Materasso nuovo e mal di schiena: quanto sopportare?
Inviato: 20/02/17 16:31
Ciao a tutti,
ho da poco cambiato materasso. Primo avevo due singoli a molle che avevano fatto il proprio tempo e su cui iniziavo a non dormire molto bene. Ho optato allora per un matrimoniale a molle tradizionali di uno dei migliori produttori, che dopo tante prove mi aveva dato una sensazione migliore di quelli a molle insacchettate, che pure non mi sembravano male, e dei modelli senza molle che mi davano una sensazione eccessiva di sprofondamento. Il modello che ho acquistato è il Falomo Capriccio H2.
Dall'arrivo del nuovo materasso, 6 notti fa, provo però dolori sia lombari che cervicali che, anziché diminuire, stanno progressivamente aumentando. La mia ipotesi è che il male sia dato da uno sprofondamento un po' superiore a quello che riesco a sopportare, di cui non mi sono reso conto in negozio avendo provato un letto singolo (considerando che tutte le molle sono "in rete", forse il modello 165x200 risponde un po' diversamente dall'80x190) o semplicemente perché il tempo della prova è stato troppo breve e mi ha fuorviato la sensazione del primo contatto. Io per inciso sono alto 188 cm per 76 kg circa e, dormendo fuori casa, mi sono sempre trovato meglio sui materassi un po' più rigidi che non su quelli morbidi. In questo caso però mi sono attenuto alle indicazioni di rigidità suggeriti sia dal sito che dal venditore.
Venendo a noi, il venditore ed anche altre opinioni viste in internet suggeriscono di aspettare 15 giorni e al limite un mese per dare tempo al corpo di abituarsi alla novità, ma ho alcune perplessità che vi sottopongo:
1. Mi immagino un dolore di assestamento come un senso di indolenzimento al risveglio, che dovrebbe via via a scemare. Io ho un fastidio che mi fa proprio dormire male perché passo la notte a girarmi per cercare posizioni che diminuiscano il disagio. Inoltre il dolore, che nei primi giorni tendeva a passarmi una volta alzato, tende a permanere e a volte ad aumentare, a fasi alterne, nell'arco della giornata.
2. Mi è capitato molte volte di andare in albergo o in case vacanza, dormendo su materassi a volte comodi, altre volte scomodi per diverse ragioni. In entrambi i casi, anche dopo diversi giorni, ciò che è era scomodo è rimasto scomodo fino alla fine della permanenza e viceversa. Probabilmente ci si può abituare a tutto, ma mi chiedo: se il mio corpo mi sta dando dei segnali, non è che ignorandoli rischio di farlo abituare a una soluzione che per me è tutt'altro che ottimale?
3. Il discorso economico: aspettando 15 giorni o un mese, rischio che scadano i termini per il recesso che dovrebbe essere tutelato dalla legge, di cui il venditore non mi ha ancora parlato ma che è presente sul sito del produttore (che indica 14 giorni lavorativi come tempo per inoltrare la comunicazione). Sinceramente non posso permettermi di sostenere un'altra volta la spesa del materasso, ma un piccolo conguaglio per un arrivare a un modello a molle insacchettate è sicuramente alla mia portata.
Cosa ne pensate?
Grazie mille a tutti
ho da poco cambiato materasso. Primo avevo due singoli a molle che avevano fatto il proprio tempo e su cui iniziavo a non dormire molto bene. Ho optato allora per un matrimoniale a molle tradizionali di uno dei migliori produttori, che dopo tante prove mi aveva dato una sensazione migliore di quelli a molle insacchettate, che pure non mi sembravano male, e dei modelli senza molle che mi davano una sensazione eccessiva di sprofondamento. Il modello che ho acquistato è il Falomo Capriccio H2.
Dall'arrivo del nuovo materasso, 6 notti fa, provo però dolori sia lombari che cervicali che, anziché diminuire, stanno progressivamente aumentando. La mia ipotesi è che il male sia dato da uno sprofondamento un po' superiore a quello che riesco a sopportare, di cui non mi sono reso conto in negozio avendo provato un letto singolo (considerando che tutte le molle sono "in rete", forse il modello 165x200 risponde un po' diversamente dall'80x190) o semplicemente perché il tempo della prova è stato troppo breve e mi ha fuorviato la sensazione del primo contatto. Io per inciso sono alto 188 cm per 76 kg circa e, dormendo fuori casa, mi sono sempre trovato meglio sui materassi un po' più rigidi che non su quelli morbidi. In questo caso però mi sono attenuto alle indicazioni di rigidità suggeriti sia dal sito che dal venditore.
Venendo a noi, il venditore ed anche altre opinioni viste in internet suggeriscono di aspettare 15 giorni e al limite un mese per dare tempo al corpo di abituarsi alla novità, ma ho alcune perplessità che vi sottopongo:
1. Mi immagino un dolore di assestamento come un senso di indolenzimento al risveglio, che dovrebbe via via a scemare. Io ho un fastidio che mi fa proprio dormire male perché passo la notte a girarmi per cercare posizioni che diminuiscano il disagio. Inoltre il dolore, che nei primi giorni tendeva a passarmi una volta alzato, tende a permanere e a volte ad aumentare, a fasi alterne, nell'arco della giornata.
2. Mi è capitato molte volte di andare in albergo o in case vacanza, dormendo su materassi a volte comodi, altre volte scomodi per diverse ragioni. In entrambi i casi, anche dopo diversi giorni, ciò che è era scomodo è rimasto scomodo fino alla fine della permanenza e viceversa. Probabilmente ci si può abituare a tutto, ma mi chiedo: se il mio corpo mi sta dando dei segnali, non è che ignorandoli rischio di farlo abituare a una soluzione che per me è tutt'altro che ottimale?
3. Il discorso economico: aspettando 15 giorni o un mese, rischio che scadano i termini per il recesso che dovrebbe essere tutelato dalla legge, di cui il venditore non mi ha ancora parlato ma che è presente sul sito del produttore (che indica 14 giorni lavorativi come tempo per inoltrare la comunicazione). Sinceramente non posso permettermi di sostenere un'altra volta la spesa del materasso, ma un piccolo conguaglio per un arrivare a un modello a molle insacchettate è sicuramente alla mia portata.
Cosa ne pensate?
Grazie mille a tutti