qualsiasi evento negativo che possa interessare il proprietario (fallimento ecc). L'anticipo si perde se si recede dal contratto di affitto o si sceglie di non esercitare l'opzione alla sua scadenza. Conviene sempre affidarsi alla consulenza di un legale e verificare l'esistenza di ipoteche sull'immobile, eventualmente contratte dal proprietario.
A differenza del mutuo, non contrai un debito a lungo termine (sei soggetto esclusivamente alle obbligazioni del contratto di affitto), non regali soldi alla banca (interessi), finchè sei in affitto non devi preoccuparti della manutenzione straordinaria e di tutti gli adempimenti che spettano al proprietario, l'unico svantaggio è il termine molto breve per poter esercitare l'opzione, in genere 6 anni per gli immobili ad uso commerciale.
In sostanza, è il contratto più conveniente se hai alto reddito ma pochi risparmi, contando di poter accumulare la somma per l'acquisto entro il termine dell'opzione, se non ci riesci hai comunque la garanzia di non pagare più di quanto hai già versato.
Per quanto riguarda le variazioni catastali, devi accertarti che siano fattibili, nel mio caso è una procedura immediata. Il fabbricato è stato costruito negli anni 70 con una concessione edilizia valida per entrambe le categorie catastali, il regolamento di condominio ammette entrambe le destinazioni d'uso, l'appartamento soddisfa tutti i requisiti per uso abitazione (anzi, l'altezza dei soffitti, il dimensionamento dei solai e le dimensioni dei vani sono ben superiori allo standard delle abitazioni).
intanto ho cominciato a studiarmi i contratti di uso abitativo e ho letto dei contratti transitori con durata da 1 a 18 mesi, credo sia la scelta migliore per me al momento
Credo di si, ma non sono esperto in materia. La tua esigenza è scegliere il contratto che ti penalizzi il meno possibile per la rescissione, sia per i termini di preavviso che per le penalità.