Riporto un mio intervento in altro thread, in risposta a Blue in green, per descrivere le possibili realizzazioni alla portata di qualsiasi ditta locale specializzata nelle lavorazioni dell'acciaio inox. Per le lamiere autoportanti di grosso spessore, è fondamentale la lavorazione con taglio laser.
Le soluzioni costruttive che io propongo sono le seguenti:
1) Lamiera di spessore sottile o medio e supporto in multistrato marino (la più economica)
2) Lamiera di medio spessore e intelaiatura di supporto in profilati inox (la più indicata per ampie superfici di lavoro)
3) Lastra autoportante di elevato spessore (la più indicata per alto rapporto area vuota/area totale)
Le tipologie di acciaio utilizzate sono le seguenti:
a) AISI 304 (saldabile, bassa resistenza alla corrosione)
b) AISI 304L (facilmente saldabile, buona resistenza alla corrosione)
c) AISI 316L (ottima saldabilità, molto resistente alla corrosione)
La soluzione 1 è la più richiesta in abbinamento con le cucine di fascia media, il processo di lavorazione è il seguente:
- Spessore sottile (dai 10/10 ai 15/10): il supporto in multistrato di qualità marina (rigorosamente prima scelta, piallato e rettificato) viene lavorato dalla falegnameria con taglio a misura, smussatura bordi esterni, levigatura, trattamento con impregnante resistente al calore. Il supporto viene poi consegnato alla ditta di lavorazione dell'acciaio inox, che provvede a realizzare il rivestimento e ad incollarlo con mastice elastico resistente al calore. L'incollaggio deve essere perfetto, visto lo spessore sottile del rivestimento, quindi la lamiera viene pressata sul supporto con apposita macchina con rullo gommato, il top viene poi lasciato ad essiccare con il rivestimento adagiato su un bancone in acciaio perfettamente livellato, sull'altra faccia si applicano sacchi di sabbia a mò di zavorra. Dopo l'essiccazione del mastice, si procede alla finitura finale e il cliente può godere di un top dall'aspetto pieno e solido, nonostante lo spessore sottile dell'acciaio. Non è possibile effettuare saldature di elementi.
-Spessore medio (dai 20/10 ai 30/10): preparazione del supporto come sopra, ma lo spessore più robusto non esige incollaggio del rivestimento, è possibile saldare elementi a filo-top durante la lavorazione della lamiera e limitarsi ad un successivo appoggio del rivestimento sul supporto.
La soluzione 2 è utilizzata anche nel campo professionale, per la totale assenza di legno, è possibile saldare elementi a filo-top. La soluzione 3 è in genere utilizzata per applicazioni domestiche dal design minimale, sia con elementi da appoggio che saldati a filo-top.
Breve considerazione sulle saldature:
consigliabili se ci si accontenta di un top in AISI 304 a medio spessore con supporto in multistrato, con finiture semplici. Sconsigliabili se si opta per un top interamente in acciaio di qualità superiore, in commercio non troverete lavelli o piani cottura in grado di durare altrettanto, neanche se guardate ai più costosi della fascia alta!
L'AISI 316L è disponibile solo per bruttissimi lavelli destinati all'uso navale, richiederlo sulla produzione di design vorrebbe dire scontrarsi con esagerate quantità mimime da ordinare, resta la strada del lavello artigianale ma non possiamo certo costruire un piano cottura. Banalissimo il discorso finiture, potrei utilizzare una lastra autoportante con speciali finiture e trattamenti chimico-fisici che ne esaltano al massimo la durata e la facilità di pulizia, taglio laser e finitura dei bordi non la compromettono, la saldatura invece rovinerebbe tutto. Anche i lavelli ed i piani cottura, sebbene siano realizzati con acciai non eccelsi, possono avere delle finiture particolari che è bene preservare.
In risposta a FedeLomb, mi sento di consigliare la soluzione 1 con lamiera di medio spessore in AISI 316L , realizzabile con lavorazioni semplici da qualsiasi ditta specializzata.
Per contenere i costi, se hai un top che non sia rigonfiato o deformato, lo puoi conservare e sovrapporvi direttamente il rivestimento in acciaio. Le ditte di lavorazione sono generalmente disponibili per provvedere direttamente al montaggio, a condizione di far intervenire un idraulico per smontare e rimontare il lavello ed il piano cottura a gas (serve anche l'elettricista, in caso di piano cottura elettrico).
Consiglio la finitura "scotch-brite", un trattamento di "satinatura" fine dall'aspetto semilucido e vellutato, antimpronta e semplicissimo da pulire, generalmente è lo standard approvato per l'uso nell'industria alimentare e nel settore sanitario.
Il termine "scotch-brite" non identifica un preciso standard industriale, qualcuno lo intende come una satinatura più grossolana (meno igienica e difficile da pulire), è opportuno mostrare qualche esempio: