mikx ha scritto: ↑01/05/21 17:51
Mi sono sempre chiesto quali fossero i pro e contro di un materasso così.
I pro e i contro, parlando in via del tutto generale, secondo me sono i seguenti (e in parte sono interdipendenti):
1. Pro
- l'elasticità.
Per quanto anche alcuni espansi siano capaci di reazione elastica (tu li spingi e loro ti re-spingono), non credo ci siano dubbi sulle virtù elastiche di una molla.
- il costo
Si susseguono studi e ricerche e quindi vengono sostenuti dei costi anche per lo sviluppo di nuove tecnologie relative alle molle, ma è indubbio che il grosso dei costi di ricerca e sviluppo è stato già ammortizzato.
- la durata
Le molle durano parecchio. È vero che esistono fenomeni di snervamento e fatica eccetera, ma mi aspetto che la capacità di compressione / decompressione di una molla sia maggiore, nel tempo, rispetto a una analoga capacità di un espanso.
- la minore dipendenza dalla tipologia di rete
Una buona rete è sempre benvenuta, ma mi sembra che la molla si adatti meglio a reti di tipo diverso.
2. Contro
- L'elasticità
La molla è elastica, ma può essere troppo elastica. La spinta della molla (o meglio la sua controspinta) può essere fastidiosa.
- il costo
Alcune molle di produzione recente e di notevole sofisticatezza possono non essere particolarmente economiche.
Soprattutto se, e succede di frequente, il "pacchetto" di molle è "boxato" (nel senso di contenuto, racchiuso) in uno scatolotto formato da materiale espanso.
- la minore "puntualità" del sostegno
Le molle sostengono essenzialmente dei punti, dei singoli punti di una superficie. Proprio come succede in un letto di chiodi adoperati da un fachiro, solo se le molle sono in numero consistente riescono a sostenere l'intero corpo senza che vi sia eccessiva pressione in ciascuno dei punti sollecitati dalle molle.
Con l'aumento del numero di molle, la pressione viene distribuita in misura sempre maggiore, ma c'è un limite che è dato dal diametro della molla: in un materasso di superficie finita il numero di molle non può essere infinito. C'è pure un altro limite, che riguarda la pressione che viene esercitata sulle molle: se ci sono 30 molle un corpo di 60 kg esercita una pressione di 2 kg su ciascuna molla. Se ci sono 3000 molle, un corpo di 60 kili esercita una pressione di soli 20 grammi su ogni molla. Ciò significa che le molle non vengono compresse nemmeno minimamente
Questo è il vero motivo (io credo) che ha portato allo sviluppo di espansi sempre più evoluti, fino ai "memory form": un materasso in memory è capace di rispondere alla pressione esercitata dal corpo umano millimetro per millimetro, in maniera continua, senza "pieni" e "vuoti". Questo è d'altronde anche il motivo per cui il memory a volte porta con sé una sensazione di caldo: essendo a contatto con ogni millimetro della superficie della pelle, il memory non lascia nessuna fessura per il passaggio di aria.
- problemi di reti
Pur essendo meno sensibili al tipo di rete che li sostiene, i materasso a molle difficilmente potranno andare d'accordo con una rete sollevabile. Per quelle reti ci vuole l'espanso.
Per ovviare ad alcuni dei contro, come si è detto, il mercato propone molti modelli di materasso ibrido, con una parte centrale composta da molle e un box più superficiale realizzato in materiale espanso, o in memory, o in entrambi.
In questo modo il sostegno delle molle è più "distribuito" e la loro controspinta più controllata e meno fastidiosa.
Certo il costo può essere elevato, ma io credo che al momento attuale questa tipologia di materassi offra parecchi vantaggi rispetto ad altre.
Chiaramente se ci sono esperti del settore che vogliono puntualizzare meglio certi argomenti, o anche bacchettarmi per qualche castroneria che magari ho scritto, sono benvenuti.
