Quale mutuo: fisso VS variabile?
Inviato: 18/09/15 16:52
Apro questo thread per "sondare" le preferenze degli utenti del forum riguardo la tipologia di mutuo stipulata o preferita e cercare di dare qualche spunto di discussione a chi è in procinto di richiedere un mutuo o surrogare quello esistente.
Scegliere quale sia la tipologia di mutuo migliore in assoluto è impresa ardua e probabilmente non esiste una risposta corretta in assoluto.
In questi periodi con i tassi ai minimi storici le statistiche indicano, per l'anno 2015, un preferenza per i mutui a tasso fisso rispetto al variabile in quanto un tasso fisso così basso sarà difficile ottenerlo in futuro quando, si spera, ci sarà la tanto auspicata ripresa. Diversi esperti sostengono che per i prossimi 3/5 anni i tassi non verranno ritoccati e di conseguenza anche il tasso variabile risulta conveniente, sia per il risparmio immediato in termini di importo della rata sia perchè, piano di ammortamento alla mano, si versa fin da subito una quota capitale più alta rispetto al tasso fisso. Ovviamente prima o poi i tassi saliranno ma il risparmio accumulato nei primi anni permetterà di sopportare più agevolmente un aumento di rata.
Per chi invece preferisce non rischiare ma non vuole nemmeno rinunciare al tasso variabile, è possibile sottoscrivere un tasso variabile con CAP, la possibilità di fissare un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire, questo per impedire che una risalita eccessiva dei tassi influisca sulla rata, ma solitamente per chi sceglie questa opzione è presente uno spread più alto.
Esiste una quarta opzione, il mutuo a tasso misto, che consente ad intervalli periodici definiti (2, 5 o 10 anni) di scegliere tra tasso fisso o variabile, in base alle quotazioni in essere al momento della scelta. Questa opzione non sembra molto conveniente in quanto il tasso di partenza è, nella maggior parte dei casi, quello fisso e di conseguenza non si beneficerà del risparmio dettato attualmente dall'Euribor negativo.
In conclusione, se non si vogliono avere sorprese è meglio scegliere un tasso fisso che di questi tempi risulta comunque molto conveniente, altrimenti per chi vuole rischiare c'è il tasso variabile che consente un risparmio sostanzioso, a patto che si metta in conto che sicuramente i tassi aumenteranno ed occorre essere sicuri di poter sostenere una rata che potrebbe anche raddoppiare. Considerando l'oscillazione dei tassi, un tasso variabile su un periodo medio lungo (> 15 anni) risulterebbe conveniente.
Scegliere quale sia la tipologia di mutuo migliore in assoluto è impresa ardua e probabilmente non esiste una risposta corretta in assoluto.
In questi periodi con i tassi ai minimi storici le statistiche indicano, per l'anno 2015, un preferenza per i mutui a tasso fisso rispetto al variabile in quanto un tasso fisso così basso sarà difficile ottenerlo in futuro quando, si spera, ci sarà la tanto auspicata ripresa. Diversi esperti sostengono che per i prossimi 3/5 anni i tassi non verranno ritoccati e di conseguenza anche il tasso variabile risulta conveniente, sia per il risparmio immediato in termini di importo della rata sia perchè, piano di ammortamento alla mano, si versa fin da subito una quota capitale più alta rispetto al tasso fisso. Ovviamente prima o poi i tassi saliranno ma il risparmio accumulato nei primi anni permetterà di sopportare più agevolmente un aumento di rata.
Per chi invece preferisce non rischiare ma non vuole nemmeno rinunciare al tasso variabile, è possibile sottoscrivere un tasso variabile con CAP, la possibilità di fissare un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire, questo per impedire che una risalita eccessiva dei tassi influisca sulla rata, ma solitamente per chi sceglie questa opzione è presente uno spread più alto.
Esiste una quarta opzione, il mutuo a tasso misto, che consente ad intervalli periodici definiti (2, 5 o 10 anni) di scegliere tra tasso fisso o variabile, in base alle quotazioni in essere al momento della scelta. Questa opzione non sembra molto conveniente in quanto il tasso di partenza è, nella maggior parte dei casi, quello fisso e di conseguenza non si beneficerà del risparmio dettato attualmente dall'Euribor negativo.
In conclusione, se non si vogliono avere sorprese è meglio scegliere un tasso fisso che di questi tempi risulta comunque molto conveniente, altrimenti per chi vuole rischiare c'è il tasso variabile che consente un risparmio sostanzioso, a patto che si metta in conto che sicuramente i tassi aumenteranno ed occorre essere sicuri di poter sostenere una rata che potrebbe anche raddoppiare. Considerando l'oscillazione dei tassi, un tasso variabile su un periodo medio lungo (> 15 anni) risulterebbe conveniente.