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ciao a tutti.
Spero di essere nel posto giusto e di poter avere il vostro aiuto.
Mi appresto tra qualche mese ad arredare il mio nuovo appartamento e tra le varie cose,
ho perso la testa per la libreria infinity.
Come sicuramente sapete il prezzo è abbastanza "importante", mi chiedevo se esistono delle repliche o librerie simili a quella proposta dalla nota ditta nella versione in metallo.
So che probabilmente non sarà mai la stessa cosa, ma a volte ci si può accontentare.
Vi ringrazio molto per l'aiuto e la vostra disponibilità.

Innamorato?.. e ci credo!

Si tratta della libreria modulare LB7 per Poggi (1956/57), attualmente riedita come 835/ Infinito da Cassina, progettata da Franco Albini, forse tra gli oggetti più desiderati (e più costosi..) nel catalogo del marchio brianzolo:
http://cassinacom.cdn-immedia.net/sites ... finito.pdf

Numerose le repliche e modelli simili, soprattutto tra le librerie commercializzate negli anni '50 e '60 contemporanee alla LB7, in genere di derivazione scandinava. Per queste ti consiglio di dare un occhio ai portali dell'usato o di modernariato, come subito.it e similia; ne compaiono molte, svedesi, italiane (bellissima, ultima sotto di Vittorio Dassi, per la Dassi Lissone, tutt'ora attiva) e più raramente anche la stessa LB7, con costi decisamente più accessibili:
http://www.in-vendita.it/libreria-anni-50
http://www.subito.it/arredamento-casali ... 316471.htm
http://www.cargo20.it/mobili.html
http://antiquariando.com/index.php?rout ... uct_id=262
Sul nuovo esistono moltissimi modelli simili alla attuale 835, sempre con struttura a montante regolabile con ripiani e contenitori. Tra le più belle la Zenit di Bavuso, per Rimadesio, però affatto economica, oppure stesso concetto ma un pò diverse, in metallo, Airport, Cattelan e System, Extendo.
Occhio anche, per il nuovo, al portale Designbest che ha soppiantato il vecchio Webmobili:
http://www.designbest.com/it/prodotti/g ... gn,metallo

Altra storica, modulare, Elegie di Ignazio Gardella, sodale di Albini:
http://www.misuraemme.it/prodotti/libre ... 91_it.html
Come non citare la celeberrima 606 di Dieter Rams (1960), per De Padova o Vitsoe:

Continuando il discorso un pò in OT forse, su Albini, un cenno sulla recente riedizione da parte di Cassina, riscoprendone gli archivi, su una libreria molto particolare.
L'architetto ne fece costruire solamente una per se stesso (1939), collocata nel suo appartamento milanese, poi collassata fragorosamente una notte e quindi andata perduta, la libreria bella ed impossibile - per il costo notevole - Veliero:
http://www.cassina.com/it/collezione/co ... 38-veliero

Importantissimo il contributo fornito da Albini al design nascente (come fondamentale la vicinanza di Giò Ponti, deus-ex-machina del design italiano) sentito all'inizio soprattutto come esigenza di completamento, negli arredi, delle innovazioni negli edifici del movimento razionalista, via via arricchendosi con un linguaggio originale ma scarno ed essenziale, quasi 'concettuale', in equilibrio sempre tra, attenzione ai materiali ed all'espressività del progetto.
Della Veliero, progetto pensato solo per fini didattici e di ricerca, e mai inserito in alcun disegno commerciale, rappresenta uno studio avanzatissimo tra ricerca dei materiali e sovvertimento di funzioni strutturali: la forma della libreria si connota attraverso l'inversione degli elementi portanti di sostegno che diventano elementi resistenti alla trazione. Geniale la volontà di sovvertire appunto l'idea di peso che caratterizza qualsiasi struttura portante, con un risultato di grande levità espresso in una delle prime tensostrutture adottate nel campo dell'arredamento.

Riedita da Agape la Cavalletto (1955), altro pezzo storico di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti.

lot ha scritto:

Riedita da Agape la Cavalletto (1955), altro pezzo storico di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti.

Vorrei avere una casa più grande per poterle mettere tutte, almeno più della metà di quelle che hai postato sono per me tra le più belle mai inventate e disegnate della storia del design fino ad oggi, la tua analisi del veliero di albini (che come sai stimo infinitamente) è straordinariamente perfetta nel renderne la grande sfida progettuale oltre che la sfavillante bellezza