Pagina 1 di 1
ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 28/06/19 11:09
da coolors
Scrivo nell'area cucine in quanto, a mio modesto parere, è l'area della casa dove c'è più bisogno da parte degli acquirenti di "garanzie".
Cito direttamente quanto indicato da il presidente di FederMobili, sig. Mauro Mamoli:" E’ un tipo di network che coinvolge negozi, imprenditori, titolari di attività, che decidono di utilizzare il contratto tipo stilato da Federmobili con la Camera di Commercio di Milano e delle Associazioni Consumatori aderenti, firmando un codice di etica commerciale.
Le attività coinvolte vengono riconosciute come “Negozio Garantito Federmobili”, una garanzia che può essere spesa tanto con i consumatori quanto con i fornitori.
Il riconoscimento è ufficiale e viene comunicato sia sul sito della Federazione, sia attraverso delle schede-rivenditore: ciascuna attività presente nel nerowrk avrà un disciplinare certificato, che prevede soprattutto la tutela del consumatore attraverso una vendita con informazioni adeguate.
Aderire alla proposta del “Negozio Garantito da Federmobili” è una iniziativa che sosteniamo e della quale è un piacere portarvene a conoscenza."
Penso sia una proposta/iniziativa interessante, trovate sicuramente l'articolo presente on line.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 02/07/19 8:55
da qsecofr
è già da molto che i rivenditori cercano di stilare delle regole di buon mercato ma poi nel pratico non si va molto oltre le intenzioni.
Attenzione comunque: un conto è stilare un codice di buon comportamento (ci mettiamo un oretta con openoffice?) un conto è farlo attuare e controllare... chi controlla che un associato che pubblicizza questo codice non faccia quello che gli comoda? Federmobili no proprio...
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 02/07/19 10:30
da klw
L'iniziativa può essere buona, tutto dipenderà dalla effettiva qualità del servizio reso da questi negozi rispetto agli altri.
Nella sezione Materassi ho conosciuto l'associazione Assobed, una serie di negozi i cui addetti sono veri e propri consulenti del sonno, non semplici venditori. Sembra una roba seria, fatta bene, un negozio l'ho visitato di persona e ho avuto riscontri positivi, alcuni utenti professionali del forum dispensano consigli utilissimi, ma...
... andate a vedere l'elenco dei negozi aderenti. Una manciata, non di più.
Quindi, iniziative pregevoli e da stimolare a crescere, però fare bene il proprio lavoro costa fatica e spesso questa fatica extra non viene neanche riconosciuta, quindi in molti piano piano si tirano indietro e si limitano a fare il minimo indispensabile (pensate stia parlando di materassi o cucine? ahimè, vale per tutti gli ambiti lavorativi). E invece l'unico modo di levarsi da questo pantano in cui come Paese siamo finiti è fare il nostro dovere tutto e fino in fondo.
Complimenti quindi a Assobed e, auspicabilmente, a questa Federmobili.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 02/07/19 11:11
da qsecofr
klw ha scritto:e, auspicabilmente, a questa Federmobili.
beh federmobili non è una "questa"... è il ramo del mobile della federlegno, la "nostra" associazione di categoria sulla cui utilità tralascio il commento.
Rimango comunque dell'idea che sia una idea di marketing più che di tutela della parti.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 04/07/19 11:42
da coolors
qsecofr ha scritto:klw ha scritto:e, auspicabilmente, a questa Federmobili.
beh federmobili non è una "questa"... è il ramo del mobile della federlegno, la "nostra" associazione di categoria sulla cui utilità tralascio il commento.
Rimango comunque dell'idea che sia una idea di marketing più che di tutela della parti.
A me sembra meglio che nulla, un gruppo di rivenditori che firma un codice etico di lavoro regolamentato dall'associazione di categoria di riferimento è comunque utile, soprattutto in un mondo, quello attuale, dove se firmi un codice di comportamento e non lo ottemperi, c'è sicuramente qualcuno che pubblicizzerà il tuo esser disonesto rispetto a quello che dichiari.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 04/07/19 16:54
da Mamoli Federmobili
Buongiorno a tutti,
mi permetto di fare solo qualche precisazione.
Federmobili è la Federazione dei negozi tradizionali di arredamento indipendenti italiani, FederlegnoArredo è la Federazione dei produttori di arredamento italiani (e non solo, rappresenta tutta la filiera del legno).
Federmobili è aderente a Confcommercio mentre FederlegnoArredo aderisce a Confindustria. I rapporti tra le due federazioni sono principalmente di tipo Istituzionale e le collaborazioni per presentare istanze e richiesta alla politica sono buone e continuative.
Per quanto riguarda il "Negozio Garantito" Federmobili, sono contento che abbia suscitato interesse. Il negozio che desidera fare parte della rete di negozi garantiti si impegna ad utilizzare il "Contratto Tipo per la vendita di Arredamento" messo a punto con Camera di Commercio di Milano-Monzabrianza-Lodi e con alcune associazioni dei Consumatori, approvato da Unioncamere e quindi con validità su tutto il territorio Nazionale. Nel citato contratto, oltre a suggerire una valorizzazione dei servizi offerti dal negozio, il pagamento è proposto con un anticipo del 30% alla firma del contratto e un saldo alla consegna di quanto ordinato. Abbiamo cercato, così, di rispondere a due esigenze dei rivenditori: una, fare capire al cliente il valore dei servizi offerti (come può capire un consumatore il valore dei servizi che gli sto offrendo, se il primo a non valorizzarli sono io venditore che applico la politica del tutto compreso?); la seconda, agevolare l'incasso del saldo - come avviene in tutti i settori del commercio - nel momento in cui ci si accorda per la consegna dei beni acquistati (anche qui, molto spesso, raccogliamo le lamentele dei rivenditori sulla certezza del pagamento).
Oltre all'utilizzo del Contratto, il titolare del punto vendita, si impegna firmando il Codice di Etica Commerciale che è stato stilato sempre con la collaborazione della Camera di Commercio di Milano-Monzabrianza-Lodi ed in questa depositato: insomma gli abbiamo dedicato un po' più di on'oretta su OpenOffice (siamo un po' più seri).
Per ultimo: chi controlla chi?
Partiamo dal presupposto che se un'imprenditore decide di fare parte di un gruppo che si vuole dare delle regole, e si impegna a rispettarle, e decide di partecipare per infrangerle: chi glielo fa fare di far parte del gruppo e versare una, seppur minima, quota di adesione? Detto questo prima di formalizzare questo progetto ci siamo resi conto che il sito Federmobili, la pagina Facebook e i social dove siamo presenti, hanno buon seguito anche da parte dei consumatori.
Per esempio: domande, richieste e delucidazioni sul Bonus Mobili (dalla sua introduzione nel 2013) sono state più frequenti da parte dei contribuenti che dei rivenditori; molti clienti di negozi ci hanno contattati per sapere se il comportamento del negozio al quale si erano rivolti per i loro acquisti era corretto o meno; altri ci hanno contattati per avere informazioni sul contratto che avevano firmato (il più delle volte senza clausole a tutela tanto del compratore quanto del venditore...) e la sua validità.
Quindi mi verrebbe da dire che abbiamo di fronte un unico grande controllore: il consumatore!
Grazie per l'attenzione
Mauro Mamoli
Presidente Federmobili
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 04/07/19 18:13
da cla56
Mamoli Federmobili ha scritto:Buongiorno a tutti,
mi permetto di fare solo qualche precisazione.
Federmobili è la Federazione dei negozi tradizionali di arredamento indipendenti italiani, FederlegnoArredo è la Federazione dei produttori di arredamento italiani (e non solo, rappresenta tutta la filiera del legno).
Federmobili è aderente a Confcommercio mentre FederlegnoArredo aderisce a Confindustria. I rapporti tra le due federazioni sono principalmente di tipo Istituzionale e le collaborazioni per presentare istanze e richiesta alla politica sono buone e continuative.
Per quanto riguarda il "Negozio Garantito" Federmobili, sono contento che abbia suscitato interesse. Il negozio che desidera fare parte della rete di negozi garantiti si impegna ad utilizzare il "Contratto Tipo per la vendita di Arredamento" messo a punto con Camera di Commercio di Milano-Monzabrianza-Lodi e con alcune associazioni dei Consumatori, approvato da Unioncamere e quindi con validità su tutto il territorio Nazionale. Nel citato contratto, oltre a suggerire una valorizzazione dei servizi offerti dal negozio, il pagamento è proposto con un anticipo del 30% alla firma del contratto e un saldo alla consegna di quanto ordinato. Abbiamo cercato, così, di rispondere a due esigenze dei rivenditori: una, fare capire al cliente il valore dei servizi offerti (come può capire un consumatore il valore dei servizi che gli sto offrendo, se il primo a non valorizzarli sono io venditore che applico la politica del tutto compreso?); la seconda, agevolare l'incasso del saldo - come avviene in tutti i settori del commercio - nel momento in cui ci si accorda per la consegna dei beni acquistati (anche qui, molto spesso, raccogliamo le lamentele dei rivenditori sulla certezza del pagamento).
Oltre all'utilizzo del Contratto, il titolare del punto vendita, si impegna firmando il Codice di Etica Commerciale che è stato stilato sempre con la collaborazione della Camera di Commercio di Milano-Monzabrianza-Lodi ed in questa depositato: insomma gli abbiamo dedicato un po' più di on'oretta su OpenOffice (siamo un po' più seri).
Per ultimo: chi controlla chi?
Partiamo dal presupposto che se un'imprenditore decide di fare parte di un gruppo che si vuole dare delle regole, e si impegna a rispettarle, e decide di partecipare per infrangerle: chi glielo fa fare di far parte del gruppo e versare una, seppur minima, quota di adesione? Detto questo prima di formalizzare questo progetto ci siamo resi conto che il sito Federmobili, la pagina Facebook e i social dove siamo presenti, hanno buon seguito anche da parte dei consumatori.
Per esempio: domande, richieste e delucidazioni sul Bonus Mobili (dalla sua introduzione nel 2013) sono state più frequenti da parte dei contribuenti che dei rivenditori; molti clienti di negozi ci hanno contattati per sapere se il comportamento del negozio al quale si erano rivolti per i loro acquisti era corretto o meno; altri ci hanno contattati per avere informazioni sul contratto che avevano firmato (il più delle volte senza clausole a tutela tanto del compratore quanto del venditore...) e la sua validità.
Quindi mi verrebbe da dire che abbiamo di fronte un unico grande controllore: il consumatore!
Grazie per l'attenzione
Mauro Mamoli
Presidente Federmobili
Buona sera Sig. Mamoli
Ho letto con interesse il suo post e sono d'accordissimo sulla necessità di avere un contratto tipo di riferimento nonchè
un "Codice di etica commerciale".Il fatto che ciò debba avvenire "sotto" la bandiera di Federmobili (associata alla Confcommercio) mi lascia qualche perplessità ma in questo caso non è questa la questione su cui vorrei soffermarmi.
Come Lei ben sà una fetta sempre più importante in termini di fatturato già da diversi anni è appannaggio della grande distribuzione e nel tempo crescerà ancor di più;ora che io sappia in quei "territori" non si sognerebbero mai di adottare un simile contratto e tantomeno la formula di pagamento che tale contratto prevede (30% all'ordine e saldo a consegna..... avvenuta?)
La grande distribuzione ha i "suoi contratti" e le sue forme di pagamento....punto.
Quindi tale iniziativa credo sia rivolta unicamente ai punti vendita "tradizionali" più o meno grandi che siano.
Detto ciò comprendo la necessità che il cliente privato venga tutelato nei suoi acquisti (proprio su questo forum negli ultimi giorni se n'è parlato...) e seguendo il forum ormai da diversi anni non credo di sbagliarmi più di tanto nel dire che i problemi principali per i privati vengono proprio nel rapporto con la grande distribuzione (la cronaca degli ultimi tempi ne è la conferma....).Ora vorrei domandarLe ,quale risposta può o vuole dare la Federmobili (Confcommercio) a questo tipo di problematica che coinvolge centinaia di acquirenti, perché pensare e scrivere che l'unico grande controllore sarà e deve essere il consumatore è un po' come dire
Comprate,poi se le cose vanno male son cavoli vostri.....
Concludendo, la proposta,seppur interessante della Federmobili alla fin fine potrà riguardare quella parte minima (parlo di fatturato) del nostro settore,tra l'altro quella parte che fa' da sempre del rapporto punto vendita/cliente il suo punto di forza e se vogliamo anche di orgoglio professionale.
Una "regola" per essere tale ed avere valore deve essere applicata da tutti e per tutti.
La ringrazio per l'attenzione!
Arch.Claudio Ritucci
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 04/07/19 22:02
da qsecofr
non so. io rimango perplesso. In tanti esercizi si espone un gagliardetto più o meno brandizzato con le regole di buon comportamento ma poi alla fine si giunge sempre ad un compromesso ed il gagliardetto vende solo una sensazione di fiducia al compratore, fiducia che rimane all'onestà delle parti perchè parliamoci chiari: se il rivenditore scappa con l'anticipo nessuno ti risarcisce, come se il cliente s'attacca ad una "censured" per non saldarti il rivenditore rimane come un fagiolo.
L'ideale invece sarebbe una sorta di garante esterno: una sorta di quello che fa paypal nelle piccole transazioni internet: se il pezzo non arriva o esce una difficoltà paypal storna i soldi in base ad un'indagine interna.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 05/07/19 15:06
da klw
Se mi posso permettere, io la vedo dal punto di vista del consumatore.
L'ideale sarebbe fare come dice qsecofr o comunque cercare di adottare quelle garanzie che esistono per gli acquisti e pagamenti online anche per quelli fatti nei negozi reali.
In tanti casi la clausola "soddisfatto o rimborsato entro x giorni", nonché la velocità ed enorme disponibilità del servizio post vendita di Amazon mi spingono ad acquistare lì anche se costa un po' di più che da altri negozi online o fisici.
Discorso analogo vale per Ebay perché adotta una filosofia simile. Se un venditore non spedisce la merce, se non arriva, se qualcosa non va oltre a contattare direttamente il venditore (e lì i feedback sono importanti!) puoi sentire anche Ebay che ti da quasi sempre ragione, eventualmente minacciando di espellere il venditore dal loro circuito.
Su tutti gli altri siti cerco di pagare con PayPal per le garanzie accessorie che questo tipo di pagamento riconosce.
Mi fermo qui, ma ho citato questi esempi per dire che è possibile creare meccanismi simili anche a reti di negozi fisici. Una rete di negozi può lavorare sui prezzi o sulla qualità del servizio inteso a 360° o ancora su sistemi di pagamento che forniscano garanzie o assicurazioni, ecc. Una rete efficace espelle i nodi che la danneggiano e contemporaneamente incentiva i migliori ad associarsi perché avranno un incremento di fatturato.
Nel loro piccolissimo credo che Assobed serva un po' a questo, auguro loro di avere successo. Finora mi pare che sono rimasti fermi al palo di partenza.
Federmobili mi dite essere una realtà ben più grande. Benissimo, però concordo che non basta un bollino a spingermi in uno dei negozi aderenti. Devo riconoscere a quel bollino dei servizi che posso toccare con mano concretamente, altrimenti da consumatore scettico quale sono lo percepisco solo come aria fritta o, al meglio, come una bella iniziativa priva di concretezza.
Sig. Mamoli, complimenti per l'iniziativa, spero queste osservazioni possano servire a sviluppare meglio un progetto che ha delle buone potenzialità.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 07/07/19 19:01
da qsecofr
Più che un'iniziativa del rivenditore di mobili il generare un pagamento sicuro tra le parti sarebbe un'operazione da banca.
Sarebbe utile infatti in moltissimi settori del commercio di cui l'arredamento è una parte minimale: pensate al settore edile, idraulico/sanitario/elettrico.
Sarebbe auspicabile, almeno in certi range di importi, che ci fosse una sorta di garante tecnico/finanziario senza ricorrere al tribunale... ma è anche vero che questo tipo di transazioni avrebbero un costo (come ce l'ha paypal) e spesso il privato non è disposto a spendere neanche un centesimo in più anche se fosse maggiormente tutelato, salvo poi piangere il morto quando poi la ristrutturazione non va come previsto (e non va quasi mai tutto proprio liscio)
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 07/07/19 20:35
da teamlegnocuneo
qsecofr ha scritto:Più che un'iniziativa del rivenditore di mobili il generare un pagamento sicuro tra le parti sarebbe un'operazione da banca.
Sarebbe utile infatti in moltissimi settori del commercio di cui l'arredamento è una parte minimale: pensate al settore edile, idraulico/sanitario/elettrico.
Sarebbe auspicabile, almeno in certi range di importi, che ci fosse una sorta di garante tecnico/finanziario senza ricorrere al tribunale... ma è anche vero che questo tipo di transazioni avrebbero un costo (come ce l'ha paypal) e spesso il privato non è disposto a spendere neanche un centesimo in più anche se fosse maggiormente tutelato, salvo poi piangere il morto quando poi la ristrutturazione non va come previsto (e non va quasi mai tutto proprio liscio)
concordo, un po' come tanti altri marchi di garanzia (basti pensare a quanta porcheria marchiata doc, docg, dop etc si trova) lascia il tempo che trova. una vera tutela va effettuata da un organo al di sopra delle parti, che si accolli l'onere di trattenere una quota di garanzia da rilasciare salvo benestare dell'acquirente o in caso di controversia provvedere a verifica (con quanto necessario, sopralluoghi, perizie etc) e funga da giudice.
i costi di una garanzia simile sarebbero accettabili solo per forniture di fascia medio alta e anche sulle suddette inciderebbero significativamente , sulle tasche dell'acquirente,ma in certi casi varrebbe la pena.
Per esperienza ho visto che l'italiano medio non è disposto a spendere neanche lo 0,5/1_% per tutelarsi quando acquista una casa... dubito lo farebbe per altro , ma ci fosse tale garanzia sarebbe un bene per i più cauti.
Re: ARRIVANO I NEGOZI GARANTITI FEDERMOBILI
Inviato: 08/07/19 12:30
da klw
Non sono un granché d'accordo. E' assolutamente vero che ognuno di noi cerca di risparmiare ogni centesimo laddove possibile, quando per necessità, quando per principio.
E' altrettanto vero che diverse persone sono disposte a pagare un surplus che considerano ragionevole pur di avere dei servizi e delle garanzie in più.
Mi viene in mente che dei numeri interessanti li hanno chi affitta autoveicoli. Quanti sono disposti a pagare l'assicurazione aggiuntiva per non doversi preoccupare di graffietti e altri problemi durante il noleggio (purtroppo quasi sempre a prezzi da rapina, più avanti riprendo il tema)?
Penso siano tre gli aspetti molto importanti.
Il primo è far capire quali sono i rischi concreti che si corrono quando si compra un bene o un servizio. Se il consumatore ne ha piena consapevolezza il pagamento di un sovrapprezzo per assicurarsi lo valuterebbe con attenzione.
Il secondo è far capire con estrema chiarezza il servizio aggiuntivo che si offre e farlo a un prezzo molto ragionevole. OK, il concetto di molto ragionevole è soggettivo, diciamo che il consumatore non lo deve percepire come una gabella ma come qualcosa che vuole prendere perché costa poco e lo fa stare tranquillo.
Il terzo è che tutto questo meccanismo non può e non deve ricadere solo sul consumatore. Anzi, il consumatore questo costo non dovrebbe neanche vederlo. Sapere che esiste sì, ma anche sapere è già compreso nel prezzo. In altre parole l'assicurazione porta reddito anche al commerciante in diverse forme (passaparola positivo, minori problemi da gestire, ecc.) e quindi non deve cogliere questo servizio come opportunità di ulteriore guadagno (come appunto gli affitta auto) ma come investimento sulla sua attività.
I negozi di alcuni settori del commercio non saranno facilmente sostituibili con quelli online, ma ci si arriverà (magari, dico solo per esempio, si andrà da un esperto di interni che progetterà la mia cucina e mi farà vedere dei rendering di quello che mi farà avere coi suoi canali. Magari andrò in studio da lui, magari verrà lui a casa mia su appuntamento. Di certo non avrà uno show room o non sarà legato a un singolo marchio). Altri settori sono già in grave sofferenza e altri ancora sono letteralmente spariti, uccisi dal commercio elettronico.
Ora io credo che l'unica speranza di salvezza nel medio periodo per i negozi fisici sia quello di capire che se non si forniscono gli stessi (o analoghi) servizi disponibili online la fine è segnata.
Difficilmente un negozio, per quanto grande, può permettersi di offrire certi servizi. L'unica possibilità è associarsi, fare massa e distribuire al meglio i costi e i benefici. Resta inteso che se non si buttano fuori a calci e con giusta pubblicità gli elementi che rovinano la reputazione dell'associazione sarà tutta fatica sprecata.