orson ha scritto:Olivia75 ha scritto:orson ha scritto:
Io comunque sono contrario per motivi ambientali, quindi non l'ho presa
X motivi ambientali? Potresti spiegare meglio?
Certo.
La combustione della legna produce più polveri fini e diossine delle altre fonti di risaldamento normalmente diffuse.
Sicuramente siamo su livelli molto più elevati del metano, seppur su livelli sensibilmente inferiori rispetto ai camini a legna.
L'unico vantaggio dei pellets è legato alla bassa emissione di CO2, considerando l'intero ciclo di vita del combustibile
?
Ho letto articoli -anche sul web- che dicono esattamente il contraro di ciò che dici tu.
Incollo uno a caso:
In termini ambientali qual è il vantaggio delle stufe a pellets? Oltre all'ottima idea di usare i prodotti di scarto quanto sono inquinanti i fumi di scarico rispetto ad altre fonti di calore?
L’impatto ambientale delle stufe a pellet è minimo. Con il loro elevatissimo rendimento e le loro emissioni anche dieci volte inferiori a quelle dei camini tradizionali occupano una precisa nicchia di mercato “verde”. Se poi le confrontiamo più in profondità con altre fonti di calore non dobbiamo far altro che ricordarci che bruciamo nient’altro che elementi della nostra natura quindi le emissioni non potranno essere che “pulite” in confronto a combustioni di elementi fossili.
Le biomasse rispettano il ciclo della natura. Grazie al sole con la fotosintesi clorofilliana le piante assorbono l’anidride carbonica dell’atmosfera, recuperano il carbonio utile alla loro crescita e sprigionano ossigeno indispensabile alla nostra vita e a quella del pianeta. I legno degli alberi è un prodotto della fotosintesi, è fatto di carbonio. Bruciando la legna, con una corretta combustione, il carbonio si combina con l’ossigeno dell’aria e produce l’esatta quantità di anidride carbonica che era stata assorbita dall’albero nel suo ciclo vitale. Nulla va sprecato con la legna.
E' vero che queste stufe raggiungono efficienze elevate difficilmente paragonabili ad altre modalità di riscaldamento?
Il fatto di bruciare piccoli cilindretti di legna compressa, con alto potere calorifico, basso contenuto di umidità, unitamente ad un controllo molto accurato della combustione (tot legna + tot ossigeno) e ad uno scambiatore che recupera il massimo calore dai fumi, consente di arrivare a rendimenti altissimi, anche superiori al 90%. I nostri laboratori di ricerca hanno elaborato un sistema esclusivo, la Doppia Combustione, che permette un maggiore rendimento, quindi più calore, con meno emissioni nocive, quindi un calore più sano. Di cosa si tratta? Una parte dell’ossigeno immesso nel focolare alimenta la fiamma, un’altra parte segue un circuito che lo pre-riscalda per provocare una seconda combustione, che brucia il monossido incombusto prodotto dalla prima fiamma, libera ulteriore calore e una quantità di anidride carbonica in equilibrio con il ciclo della natura