ALICEPAVAN ha scritto:Il costruttore mi ha detto che mi fa la presa con l'attacco direttamente al mio contatore con tanto di rilascio di conformità dai vigili del fuoco.
Siamo già in tre che hanno deciso di collegare la presa al proprio contatore in modo da non gravare sulla spesa condominiale
Si può fare, ma la situazione diventa estremamente problematica sia nell'immediato che per i futuri interventi di verifica e manutenzione, meglio evitare.
Nel progetto originario dell'impianto elettrico, prevedendo l'alimentazione di
tutte le pertinenze interne all'autorimessa (box e cantine) attraverso il contatore condominiale, si realizza un unico impianto la cui proprietà dovrà risultare
interamente condominiale, in modo da avere un unico progetto e poter gestire la manutenzione e le verifiche periodiche a livello condominiale, vietando qualsiasi intervento su iniziativa individuale. Naturalmente, nella ripartizione delle spese per la manutenzione, si distingue tra le parti d'impianto al servizio di più utenti e quelle al servizio esclusivo di singoli box o cantine. Il comando di emergenza può essere ottenuto nel modo più semplice ed affidabile, con un solo sganciatore di minima tensione che agisce su un unico interruttore collocato nel quadro elettrico condominiale.
Per aggiungere i punti presa, occorre una variante di progetto per l'impianto elettrico (condominiale) e si devono presentare le varie pratiche al Comando Provinciale dei VV.F., essendo l'attività soggetta al CPI.
Per il problema della ripartizione dei consumi, si risolve con contatori divisionali, per un elevato numero di utenze (quindi non in questo caso) può essere conveniente un sistema di telelettura remota con modem GSM.
Se si opta per il distacco di una pertinenza dall'impianto condominiale, realizzando un impianto di proprietà individuale connesso al contatore del rispettivo appartamento, le complicazioni sono notevoli. Oltre ad una variante di progetto sull'impianto condominiale, il proprietario della pertinenza è assoggettato all'obbligo di progetto per il proprio impianto privato, poichè l'impianto comprende l'alimentazione di un locale di pertinenza facente parte di attività soggetta al CPI. Tutti i vari progetti devono essere presentati ai VV.F. per le pratiche richieste.
Notevoli problemi emergono a livello tecnico, sia per la progettazione che per le successive operazioni di manutenzione e di verifica periodica. Il comando di emergenza deve far ricorso ad un unico circuito (con alimentazione SELV) che agisca simultaneamente su più sganciatori, per disalimentare tutte le utenze comprese nell'autorimessa, quindi l'impianto condominiale non sarà completamente indipendente da quelli privati.