Il caso Stilwood
Inviato: 06/11/06 23:56
Non molto tempo or sono, appariva sul forum di Arredamento.it un Topic che aveva come contenuto un brutto caso avente come oggetto la mancata consegna di un arredamento a fronte dell’avvenuto pagamento anticipato da parte della ditta Stilwood di Rovigo.
La Nostra lettrice che ha aperto il caso, ha nel frattempo fornito la documentazione comprovante l’accaduto e la successiva denuncia alle autorità competenti (il Topic era stato sospeso per correttezza anche per la controparte, che purtroppo è rimasta inadempiente).
Il meccanismo utilizzato dal venditore non è nuovo, vendite effettuate con anticipo e firma del contratto di finanziamento anticipatamente alla consegna dei mobili e poi mancata consegna degli stessi, tenendosi l’erogato delle finanziarie.
Chi effettua il credito al consumo (banche o finanziarie), è tenuto a verificare la solvibilità dei propri esercenti convenzionati, visto che poi l’obbligato è il consumatore e quindi il rapporto fiduciario è fondamentale con il rivenditore.
In questo caso la società erogante Linea SPA poteva essere più accorta.
Consigli:
- Verificare la qualità in generale del negozio presso il quale si sta effettuando l’acquisto. Un eccessivo risparmio rispetto ad altre offerte potrebbe essere un sintomo di una situazione di un negozio che non sta andando bene economicamente, con tutti i rischi collegati
- L’anzianità dell’esercizio commerciale, svolge il suo ruolo, i primi tre o quattro anni sono i più difficoltosi. In questo caso l’attività è stata costituita nel 2000 ed è durata pochi anni, forse fino a che i fornitori non hanno agito per tutelare i propri crediti.
- Firmare la partenza del finanziamento contestualmente alla consegna dei mobili, specialmente se non si conosce il negoziante o se si è eccessivamente spinti a farlo visto che la consegna avverrà dopo pochi giorni (mediamente il processo ordine-consegna si svolge in almeno 30 giorni)
- Società finanziarie: scegliere le più note, dovrebbero garantire maggiore qualità dei convenzionati. In questo caso Linea Spa farebbe una bellissima figura se andasse incontro al consumatore vittima di questa truffa (visto che il negozio era convenzionato con loro).
- Marche trattate: i fornitori sono i primi a selezionare i propri clienti, quindi se un rivenditore espone (non basta avere un vecchio catalogo in ufficio) marche note, molto difficilmente creerà problemi di questo tipo.
- Se l’importo è importante ed il venditore sconosciuto, possono aiutare delle informazioni commerciali (costano poche decine di Euro). Conoscere la situazione patrimoniale di che ha in via anticipata incassato qualche decina di migliaia di Euro può garantire sonni più tranquilli. La presenza di protesti di assegni e cambiali (come in questo caso), sono visibili, come pure il numero delle interrogazioni della posizione. Più interrogazioni significa poca fiducia da parte dei fornitori, che usano le informazioni bancarie per prevenire, quando possibile, sorprese indesiderate.
Tra i creditori privilegiati non risultano purtroppo né i clienti né i fornitori, quindi se avanza qualcosa, una volta passate le banche e la pubblica amministrazione, resta ben poco, e per di più a distanza di anni. Un decreto ingiuntivo può non aiutare. Se la ditta fallisce, è facoltà del giudice l’azione revocatoria e quindi si torna allo stato di partenza.
Questo contributo non vuole creare paura in che deve effettuare un acquisto, è solo un consiglio alla cautela nella selezione del fornitore di un bene, l'arredo, che ha un ruolo importante negli investimenti della famiglia e merita di essere vissuto serenamente.
Arredamento.it
La Nostra lettrice che ha aperto il caso, ha nel frattempo fornito la documentazione comprovante l’accaduto e la successiva denuncia alle autorità competenti (il Topic era stato sospeso per correttezza anche per la controparte, che purtroppo è rimasta inadempiente).
Il meccanismo utilizzato dal venditore non è nuovo, vendite effettuate con anticipo e firma del contratto di finanziamento anticipatamente alla consegna dei mobili e poi mancata consegna degli stessi, tenendosi l’erogato delle finanziarie.
Chi effettua il credito al consumo (banche o finanziarie), è tenuto a verificare la solvibilità dei propri esercenti convenzionati, visto che poi l’obbligato è il consumatore e quindi il rapporto fiduciario è fondamentale con il rivenditore.
In questo caso la società erogante Linea SPA poteva essere più accorta.
Consigli:
- Verificare la qualità in generale del negozio presso il quale si sta effettuando l’acquisto. Un eccessivo risparmio rispetto ad altre offerte potrebbe essere un sintomo di una situazione di un negozio che non sta andando bene economicamente, con tutti i rischi collegati
- L’anzianità dell’esercizio commerciale, svolge il suo ruolo, i primi tre o quattro anni sono i più difficoltosi. In questo caso l’attività è stata costituita nel 2000 ed è durata pochi anni, forse fino a che i fornitori non hanno agito per tutelare i propri crediti.
- Firmare la partenza del finanziamento contestualmente alla consegna dei mobili, specialmente se non si conosce il negoziante o se si è eccessivamente spinti a farlo visto che la consegna avverrà dopo pochi giorni (mediamente il processo ordine-consegna si svolge in almeno 30 giorni)
- Società finanziarie: scegliere le più note, dovrebbero garantire maggiore qualità dei convenzionati. In questo caso Linea Spa farebbe una bellissima figura se andasse incontro al consumatore vittima di questa truffa (visto che il negozio era convenzionato con loro).
- Marche trattate: i fornitori sono i primi a selezionare i propri clienti, quindi se un rivenditore espone (non basta avere un vecchio catalogo in ufficio) marche note, molto difficilmente creerà problemi di questo tipo.
- Se l’importo è importante ed il venditore sconosciuto, possono aiutare delle informazioni commerciali (costano poche decine di Euro). Conoscere la situazione patrimoniale di che ha in via anticipata incassato qualche decina di migliaia di Euro può garantire sonni più tranquilli. La presenza di protesti di assegni e cambiali (come in questo caso), sono visibili, come pure il numero delle interrogazioni della posizione. Più interrogazioni significa poca fiducia da parte dei fornitori, che usano le informazioni bancarie per prevenire, quando possibile, sorprese indesiderate.
Tra i creditori privilegiati non risultano purtroppo né i clienti né i fornitori, quindi se avanza qualcosa, una volta passate le banche e la pubblica amministrazione, resta ben poco, e per di più a distanza di anni. Un decreto ingiuntivo può non aiutare. Se la ditta fallisce, è facoltà del giudice l’azione revocatoria e quindi si torna allo stato di partenza.
Questo contributo non vuole creare paura in che deve effettuare un acquisto, è solo un consiglio alla cautela nella selezione del fornitore di un bene, l'arredo, che ha un ruolo importante negli investimenti della famiglia e merita di essere vissuto serenamente.
Arredamento.it